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ECONOMIA ITALIANA - EUROPA - COMMISSIONE PUNTA A CONCLUSIONE ENTRO 2019 ACCORDI PARTENARIATO ECONOMICO-COMMERCIALI GIAPPONE SINGAPORE - JUNCKER "BENEFICIO PER LE IMPRESE"

(2018-04-18)

  La Commissione ha presentato oggi al Consiglio i risultati dei negoziati per l'accordo di partenariato economico con il Giappone e gli accordi con Singapore sugli scambi e gli investimenti. Si tratta del primo passo verso la firma e la conclusione di tali accordi.

Concludere e attuare rapidamente il più importante accordo commerciale mai negoziato dall'UE rappresentava per il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e per il primo ministro giapponese Shinzo Abe un impegno personale. In occasione di un vertice bilaterale e a margine di un vertice del G7, i due leader hanno fornito una guida politica al più alto livello al fine di accelerare e portare a termine i negoziati nel corso del 2017.

Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato: "Il passo che compiamo oggi permette alle nostre imprese e ai nostri cittadini di cominciare a beneficiare pienamente del potenziale dell'accordo di partenariato economico con il Giappone già dal prossimo anno. L'Europa crede in un commercio aperto ed equo, basato su regole a livello mondiale. Da una tale idea di commercio dipende la nostra economia, ed essa è la chiave del successo delle nostre imprese e ciò che i nostri consumatori si aspettano. Il commercio aperto, equo e basato su regole, praticato con partner di analoghe vedute in tutto il mondo, aiuta a creare occupazione e a fissare determinati standard, sia presso di noi che nel resto del mondo. Oggi compiamo un passo in direzione della conclusione di accordi con due dei partner asiatici a noi più vicini, il Giappone e Singapore. Gli effetti di questi accordi andranno ben al di là dei nostri rispettivi confini: stiamo infatti lanciando il messaggio chiaro e inequivocabile che siamo uniti nella lotta contro il protezionismo e in difesa del multilateralismo. Questo è ora più importante che mai."

Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "L'UE si batte per un commercio aperto ed equo, basato su norme. Il Giappone e Singapore sono partner economici fondamentali che condividono gli stessi principi. Firmando accordi commerciali globali e approfonditi con tali paesi si viene incontro alle esigenze dei nostri esportatori, dei nostri lavoratori e dei nostri consumatori, ad esempio con l'eliminazione di dazi per un valore di 1 miliardo di € l'anno sulle esportazioni dell'UE in Giappone. Si tratta inoltre di un passo concreto verso un migliore ordine mondiale del commercio, basato su norme e valori condivisi. Auspichiamo adesso che gli accordi siano conclusi in maniera rapida e fluida, di modo che le imprese, i lavoratori, gli agricoltori e i consumatori dell'UE possano coglierne i benefici al più presto."

La Commissaria responsabile per il Commercio, Cecilia Malmström, ha a sua volta commentato: "Insieme a Giappone e Singapore stiamo compiendo un forte atto in difesa di un commercio aperto ed equo, basato su norme. Questi accordi, che sono vantaggiosi per tutte le parti in causa, saranno anche forieri di importanti opportunità per le imprese e per i cittadini europei. L'accordo di partenariato economico con il Giappone riguarderà un'area in cui vivono 600 milioni di consumatori e che produce un terzo del PIL mondiale. Il suo potenziale economico è chiaramente senza precedenti. Singapore, dal canto suo, rappresenta già per l'Europa una porta d'accesso all'Asia sudorientale; con i nuovi accordi vogliamo dare un forte impulso agli scambi commerciali con l'intera regione. Sia il Giappone che Singapore sono partner importanti per noi nella difesa del multilateralismo e nella tutela di un forte ruolo delle organizzazioni internazionali."

L'accordo con il Giappone costituisce il più importante partenariato commerciale bilaterale mai negoziato dall'Unione europea. Esso schiuderà enormi opportunità commerciali ad entrambe le parti, rafforzerà la cooperazione tra l'Europa e il Giappone in numerosi settori e riaffermerà il comune impegno a favore dello sviluppo sostenibile, oltre a contenere per la prima volta un impegno specifico relativo all'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Con questo accordo sarà abolita la maggior parte dei dazi doganali, che costano 1 miliardo di € l'anno alle imprese dell'UE che esportano i loro prodotti in Giappone. L'accordo, che consentirà anche di eliminare una serie di annosi ostacoli normativi, quali la duplicazione delle prove e la sovrapposizione degli adempimenti burocratici, aprirà il mercato giapponese, formato da 127 milioni di consumatori, alle principali esportazioni agricole dell'UE, proteggerà in Giappone oltre 200 prodotti fra bevande e alimenti europei di tradizione regionale (le cosiddette indicazioni geografiche) e incrementerà le opportunità di business delle imprese europee in vari altri settori, fra cui quello degli appalti pubblici di molte città giapponesi.

L'UE e il Giappone si trovano anche nella fase finale del negoziato per un accordo di partenariato strategico, che quando entrerà in vigore migliorerà le relazioni politiche tra le due parti, rafforzando il dialogo politico, affermando valori condivisi e principi comuni e consentendo una più stretta collaborazione per affrontare le sfide comuni, a livello bilaterale e multilaterale.

Gli accordi raggiunti con Singapore sugli scambi e gli investimenti costituiscono i primi accordi bilaterali conclusi con uno Stato membro dell'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN). Nell'ambito dell'ASEAN, Singapore è di gran lunga il partner principale dell'UE, con scambi bilaterali di merci per un valore complessivo di 53,3 miliardi di € (2017) e di servizi per 44,4 miliardi di € (2016). A Singapore sono stabilite oltre 10 000 imprese dell'UE, per le quali il paese funge da base per servire l'intera regione del Pacifico. Questi accordi consentono pertanto all'UE di compiere un importante passo in avanti nella fissazione di norme e di standard elevati per l'Asia sudorientale, una regione importante e in rapida crescita. Essi rappresentano il primo elemento costitutivo di un futuro accordo interregionale in materia di scambi e di investimenti tra l'UE e l'ASEAN. Singapore è già al primo posto nella classifica relativa agli investimenti europei in Asia, con una crescita molto rapida negli ultimi anni. Gli stock di investimenti bilaterali hanno toccato nel 2016 la cifra di 256 miliardi di €.

Oltre ad offrire grandi opportunità economiche, gli accordi commerciali comprendono capitoli globali sul commercio e lo sviluppo sostenibile, fissano gli standard più elevati in termini di lavoro, sicurezza e tutela dell'ambiente e dei consumatori e rafforzano le iniziative congiunte sullo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico, oltre a salvaguardare pienamente i servizi pubblici.

Una volta approvati dal Consiglio, gli accordi saranno trasmessi al Parlamento europeo. L'obiettivo è l'entrata in vigore degli accordi commerciali con il Giappone e Singapore prima della fine dell'attuale mandato della Commissione europea (2019).

Per l'accordo con Singapore sulla protezione degli investimenti, invece, il processo di ratifica avrà luogo anche a livello di Stati membri.

Nel contempo continuano i negoziati con il Giappone sulle norme per la protezione degli investimenti e sulla risoluzione delle controversie in materia di protezione degli investimenti. Le due parti hanno assunto il fermo impegno di giungere quanto prima ad un accordo sulla protezione degli investimenti, alla luce dell'impegno comune a favore di un ambiente stabile e sicuro per gli investimenti in Europa e in Giappone.(18/04/2018-ITL/ITNET)

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