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ITALIANI ALL'ESTERO - CERVELLI, CUORI, BRACCIA IN FUGA- ON.UNGARO (PD/ESTERO) PRESENTA AZIONI CONCRETE PER IL "CONTROESODO" DEL CAPITALE UMANO

(2018-10-11)

Con il PD per portare in Parlamento nuove forme di agevolazioni fiscali per il controesodo degli italiani.  Sull'allargamento della legge sul controesodo puntano i parlamentari del PArtito Democratico eletti all'estero, ma non solo.
Ad intervenire sull'argomento nel corso di una Conferenza stampa, promossa dall'On. Massimo Ungaro, alla quale hanno partecipato i colleghi Rosato, Garavini, Fregolent, Schirò e Caré  elettii  dalla Circoscrizione Estero, che ha fatto seguito ad un ulteriore appuntamento odierno dedicato ai giovani all'estero per il futuro dell'Italia.

“Secondo la Fondazione Migrantes - sottolinea Ungaro in una nota post conferenza - sono partiti per l'estero 124mila connazionali e il 39% ha tra i 18 e i 34 anni. Il totale dei registrati all'Aire, l'anagrafe degli italiani all'estero, e' oggi di oltre 5 milioni. A Londra, per fare un esempio, vivono oltre 250.000 italiani.

Attualmente - ha proseguito il parlamentare - tre giovani under 30 su quattro lascerebbero poi l'Italia, stando ad un'indagine recente. Sono dati allarmanti di un Paese, il nostro, che fatica ad uscire dalla crisi e che si impoverisce sempre più di talenti, energie e speranze.

I venti sovranisti del governo Salvini-Di Maio non aiutano. Da ciò nasce l’impegno mio assieme ai colleghi Rosato, Garavini, Fregolent, Schirò e Caré affinché il Governo, già nella prossima legge di Bilancio per il 2019, aggiorni le agevolazioni fiscali della legge 238/2010 - rese strutturali dai governi di centrosinistra - e le estenda con gradualità a tutti i tipi di lavoratori per rendere definitivo il ritorno in Italia dei nostri connazionali nella Penisola.

La nostra proposta prevede infatti che, in caso di rientro, l’abbattimento delle imposte sul reddito sia  applicabile a tutti i lavori senza distinzione di studio e incarico”. afferma Massimo Ungaro, deputato del PD eletto in Europa e componente della VI Commissione Finanze di  Montecitorio.

Presente alla conferenza anche una rappresentanza del "Gruppo" Controesodo a cui fanno riferimento oltre 10.000 lavoratori altamente qualificati rientrati in Italia, che ha sottolineato la necessià che la legge sia maggiormente conosciuta nella sua interezza, giacchè nonostante l'impegno del PD e dell'Associazione nel cercare di semplificare l'iter burocratico, c'è ancora una scarsa conoscenza delle agevolazioni fiscali.

Tra le esigenze segnalate dall'esponente del Gruppo Controesodo il prolungamento degli incentivi al rientro oltre gli attuali 5 anni per permettere la stabilizzazione dei rientrati, che diversamente potrebbero essere indotti a ripartire non potendo spesso usufruire delle stesse opportunità che l'estero può loro offrire anche in termini di servizi alla famiglia. In questo senso, poco prima, si era espressa la sen. Garavini, facendo riferimento proprio alle problematiche familiari che la mobilita' comporta.
Per la parlamentare la mobilità dei talenti “è qualcosa di molto positivo" ma il problema nasce quando non vi è possibilita' di rientro, e quando non risulta attraente alle eccellenze di altri Paesi.

“La norma attuale”, ha proseguito il rappresentante dell’associazione Controesodo, “prevede 5 anni di incentivi. Noi vorremmo un prolungamento dell’agevolazione, anche in misura ridotta, ma che consenta a chi ne usufruisce di acquistare un’unità immobiliare o di dar vita a un nucleo familiare con figli. Questo per incoraggiare chi rientra a fermarsi in Italia e non a ripartire una volta terminati gli incentivi. Crediamo inoltre che bisogni ripristinare l’agevolazione anche per i redditi d’impresa, che attualmente ne sono esclusi”. (11/10/2018-ITL/ITNET)

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