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SICUREZZA SOCIALE - ITALIA/STATI UNITI - MIN.POLETTI A ON.NISSOLI(DES-CD/ESTERO):"CONFERMO VOLONTA' MINISTERO. ONERI FINANZIARI NON HANNO CONSENTITO CONCLUSIONE ITER LEGISLATIVO. NO TEMPISTICA"

(2017-02-22)

  Il Ministro del Lavoro e Sicurezza sociale, Giuliano Poletti,  rispondendo oggi al question time dell'on.Fucsia Nissoli relativamente ai tempi prevedibili per la conclusione del negoziato sulla revisione dell'accordo Tra l'Italia e gli Stati Uniti in materia di Sicurezza Sociale, ha voluto immediatamente far presente che la questione è all’attenzione del Governo e che lo stesso Governo si è espresso favorevolmente in merito alla necessità di adeguare l’accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Stati Uniti del 1973 ai profondi mutamenti intervenuti nella legislazione dei due Paesi e al mutato scenario migratorio.

In particolare, ha riferito il Ministro del Lavoro "sono state accolte le proposte di estendere le tutele previdenziali a categorie di lavoratori finora escluse, come i dipendenti pubblici, e sono state fornite le stime degli oneri aggiuntivi che potrebbero derivare dalla rinegoziazione dell’Accordo".

Dunque, "La revisione dell’Accordo con gli Stati Uniti d'America rientra tra quelli considerati prioritari dal Governo, in considerazione della circostanza che esso assume una specifica rilevanza non solo per migliorare il contesto operativo per gli operatori economici italiani negli Stati Uniti,  ma anche per eliminare la disparità di trattamento tuttora esistente tra lavoratori del settore pubblico e di quello privato".

Tuttavia, il Ministro Poletti ha stigmatizzato come "la situazione di blocco delle ratifiche, protrattasi per circa un trentennio e che solo di recente ha dato segni di parziale ripresa, non ha consentito di aprire il negoziato su questo tema, a causa dei connessi oneri finanziari che non hanno consentito la conclusione del relativo iter legislativo."

Nel 2015, anno in cui si è avuta una parziale riapertura delle procedure di ratifica, ha precisato Poletti - si è provveduto a richiedere all'INPS una valutazione degli oneri derivanti dall'ampliamento ai dipendenti pubblici del campo di applicazione della Convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Stati uniti d’America. La relativa quantificazione, che va dagli 883.000 euro nel 2017 ai 5.352.000 euro  nel 2026, è stata trasmessa al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale  per consentire di riservare, nel proprio bilancio, lo stanziamento necessario alla ratifica del nuovo accordo.

Ulteriore ostacolo da superare è l’esiguità dello stanziamento previsto, nei capitoli di bilancio di competenza del Ministero del lavoro, per i negoziati internazionali e per le spese di interpretariato, problema che si sta cercando di risolvere anche con la collaborazione tra varie strutture del Ministero.

In conclusione, confermo la volontà del Ministero del lavoro di avviare al più presto il negoziato con gli Stati Uniti d'America, ma è evidente che non si può definire una tempistica certa per la conclusione del negoziato, trattandosi appunto di attività che, oltre ad essere subordinata al reperimento delle necessarie risorse, coinvolge anche le amministrazioni di un altro Stato."

Roposta alla quale l'on. Nissoli ha dichiarato una soddisfazione solo parziale, sottolineando le attese della comunità italiana e le esigenze che premono in un ambito come quello del lavoro e delle convenzioni internazionali, decisamente cambiato negli ultimi decenni.(22/02/2017-ITL/ITNET)




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