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ANZIANI E PENSIONATI ITALIANI NEL MONDO - INVECCHIAMENTO ATTIVO - BAGATIN (CONS.FVG/PD) "MODELLO FRIULANO ARRIVA IN EUROPA. DIALOGO CON LA FERPA. INIZIATIVA ESENZIONE IMU ITALIANI ALL'ESTERO"

(2016-08-11)

Anno 2012 l'Unione Europea lancia "l'Anno europeo dell'invecchiamento attivo" che  mira a sensibilizzare l'opinione pubblica al contributo che le persone anziane possono dare alla società. Al contempo, l'"Anno" punta a rendere effettiva la solidarietà tra le generazioni. 

"In realtà, l’Anno dell’invecchiamento attivo e della solidarietà è diventato il contesto per proporre l’innalzamento dell’età pensionabile e il potenziamento della previdenza privata, tacendo del tutto sugli investimenti necessari alla crescita e allo sviluppo dell’occupazione per rafforzare i sistemi pensionistici...i". A denunciarlo al termine del 2012 Renata Bagatin,  Segretario nazionale del Sindacato dei Pensionati della CGIL e responsabile del Dipartimento Internazionale dello SPI, nel corso di una intervista rilasciata ad Italiannetwork/ Italialavorotv, che invitava forze sociali, politiche e del volontariato a considerare l'"Anno europeo" - ma anche gli anni a venire,  "un'opportunità per pensare a che cosa possiamo fare per realizzare concretamente l'invecchiamento attivo".

A quasi quattro anni di distanza e nel solco di quanto aveva auspicato nel 2012 ha preso corpo in Friuli Venezia Giulia una proposta legislativa per iniziativa del Consigliere Renata Bagatin, divenuta, nel frattempo, vice Presidente della III Commissione regionale Tutela della salute, servizi sociali, alimentazione, previdenza complementare e integrativa. La prima normativa italiana in materia, che nel piano triennale ed in quello annuale, per il 2016, ha reso possibile una concreta lettura in chiave europea, divenendo modello di riferimento per la stessa Unione Europea. Ad approfondirne i termini, con Italiannetwork/Italialavorotv la stessa esponente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

"Subito dopo la riforma della sanità, afferma la Vice Presidente della III Commissione Consiliare, abbiamo inteso predisporre immediatamente una legge specifica sul tema dell'invecchiamento attivo. Un tema trasversale, che interessa tutti gli assessorati, e come tale è definito dalla stessa legge. Per cui abbiamo costituito un tavolo di lavoro con tutti gli assessorati competenti, dalla sanità ai servizi sociali,  al tema dei trasporti,  della vita sociale, da me coordinato a nome del Consiglio regionale, come vice Presidente della III commissione sanità e salute. Abbiamo, quindi predisposto un Piano triennale di intervento, che dà indicazioni molto importanti su questo tema e che ogni assessorato ha elaborato al proprio interno e concertato, poi, nel tavolo comune.

E per il 2016 abbiamo definito il piano annuale, che prevede diversi impegni da svolgere nell'arco di quest'anno e che riguardano appunto il tema dell'invecchiamento attivo. Iniziative che vanno dalla informazione al rapporto intergenerazionale alla formazione delle persone anziane, come l'uso del computer e del digitale, della domotica con ciò che  riguarda la condizione dell'abitare "sostenibile", della collaborazione progettuale con i comuni, in modo da garantire la presenza delle persone anziane nelle diverse attività , fino al tema della salute, perchè gli anziani stiano bene con se stessi e con la società.
Come vede, un piano al quale i diversi assessorati possono dare un notevole contributo.

A settembre, poi, inizieremo l'elaborazione di un piano per il 2017. Il che significa che, alla luce del bilancio regionale di fine anno, per il 2017 saremo in grado di stabilire le risorse che verranno messe a disposizione per questi interventi innovativi ed ancor più innovativi."

Ad in quest'ambito un'iniziativa con la Commissione Europea, che la Consigliera Bagatin annuncia, per la metà di ottobre legata al tema dell'invecchiamento attivo sul versante della ricerca scientifica/sanità.
E Bagatin ricorda come l'obiettivo dell'Anno Europeo dell'invecchiamento attivo del 2012 fosse proprio l'invito alla classe politica "a fare delle scelte innovative su questi temi e stigmatizza "E' quello che noi abbiamo fatto !" Ed ancora "l'workshop di ottobre sarà la prima delle conferenze delle Regioni in materia  a Bruxelles.  A novembre, poi, sarà il Parlamento europeo a discutere sulle iniziative che le Regioni portano avanti sui vari temi e noi, come Friuli Venezia Giulia, abbiamo scelto  il tema dell'invecchiamento attivo" segnala l'esponente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

Il Friuli è pertanto la prima regione italiana a portare avanti il tema dell'invecchiamento attivo a livello internazionale. Come intendete utilizzare le risorse e le competenze europee in ambito nazionale ?

"Abbiamo coinvolto nel tavolo interassessorile anche il nostro ufficio regionale a Bruxelles e questo ci permette di avere tutta una serie di possibilità di intervento sui vari temi che si discutono in Europa" chiarisce Bagatin, sottolineando la propria partecipazione - come coordinatrice del Tavolo regionale - al  tavolo europeo sia sul tema dell'invecchiamento ma anche riguardo all'aspetto demografico per dare un apporto con le nostre esperienze,  le nostre idee, la nostra realtà regionale. Non dimentichiamo che il Friuli è la seconda regione in Italia per popolazione anziana"

Ma Bagatin annuncia anche un'altra novità "Il 19 di settembre ci sarà un'ulteriore iniziativa assieme all'ISTAT legata al nostro lavoro,  in collaborazione con la Commissione europea che riguarderà la valutazione delle iniziative che vengono realizzate.  Definiremo un percorso comune, a livello nazionale, regionale ed europeo, partendo, per esempio, dalle iniziative sulla prevenzione delle malattie, tenendo conto dell'insorgenza di eventuali malattie. Considereremo fattori come il movimento, l'assunzione di cibi sani...sensibilizzando la popolazione in modo che le persone vivano questa esperienza in maniera positiva. Saremo così in grado di capire quale possa essere lo stato di salute e cosa si possa fare per un ulteriore miglioramento delle condizioni delle  persone anziane. Un monitoraggio, con parametri unitari, sia a livello regionale, che nazionale ed europeo. 
La riunione del 19 definiremo il modello di questo monitoraggio, diventando come Regione Friuli Venezia Giulia punto di riferimento e  modello da seguire sia a livello nazionale che europeo"

Consigliere, ci sono già state delle avances da parte di Stati o Regioni estere per lavorare con voi in quest'ambito ? 
"Mi sono incontrata a Bruxelles sia con rappresentanti dei paesi nordici che quelli della Spagna e della Germania" risponde la Consigliera Bagatin, sottolineando come vi sia "un interesse comune per fare delle iniziative insieme. Noi, però - aggiunge - avevamo appena definito la legge ed eravamo nella fase iniziale. Nel frattempo siamo andati avanti ed oggi possiamo anche coordinarci sulla base di esperienze risultate positive sia in termini di concretezza sul piano culturale che nel complesso dello standard di vita delle persone anziane".

"C'è un'attenzione che si sta fortemente sviluppando nel nostro territorio regionale su questi aspetti !" aggiunge l'esponente della Regione, annunciando l'incontro con ANCI-Federsanità  "perché è estremamente importante che diventi percorso comune. Che è poi l'obiettivo della legge". Va in tal senso "anche il lavoro che stiamo facendo con le organizzazioni sindacali dei pensionati, con le associazioni di volontariato,  con le varie CARITAS, l'AUSER, le associazioni di volontariato che già operano in diversi ambiti e che rientrano in un percorso condiviso ed organizzato".

"Stiamo organizzandoci e spero che ci sia per la fine dell'anno un portale sul tema dell'invecchiamento attivo, perché anche questo vuol dire condividere i percorsi e mettere in rete l'attività che viene svolta dalle singole associazioni, dalla regione, ma anche dagli enti locali della nostra regione". Ammette Bagatin "un lavoro davvero immenso che però ci ha portato a condividere tante belle esperienze e quindi lavorare per ulteriori esperienze che ci portino innovazione. Questo è il nostro obiettivo !."

Quanto alle altre Regioni italiane, Ci sono state ripercussioni positive nell'ambito della Conferenza delle Regioni ?
" Si. Il nostro presidente (Franco Iacop, Presidente Consiglio regionale-.ndr.) ha fortemente voluto l'iniziativa di metà di ottobre." sottolinea Renata Bagatin, che precisa "Con la Commissione UE definiremo  il progetto ed il percorso n modo tale che la nostra piccola regione - che ha idee ed una squadra ben motivata - possa dare un contributo importante all'Europa sul tema dell'invecchiamento attivo. Per questo motivo  stiamo coordinandoci con tutte le realtà presenti in Regione a partire dall'Elettra Sincrotrone ad Area science park ed a tutte le nostre realtà scientifiche proprio per individuare tutto quello che la scienza può ancora darci in termini di salute e di presenza attiva sul territorio per invecchiare bene ed in salute".

Le statistiche parlano di un ritorno ad una mortalità anticipata rispetto al trend degli ultimi decenni a causa della crisi economico-finanziaria che impedisce a molti anziani di usufruire di cure mediche spesso costose... Non così in Friuli ?

"Noi ci siamo un po' stabilizzati secondo le fonti, che dobbiamo verificare per  capire le motivazioni" afferma la v.presidente della III Commissione regionale, che puntualizza  "a noi interessa invecchiare in salute ! Quindi l'obiettivo è legato a tutta una serie di attività di prevenzione per invecchiare bene. Dunque non sono i numeri sull'esistenza in vita quanto la possibilità di invecchiare in salute." In quest'ambito Bagatin accenna alle iniziative legate all'attività delle case di riposo, ed a quello dell'alzheimer e delle demenze senili.  Un tema molto forte e importante che coinvolge operatori in grado di  gestire bene le persone perchè siano rispettata dall'inizio alla fine della vita. Rispettate e tutelata ".
  In buona sostanza - chiosa -"non parole ma concretezza dei fatti in un ambito che stiamo sviluppando e sul quale stiamo impegnando risorse importanti".

L'arretramento dell'esistenza in vita avviene, secondo diverse fonti a causa della crisi economica. Non così in Friuli. Cosa vuol dire che il sistema di una Regione a statuto speciale, come il Friuli, è  più funzionale?

Per Bagatin il fatto che si tratti di una Regione a Statuto speciale non c'entra proprio nulla. "Noi la sanità ce la paghiamo, abbiamo i nostri contributi e dobbiamo fare i conti con le nostre risorse. Se, però,  poniamo il tema dell'invecchiamento come tema culturale importante, da far assumere alla politica ed alla  società, ci si deve impegnare a tutti i livelli sul territorio è su questo che dobbiamo necessariamente marciare. Di terreno, però, ne dobbiamo conquistare ancora molto. Non è che abbiamo ottenuto tutto,  però abbiamo le idee chiare su dove marciare e chi coinvolgere in progetti e percorsi sul tema dell'invecchiamento attivo, proponendoci come realtà che vuole intervenire in tutti gli aspetti della vita che si colleghino all'invecchiamento".
Vede, io sostengo che non è perché una persona smette di lavorare smetta anche di sentirsi attivo. Generalmente, la società vede una persona attiva soltanto quando questa produce, io penso, invece, che una persona è attiva sempre, anche nel momento in cui va in pensione, perché ha altri interessi, altre risorse che può dare alla società."

Voi state andando in Europa come entità regionale, collaborando, tra l'altro con organizzazioni di volontariato e con gli stessi sindacati, che cosa chiedete al sindacato europeo dei pensionati ed anziani, la FERPA ?

"Come Regione FVG non abbiamo avuto incontri con la FERPA, ma mi auguro che ci siano quanto prima perché la FERPA è a livello europeo un' importantissima Federazione, che rappresenta migliaia di lavoratori e lavoratrici pensionati. Porteremo alla FERPA le nostre proposte e le nostre idee per trovare assieme dei punti di convergenza. Ciò è di grande interesse per le persone anziane nel nostro paese sia a livello nazionale che europeo.
Sul fronte europeo, abbiamo già avuto degli incontri con le associazioni, ad esempio, dei pensionati del Parlamento e della Commissione europea, che hanno portato un loro congresso a Trieste,  per capire come noi ci stiamo muovendo su questi temi innovativi. Altri incontri ci sono stati con organizzazioni sociali non sindacali.  Sicuramente avvieremo contatti con la FERPA.  Questa legge e gli stessi Piani triennale ed annuale li abbiamo condivisi e costruiti assieme alle associazioni e ovviamente alle organizzazioni sindacali dei pensionati di CGIL, CILS e UIL e alle associazioni artigiane del CAPLA (di Trieste. - ndr.).
Per noi è fondamentale avere supporto dalle entità ramificate sul territorio perchè sono loro che stabiliscono rapporti diretti con i cittadini. E, dunque, è importantissimo avere contatti anche con la FERPA in ambito europeo."

Ritiene sia un momento opportuno nonostante i timori ed i tremori dell'Europa ?.

Secondo l'esponente del Consiglio regionale " rafforzare l'Europa, parlando di cose concrete a favore delle persone è di aiuto" Bagatin poi aggiunge "Io ci credo all'Europa,  ma - permette - credo in una Europa che sia dalla parte delle persone e questo tema dell'invecchiamento della popolazione e le iniziative che si portano avanti, sono un tema che interessa la gente" E stigmatizza "Europa vuol dire stare dalla parte delle persone". Quindi aggiunge "Questo è un tema che, secondo me, sarebbe estremamente interessante portare avanti insieme alle organizzazioni sindacali a livello europeo.

Ed è proprio per questo - fa presente l'esponente del PD in Consiglio regionale - che il Parlamento europeo, l'8 di novembre discuterà dell'invecchiamento attivo. Noi saremo citati e come regione FVG porteremo la nostra esperienza in Parlamento europeo forti delle iniziative che faremo ad ottobre con le istituzioni scientifiche e la stessa Commissione UE. L'Europa ha bisogno di concretezza e noi su questo tema vorremmo giocare un ruolo importante".

Infine, Bagatin non dimentica i corregionali ed i connazionali italiani all'estero "Le Regioni hanno la possibilità di presentare proprie iniziative di voto, in Italia, in Parlamento su determinati temi, io - annuncia -  ho presentato una proposta riguardante i nostri connazionali all'estero, relativa all'IMU ed al canone tv. Allo stato attuale una serie di pensionati hanno l'esenzione. Ma non tutti coloro che sono iscritti all'AIRE  e che hanno una casa in Italia sono esentati. Il testo sarà andrà in discussione qui in Regione ai primi di settembre." conclude l'esponente del PD in Consiglio regionale, dando un personale contributo al sostegno delle ragioni degli Italiani all'estero anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia.(11/08/2016-ITL/ITNET)

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