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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - PAESI BASSI - ARRIVANO OPERE DI GIORGIO MORANDI AL MUSEO BELVEDERE DI HEEREVEN CAPITALE CULTURA EUROPEA. INTERVISTE AD HAN STEENBRUGGEN DIRETTORE MUSEO E ADA DUKER IDEATRICE RASSEGNA

(2018-02-14)

  Sara’ Heereven, il capoluogo della regione Frisia, Capitale Europea della cultura nel 2018, ad ospitare la prima grande mostra mai organizzata nel nord dei Paesi Bassi su Giorgio Morandi (1890-1964), l’indiscusso maestro della natura morta del Ventesimo secolo. Un artista indipendente, lontano da ogni avanguardia, che fece della ripetizione e della sottile variazione il suo tratto distintivo.

"A parte qualche incisione, il lavoro di Morandi non è mai stato presentato nel nord dei Paesi Bassi. Altrove in Olanda, in passato, si sono tenute alcune mostre come quella presso il Museo Civico a L’Aia nel 1954 e un'altra nel Museo Teylers a Haarlem nel 1996. Nonostante l' ammirazione di cui gode la sua produzione, soprattutto tra gli artisti, le opere di Morandi sono state esposte molto raramente nei musei olandesi,” afferma in un'intervista ad Italian Network Ada Duker, ideatrice della rassegna organizzata in collaborazione con il Museo Morandi di Bologna.

Sede dell’evento espositivo il Museo Belvédère che nelle sue sale, dal 24 febbraio al 10 giugno 2018, presentera’ un consistente corpus di opere tra cui dipinti, disegni e oggetti.
Per nulla casuale la scelta di allestire la mostra sul maestro bolognese proprio in questo museo: la collezione permanente di questa istituzione si concentra, infatti, sulla pittura poetica e meditativa, una raccolta particolarmente in linea con la produzione di Morandi.

“Morandi e’ il pittore dei miei sogni e anche quello di molti artisti le cui opere sono parte della nostra collezione,” dichiara in unintervista ad Italian Network Han Steenbruggen, direttore del Museum Belvédère e curatore di questa esposizione.
"Apprezziamo l’arte, in modo particolare la pittura, che emana silenzio e raccoglimento. Morandi, proprio per queste sue ‘qualita’ ' e’ un artista amatissimo, quasi venerato nella nostra regione e con questa mostra, che e’ un evento clou del programma di 'Heereven Capitale Europea della Cultura 2018’, si realizza un grande sogno,” sottolinea Han Steenbruggen.

La rassegna propone complessivamente trentacinque dipinti e quattordici opere su carta di cui una ventina prestate dal Museo Morandi. E sempre dall’Italia, per la precisione dalla GAM di Torino, dal Museo del Novecento di Milano e dalla Pinacoteca Nazionale di Siena arrivano altri importanti lavori. Lungo il percorso soprattutto nature morte, non mancano tuttavia cinque dipinti del cortile su cui si affacciava l’unica finestra dello studio del maestro.

“Abbiamo deciso di esporre solo quei lavori eseguiti nello studio dell'artista a Villa Fondazza e quelli realizzati nel periodo post bellico che si distinguono per una qualita’ costante. Direi che proprio il livello eccelso delle opere eseguite nei suoi ultimi quindici anni di vita rende Morandi un artista speciale. Io ammiro profondamente la sua sensibilità cromatica e compositiva ma in fondo quello che mi commuove veramente e’ la sua pennellata sensibile. Sembra quasi che il pennello si muova al ritmo di una musica, la musica di Arvo Pärt. Inoltre, se osserviamo attentamente questi dipinti, emerge un'altro importate lato dell'artista: il suo desiderio di esplorare, la sua ricerca di nuove possibilita’ ” spiega Han Steenbruggen.

E l’intento della mostra sembra proprio quello di sottolineare l’attenzione con cui l’artista studiava i suoi oggetti, evidenziare i piccoli cambiamenti nell'allineamento, le sfumature, il gioco di pieni e vuoti, le illusioni ottiche.
"L’artista passava giorni interi a spostare gli oggetti che voleva dipingere, a studiare la luce, la composizione, la relazione che si stabiliva tra le diverse forme degli oggetti e lo spazio. Il suo era un infinito disporre e ridisporre, un’occupazione riflessiva. E le tante piccole variazioni nelle nature morte rivelano bene quanto per Morandi fosse importante osservare” precisa Ada Duker.
“Tutto e’ un chiaro riferimento al ‘saper vedere’ che e’ anche il titolo del libro di Matteo Marangoni che Morandi teneva sul comodino accanto al proprio letto. Se vogliamo per i visitatori questa mostra può rappresentare un'occasione, una sfida per imparare ad osservare attentamente” continua Ada Duker che nel 2015 ha esposto a Casa Morandi, la casa-studio del pittore in Via Fondazza, una serie di sue foto dedicate a Bologna.

"Sono immagini, in parte presenti nella mostra olandese, in cui ho colto delle similitudini formali tra le nature morte di Morandi e i caratteristici portici e palazzi della citta’ emiliana” conclude Ada Duker.

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con un’introduzione di Alessia Masi, responsabile del Museo Morandi; con testi di Han Steenbruggen, Ada Duker e Jan Brokken, scrittore e appassionato di Morandi. Completano il catalogo dei brevi saggi firmati da noti artisti e scrittori che hanno accettato di esprimere la loro visione sull’opera del maestro.

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Giorgio Morandi è nato a Bologna nel 1890, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove presto entra in contrasto con i professori perche’ poco incline ad uniformarsi alle loro direttive. Grazie ad un viaggio a Firenze, apprezza i capolavori di Giotto, Piero della Francesca e Masaccio subendone il loro influsso.
La sua prima esposizione risale al 1914 e velocemente diviene un artista di grande fama nel panorama italiano, accanto a Carlo Carrà e Giorgio de Chirico.
Oltre alle celeberrime nature morte, in cui si riconosce l’influenza di Cézanne, caratterizzate soprattutto dalla presenza di bottiglie, vasi, ciotole ed elementi appartenenti al contesto quotidiano, Morandi realizza anche dei paesaggi.
Trascorre tutta la sua vita, estremamente ritirata, a Bologna dove vive con le tre sorelle.
Negli anni Trenta, ottiene la cattedra di incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e, negli anni successivi, e’ il protagonista di innumerevoli esposizioni.
Muore il 18 giugno 1964 nella sua abitazione di Bologna dopo una lunga malattia. ( 14/02/2018-LETIZIA GUADAGNO-ITL/ITNET)

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