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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - MIGRAZIONI - FONDAZIONE TRUSSARDI E TRIENNALE DI MILANO INSIEME ALLA SCOPERTA DE "LA TERRA INQUIETA"

(2017-04-26)

La Triennale di Milano ospita dal 28 aprile al 20 agosto la mostra “La Terra inquieta”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Nicola Trussardi, ideata e curata da Massimiliano Gioni. Il progetto espositivo, che trae il titolo da una raccolta di poesie dello scrittore caraibico Édouard Glissant, racconta il presente come un territorio instabile e in trasformazione, con particolare riferimento al tema delle migrazioni, attraverso le opere di una settantina di artisti provenienti da vari paesi del mondo.

La rassegna esplora geografie reali e immaginarie, ripercorre odissee individuali e collettive, mediante installazioni, video, immagini di reportage, materiali storici e oggetti di cultura materiale. L’itinerario di visita si articola in nuclei geografici e tematici – il conflitto in Siria, lo stato d’emergenza di Lampedusa, la vita nei campi profughi, la figura del nomade e dell’apolide – intersecati da opere di forte impatto: vere e proprie metafore visive; al centro del percorso l’installazione video The Mapping Journey Project dell’artista marocchina Bouchra Khalili, un romanzo corale che raccoglie storie di migranti che hanno attraversato interi continenti.

La mostra documenta le metamorfosi del paesaggio e le forze economiche e sociali del mondo globale, ma pone l’accento sulla produzione artistica e culturale più che sulla cronaca, concentrandosi sul ruolo dell’artista come testimone, in una polifonia di narrazioni, linguaggi e punti di vista. Emerge una concezione dell’arte come reportage lirico, documentario sentimentale e testimonianza viva, urgente e necessaria. Ne sono esempi, tra le altre, opere di artisti come John Akomfrah, Yto Barrada, Isaac Julien, Yasmine Kabir, Steve McQueen.

Tra i temi di riflessione quello del diritto all’immagine, e più in generale del senso dell’immagine, che interessa, in modi diversi, molti degli autori presenti: Yto Barrada, Mounira Al Solh, Phil Collins, Pawel Althamer, Andrea Bowers, Tania Bruguera, Paulo Nazareth, Liu Xiaodong, Adel Abdessemed, Kader Attia, Banu Cenneto?lu, Meschac Gaba, Thomas Schütte, Andra Ursuta e Danh Võ.

Ricorrente, inoltre, la rappresentazione del movimento, di persone, merci, oggetti e forme, attraverso barriere, sia ideologiche che economiche: El Anatsui, Alighiero Boetti, Hassan Sharif, Mona Hatoum, Šejla Kameri?, Forensic Oceanography, Multiplicity. L’intera esposizione è il racconto di uomini che attraversano confini e di confini che attraversano gli uomini, ed è un esperimento di comprensione e dialogo tra culture.

L’elenco completo degli artisti e collettivi comprende Adel Abdessemed; John Akomfrah; Pawel Althamer; Francis Alÿs; El Anatsui; Ziad Antar; Kader Attia; Brendan Bannon; Yto Barrada; John Berger e Jean Mohr; Alighiero Boetti; Anna Boghiguian; Andrea Bowers; Tania Bruguera; Banu Cenneto?lu e Nihan Somay in collaborazione con United; Phil Collins; Comitato 3 ottobre; Constant (Constant Nieuwenhuys); Thierry De Cordier; La Domenica del Corriere; Forensic Oceanography / Charles Heller e Lorenzo Pezzani; Meschac Gaba; Charles Gaines e Ashley Hunt per Gulf Labor Artists Coalition; Giuseppe “Pinot” Gallizio; Rokni Haerizadeh, Ramin Haerizadeh e Hesam Rahmanian; Manaf Halbouni; Mona Hatoum; Lewis Wickes Hine; Thomas Hirschhorn; Wafa Hourani; Pravdoliub Ivanov; Khaled Jarrar; Isaac Julien; Hiwa K; Yasmine Kabir; Šejla Kameri?; Bouchra Khalili; Runo Lagomarsino; Dorothea Lange; Zoe Leonard; Glenn Ligon; Liu Xiaodong; Ahmed Mater; Steve McQueen; Aris Messinis; Multiplicity (Stefano Boeri, Maddalena Bregani, Francisca Insulza, Francesco Jodice, Giovanni La Varra, John Palmesino, Maki Gherzi, Paolo Vari) in collaborazione con Giovanni Maria Bellu; Paulo Nazareth; Adrian Paci; Maria Papadimitriou; 2016 Pulitzer Prize for Breaking News Photography - Daniel Etter, Tyler Hicks, Mauricio Lima, Sergey Ponomarev; Marwan Rechmaoui; Hrair Sarkissian; Thomas Schütte; Hassan Sharif; Augustus Sherman; Xaviera Simmons; Mounira Al Solh; Hamid Sulaiman; Rayyane Tabet; Pascale Marthine Tayou; Wolfgang Tillmans; Andra Ursuta; Danh Võ; Henk Wildschut; Zarina (Zarina Hashmi).

Il progetto grafico è firmato da Christoph Radl. Il catalogo è pubblicato da Electa. (26/04/2017-ITL/ITNET)

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