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ITALIANI ALL'ESTERO - AUDIZIONE DGIEPM MAECI VIGNALI: "STESSI OBIETTIVI. EMERGENZE VENEZUELA E DIFFICOLTA' BREXIT: INTERVENTI STRAORDINARI. MOBILITA' QUESTIONE STRUTTURALE. DATECI PARTE DEI 150 MILIONI DELLE PERCEZIONI CONSOLARI"

(2017-09-14)

  Audizione  stamane del  Direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Maeci, Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali, al Comitato permanente sugli italiani all'estero e la promozione del sistema italia, presso l'Aula della Commissione Esteri.

Al centro dell'audizione, aggiornata ad oggi ma in realtà prevista prima della chiusura dell'attivita' parlamentare per le ferie estive, numerosi argomenti ed in prima fila, naturalmente, la situazione delle strutture diplomatico consolari in Venezuela e nel Regno Unito, dove si ritiene necessario non solo il rafforzamento delle rete e delle risorse, ma anche di nuovi interventi straordinari per far fronte alle moltiplicate ed urgenti richieste delle comunità.  Ma non solo !  "Noi siamo preoccupati - ha affermato l'on. Fabio Porta in veste di  Presidente del Comitato aprendo l'incontro - anche  per la possibilità di utilizzo delle risorse, stanziate ma non ancora disponibili, del 30% del contributo di 300 euro per il riconoscimento della cittadinanza".  Alta è infatti l'attenzione dei parlamentari della Circoscrizione Estero per le nuove mobilita' e le nuove migrazioni, per le quali sollecitano  la predisposizione di un progetto integrato in una nuova logica di servizio, oltre a più ampie  risorse - in vista della discussione sulla nuova legge di Bilancio - per Comites e CGIE  (bilancio). Infine, l'on. Porta ha accennato alla messa a punto delle banche dati in vista del prossimo appuntamento elettorale,che riguarderà tutti, anche gli italiani all'estero, nei prossimi mesi.

Due questioni:  situazione delle strutture in Venezuela e nel Regno Unito in seguito alla Brexit - vengono considerate  prioritarie  dal Direttore Generale e per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Maeci, Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali.

Vignali non ha nascosto che in Venezuela la situazione è grave ma, cosa ancor più preoccupante, è che non verrà risolta di certo nelle prossime settimane. Dunque dobbiamo " porci il nodo di come potere aiutare la comunità italiana e prepararci a provvedimenti straordinari.  Abbiamo 120.000 italiani, come parlare della provincia di Monza e immaginatevi se succedesse qualcosa del genere... Eppure, ad oggi non sono stati presi provvedimenti nelle nostre sedi che, invece, andrebbero presi. Almeno per quanto riguarda la concessione del passaporto. Il minimo per poter espatriare se se  hanno le possibilità e glielo si  lascin fare".
Quanto "ai  contributi per assistenza diretta li abbiamo stanziati ma poi bisogna gestirli ed anche per questo servono risorse e personale" ha affermato il Direttore Generale.  Dunque "Da un lato voglio ricordare la gravita' della situazione ma voglio sottolineare anche l'esigenza urgente di misure straordinarie per sostenere la nostra comunita'"

Passando, poi  ad una situazione "di difficolta' in divenire" il Plenipotenziario  ha affrontato gli effetti del negoziato Brexit e le preoccupazioni. ad esso connesse. "Abbiamo sempre detto della priorita' negoziale : ovvero la tutela in primo luogo dei diritti cittadini della grande collettivita' italiana" purtroppo si va affermando l'impostazione per la quale ad ora  non c'e' nessun accordo e "ci sono segnali di preoccupazione non solo per i diritti dei cittadini nei negoziati ma uno dei nodi cruciali è anche il contributo finanziario britannico, che  secondo ultime stime ammonterebbe a 78 miliardi di euro a fronte di una debacle politica interna" e con la tentazione di  una hard Brexit, "per cui non ci sia nessun accordo in modo da scaricare sui futuri Governi il rischio che non si arrivi ad un accordo entro marzo 2019" ha fatto presente il diplomatico italiano.

Essenziale per Vignaili è, pertanto, riibadire l'importanza dei diritti dei cittadini italiani non solo in termini sostanziali ma anche in termini temporali.  Ovvero se il negoziato dovesse fallire allora i diritti dei nostri connazionali in ogni caso vanno messi in sicurezza".  Il Direttore Generale del MAECI ha quindi fatto presenti  le prime avvisaglie di  elementi discriminatori, tra le quali i controlli più minuziosi nei confronti dei  viaggiatori europei alla  frontiera, riguardo alla possibilità di affittare la casa o altri locali". In buona sostanza, l'esponente della Farnesina ha sottolineato la necessità di spingere per una "soluzione prioritaria dei diritti dei cittadini europei e che sia più semplice il riconoscimento dello status di residenza, poichè semplici non è rispondere alle 80 /90 pagine in cui dimostrazione del pagamento delle tasse della spazzatura o condominiali o la frequenza alla scuola dei loro figli. Devono essere semplici procedure di riconoscimento, anche per l'impatto che queste richieste hanno sulle stesse autorita' consolari.

E parlando di Londra, si fa riferimento anche ad una collettivita' in cui numerosi sono i giovani arrivati dall'Italia. "Sul tema della nuova mobilità dobbiamo cogliere  in termini piu' strutturali la sfida con la quale dobbiamo confrontarci, anche se il Paese non e' consapevole dell'importanza in ordine di grandezza del fenomeno" ha fatto presente Vignali.  Numerosissime le nuove iscrizioni all'AIRE, in seguito alla Brexit. Solo nel 2016 siamo passati  da un minimo 120.000  a 2.250. Un  flusso importante di italiani di cui non si ha consapevolezza ma è un problema. Se il  fenomeno della mobilità non e' di sè negativo però c'è un impoverimento  del Paese in termini di risorse sulle quali abbiamo investito. Risorse che vengono, invece, investite all'estero. Ma anche di impoverimento e di impatto in termini di servizi. E  che si va ad aggiungere alla presenza delle comunita' all'estero. Parliamo di oltre 5.000.000 di italiani. Si tratta della quinta Regione italiana. Veramente tanti italiani all'estero,  a cui se ne aggiungono altri - la nuova mobilità - che chiedono nuovi servizi relativi all'integrazione, lo studio della lingua locale, servizi innovativi digitali, attenzione rinnovata anche da parte delle strutture consolari che si affianchino a servizi piu' tradizionali."

Questioni sulle quali  il Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del MAECI ha rinnovato il proprio impegno ad "affrontare il  tema nuova mobilita' mantenendo alta l'attenzione sul fenomeno perche' - ha sottolineato - sia diffusa la consapevolezza nel Paese e stanziate le risorse adeguate nei confronti di questa nuova mobilita' . Un tema i cui sviluppi sono fra e' i piu' importanti"

Vignali non ha stigmatizzato di aver "molto apprezzato il cambio di registro da parte di diversi esponenti politici nei confronti dei servizi consolari ovvero nell'apprezzamento per l' impegno dei diplomatici, verso la Farnesina ed il suo personale ed al contempo di aver segnalato che essi operano in un contesto nel quale le  risorse non sono adeguate. Abbiamo lo stesso obiettivo, ha sottolineato l'esponente del MAECI, facendo presente come ci sia "una soglia minima di gestione dei servizi senza la quale - soprattutto risorse umane - è difficile operare. E' chiaro che poi variano a seconda dei territori. In in Venezuela riguarda la questione dei passaporti: 30% in più quest'anno piu' di 6. 000 in un anno. A  Londra le iscrizioni all' anagrafe consolare per dimostrare una residenza stabile. In America Latina la concessione della cittadinanza.
In tutti i casi, comunque, per  fornire risposte vi è la necessità di risorse adeguate.

Il direttore del MAECI si è quindi soffermato, a proposito di risorse,  su una questione particolare "vorrei menzionare la richiesta di poter disporre di parte delle percezioni consolari. Tema antico piu' volte sollevato, e sulle quali esponenti politici della collettivita' hanno fatto proposte.  Dateci parte di queste percezioni consolari: dei  150 milioni di euro. 60 sono il frutto di classiche richieste, 90 milioni di euro per i visti. Almeno parte di queste risorse dovrebbero tornare alla rete consolare per poterla rinnovare e rafforzare i servizi digitali che la nuova mobilita' ci chiede ,  e per i digitatori per sgrossare le pratiche. Si puo' fare molto con una piccola parte di queste risorse."
Un invito che il Direttore Generale per gli Italiani all'estero e le politiche migratorie che ha lanciato proprio in vista della discussione sulla legge di bilancio. Un invito che guarda con attenzione alla procedura della legge sul riacquisto della cittadinanza il cui 30% dei fondi delle percezioni - grazie alla proposta dell'on. Porta - vanno al rafforzamento delle strutture consolari " (14/09/2017-ITL/ITNET)

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