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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - CATTOLICI E MOVIMENTO POPOLARE - BOTTALICO( EX PRES.ACLI):"UNA DISCUSSIONE SALUTARE"
(2017-04-21)
"Cattolici e Movimento Cinque Stelle: una discussione salutare" È quanto sostiene Gianni Bottalico, ex presidente nazionale delle Acli, che vede nel dibattito aperto dall'intervista di Grillo all'Avvenire «uno stimolo per un ritorno alle origini del popolarismo»
" Il dibattito aperto dall'intervista di Beppe Grillo all'Avvenire e quella del direttore dell’Avvenire Marco Tarquinio al Corriere della Sera, del 19 aprile scorso, costituisce per i cattolici impegnati in politica un'occasione per non «sfuggire al confronto con l’inedito contesto attuale, per guardare alla sostanziale irrilevanza pubblica del cattolicesimo sociale e democratico, per non eludere le nuove sfide per la democrazia». Lo sostiene Gianni Bottalico, già presidente nazionale delle Acli e tra i fondatori dell'Alleanza contro la Povertà in Italia, in un articolo pubblicato sulla rivista on line Agenda Domani.
«Si è assistito - scrive Bottalico (http://www.agendadomani.it/?p=6186) - ad una progressiva assimilazione della dimensione popolare delle variegate esperienze sociali e civili dei cattolici nello schema del primato dei poteri economici e finanziari sulla politica. I cattolici democratici, come altre culture riformatrici liberali o progressiste, sono passati dal ruolo di co-protagonisti nella definizione delle politiche e delle scelte strategiche del Paese ad esecutori di progetti definiti in ambito transnazionale, da oligarchie “invisibili” e prive di controllo democratico. Da qui deriva la frattura che si è creata con il popolo e che è cresciuta in modo esponenziale con il sopraggiungere della crisi. Frattura da cui sono sorti i “terzi poli” che hanno oltrepassato l’assetto bipolare in quasi tutta l’Europa.
Il giudizio sul M5S - secondo Bottalico - non può che essere articolato così come vi sono aspetti che suscitano domande circa l’organizzazione interna del movimento fondato da Grillo e Casaleggio. Il punto non è il pluralismo politico dei cattolici, che sarebbe sorprendente non coinvolgesse anche il M5S, prima forza politica del Paese, così come non suscitasse altrettanto legittime contrarietà. Il punto è saper cogliere da una presenza così importante di un movimento di popolo uno stimolo, ed una lezione, per un ritorno alle origini del popolarismo: guardare alla nostra storia per attualizzarne il metodo, per contribuire a ridare ossigeno alla democrazia, dando effettiva soggettività politica alle istanze popolari in un disegno profondo di cambiamento economico, avversando in ogni modo il monetarismo che droga l’economia e rende schiavo il lavoro e affermando il valore del multipolarismo nelle relazioni internazionali».(21/04/2017-ITL/ITNET)
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