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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - FRANCIA -ALLA GALLERIA MAURIZIO NOBILE, A PARIGI, OPERE "INEDITE" DE LES ITALIENS, DA BOLDINI A SEVERINI (1870-1930)

(2018-03-20)

  Les Italiens à Paris – de Boldini à Severini (1870 – 1930):è il titolo della mostra che si apre domani a Parigi per chiudersi il 21 aprile. L’idea era nata diversi anni fa, raccontano gli organizzatori della mostra,  quando la galleria Bottegantica si affermava come punto di riferimento a livello nazionale per la pittura dell’Ottocento italiano, e contemporaneamente si apriva la sede parigina della galleria Maurizio Nobile. I progetti già in corso, i numerosi impegni in mostre internazionali e il nutrito calendario di eventi nelle rispettive sedi hanno purtroppo impedito di vedere realizzato prima d’ora questo proposito che tanto ci stava a cuore.

L’occasione si è palesata quest’anno: in concomitanza con il Salon du Dessin e il grande richiamo di pubblico internazionale nella capitale francese, ci è sembrato il momento più propizio per dare visibilità a questa bellissima mostra.

Gli Italiani a Parigi – da Boldini a Severini » è il titolo della mostra dedicata agli artisti che si affermarono a Parigi a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Una ventina di opere per lo più inedite, provenienti da una collezione privata. Tra gli artisti in mostra ricordiamo Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi, Antonio Mancini e Gino Severini.

Per il suo grande vigore creativo, la Parigi fin de siècle fu un polo di richiamo senza uguali per le arti. Vi approdarono schiere di pittori, scultori, scrittori, poeti e musicisti, artisti provenienti da tutta Europa. E naturalmente molti furono gli italiani.

Dalla seconda metà dell’800, la Ville Lumière divenne la culla di molteplici movimenti artistici che sconvolsero i codici dell’arte. Parlare di pittori italiani e valorizzarne il contributo in un paese come la Francia è un’impresa notevole, ma allo stesso tempo challenging. Non va ignorato infatti che furono proprio gli italiani a dare vita a due correnti tra le più rilevanti dell’epoca che influenzarono le avanguardie: la Metafisica e il Futurismo.

Alcuni degli artisti in mostra come Boldini, Marchetti e Zandomeneghi, ebbero molta fortuna a Parigi tanto da prolungare il loro soggiorno per l’intera vita, dimostrando di saper compiacere lo spirito francese.

A Parigi a quei tempi andavano tutti e tutti attingevano e si confrontavano con quelle novità che la Ville Lumière offriva. Le innovazioni di quell’ambiente vivace e all’avanguardia innestate sulla solida tradizione italiana, di cui si facevano portavoce i nostri connazionali, raggiunsero esiti mirabili ed emozionanti, dei quali l’esposizione vuole dar conto, anche se solo parzialmente.

Nella mostra non poteva mancare Boldini, considerato il ritrattista delle donne che ha saputo creare attorno all’universo femminile un immaginario ancor oggi indimenticato, ma anche Corcos, del quale è riemersa da una collezione privata un’opera nota sinora solo tramite fotografia acquerellata e fotoincisione, il napoletano Mancini, attento narratore di una realtà più emarginata e densa di implicazioni emotive, Zandomeneghi, raffinato interprete dei moti dell’animo, fino ad arrivare allo strepitoso Gino Severini considerato il “più francese degli italiani”.(20/03/2018-ITL/ITNET)

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