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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - VOUCHER - PICCININI (INCA CGIL):"OPERAZIONE POLITICA ED ISTITUZIONALE INSOLITA, INEDITA E PROFONDAMENTE SBAGLIATA MA SOPRATTUTTO UN PROBLEMA DI NATURA DEMOCRATICA"

(2017-05-26)

  Uno dei punti di al centro dell'attenzione e di frizione politica non solo fra  sindacato della CGIL ed il Governo ma anche tra gli stessi esponenti del PD è la normativa sul lavoro occasionale che dovrebbe riempire il vuoto normativo del "dopo VOUCHER".  Uno strumento varato con l'intento di dare una copertura previdenziale e assicurativa al cosiddetto "lavoro occasionale" e far emergere, secondo taluni,  il "lavoro nero" ma il cui utilizzo, ben al di là dei principi per il quale era nato, ha innescato un processo affatto virtuoso dando la stura a situazioni di sfruttamento sistematico, tanto da indurre la CGIL a promuovere un referendum, il cui svolgimento è venuto meno a seguito della cancellazione della relativa normativa. Ma lasciamo alla Presidente dell'INCA, Morena Piccinini, il racconto e le riflessioni sugli ultimi passi di un percorso istituzionale che Piccinini stigmatizza come "un'operazione politica ed istituzionale del tutto insolita, inedita e profondamente sbagliata".

"Il referendum era stato fissato per il 28 maggio. Il governo nel frattempo ha opportunamente predisposto atti normativi  delle leggi sottoposte a referendum. "Opportunamente" perchè pensiamo sia stato fatto un atto di grande giustizia sia per quanto riguarda i voucher, sia per quanto riguarda le norme sugli appalti. 

Ora, commenta  Piccinini, non appartiene ad alcuna logica costituzionale e democratica il fatto che un Governo che non ritiene di sottoporre al voto un quesito referendario neutralizzando la legge impugnata dal quesito referendario ed allo stesso tempo si fa promotore di un emendamento legislativo per reintrodurre lo stesso istituto - indipendentemente se sia meglio o peggio di prima - con caratteristiche analoghe, prima ancora che un problema di schiaffo alla CGIL, diciamo così, c'è un problema di rispetto dei cittadini, c'è un grande problema democratico se formalizzeranno l'emendamento preannunciato. Non si è mai visto - prosegue la Presidente del Patronato INCA CGIL - che si  impedisce il voto per fare un atto che oggettivamente non rende necessario il voto ma allo stesso tempo produci atti che sono esattamente uguali o simili a quei provvedimenti che sarebbero stati sottoposti a referendum.

E' evidente che ci sono state tante pressioni politiche ed anche di associazioni per reintrodurre dalla finestra ciò che avevamo davvero sbattuto fuori dalla porta. Il punto è che quell'Istituto normativo è sbagliato ! Noi stessi abbiamo detto: un contratto occasionale per rispondere ad un bisogno occasionale delle famiglie si può contemplare e ci eravano resi disponibili ad un confronto con il Governo per ragionare in questi termini. Senza nessun confronto, in realtà tornano a dare, o parrebbe tornino a dare uno strumento alle imprese, quando le imprese hanno già tanti strumento contrattuali da poter gestire anche la occasionalità.  Quindi, davvero una operazione politica ed istituzionale del tutto insolita, inedita e, soprattutto, profondamente sbagliata".

Questo ci fa capire anche la difficoltà di dialogo che permane fra Governo e sindacati ?

"Il confronto non è ripreso e, quindi, certo che c'è un vulnus anche di relazioni così come non è ancora ripresa la parte riferita alla piattaforma pensionistica che avevamo presentato come organizzazioni sindacali e per le quali il Governo si era impegnato ad attivare la fase " del confronto, soprattutto riferita ai giovani ed alla garanzia di una pensione decente che possa intervenire anche a sanare situazioni di estrema precarietaà per giovani e non solo.

Quindi, che ritorni ad esserci un problema di relazioni tra il Governo e le parti sociali è evidente. In questo caso sui voucher non è solo un problema di relazioni fra le parti sociali. E' proprio un problema di natura democratica." Conclude la Presidente del Patronato INCA CGIL chiudendo l'intervista con Italialavorotv/Italiannetwork.

Una manciata di ore dopo l'accordo in Commissione Bilancio della Camera, nell'ambito dell'Iter di approvazione della "manovrina"  il via libera alla riformulazione dell'emendamento Di Salvo proposta dal relatore, che  prevede due strumenti: il libretto di famiglia ed il contratto occasionale per le imprese sotto i cinque lavoratori.  Le prestazioni per le imprese non possono superare l'importo di 5 mila euro per ciascun lavoratore e  datore di lavoro, con un ulteriore limite di 2500 euro l'anno per le prestazioni rese a un singolo datore.
Le prestazioni, comunque, non potranno superare le 280 ore annue altrimenti il lavoratore deve essere assunto a tempo indeterminato.  Per l'agricoltura invece ci saranno diversi limiti.

L'Accordo in Commissione Bilancio ha registrato una netta spaccatura fra la maggioranza PD e la componente di Orlando, seguita dai bersaniani di Mdp, mentre hanno votato per l'approvazione dell'emendamento ALA, ALA-SC, FI e Lega. (26/05/2017-ITL/ITNET)

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