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ITALIANI ALL'ESTERO - VOTO ALL'ESTERO - LA PRIMA VOLTA DELLA BLOCK CHAIN IN UN DDL PER ITALIANI ALL'ESTERO. COME FUNZIONA E QUALI PROCEDURE: SCHEDA.

(2018-11-12)

  E' stata presentata oggi a Roma  dalla Senatrice Laura Garavini del Partito Democratico la proposta di riforma del voto all'estero, una modifica per garantirne maggiore trasparenza e partecipazione attraverso uno strumento innovativo: la block chain.(VEDI: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=55701 http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=55702

Ma  come funziona questa innovazione ? Quali le procedure che gli aventi diritti al voto all’estero dovranno seguire?

La block chain nasce con la finalita’ di evitare i brogli elettorali, per rafforzare lo strumento della democrazia rappresentativa e per dare la possibilita’ a tutti di potere essere incanalati verso uno switch della societa’, a detta degli esperti, inevitabile.

Secondo quanto indicato dai tecnici della Singolarity Adr, l’azienda con base a Londra, Milano e Roma che ha messo a punto questa innovazione applicata al voto, la block chain permette immutabilità e tracciabilita’ del dato ovunque questo si trovi.

Secondo gli esperti, la block chain si sposa con il sistema di votazione molto bene perché evita ogni tipo di broglio elettorale.
Il sistema infatti traccia ogni voto in forma anonima, da' la possibilità di registrarlo ovunque e di tracciarlo sino alla destinazione finale. Block chain garantisce che durante i vari passaggi il voto non possa essere modificato.
La busta ricevuta e poi rinviata potra’ quindi essere tracciata sino a quando non verra’ aperta in sede di spoglio.

Nello specifico, l’avente diritto al voto ricevera’ due buste.
Nella prima ci sarà la scheda di voto che una volta compilata verra’ inserita nella seconda busta che sara’ poi spedita in Italia per lo spoglio.
Importante: sulla seconda busta bisognera’ apporre due adesivi contenti i  codici QR della block chain.
Prima di spedire la seconda busta con la scheda, la persona dovrà chiamare un numero verde internazionale, gestito da intelligenza artificiale, o connettersi con un applicativo che procedera’ a porre una serie di domande tese ad accertare l'identita’ del chiamante e a registrare i codici QR.
Saranno proprio questi codici QR a garantire la tracciabilita' della lettera in ogni momento su tutta la filiera sino a destinazione.
Se uno dei due codici QR viene modificato o alterato, il voto non potra’ essere registrato.
Non si potrà quindi sostituire alcun voto dal momento in cui questo e’ stato registrato dalla persona che riceve la busta.
Questa innovazione da’ dunque la possibilita’ di avere un voto piu’ sicuro e di tracciare, se vi sono stati delle modifiche, il momento e il luogo  in cui queste sono avvenute.

Da segnalare che la block chain non registra la preferenza del voto quindi questo rimane segreto. La block chain verifica solo se la lettera viene aperta o alterata o se viene persa.

Quanti ai costi di questa innovazione, al momento sono ancora in via di definizione e dipenderanno dal soggetto che attuera’ questa metodologia.

Secondo gli esperti, il block chain dovrebbe evitare l’attuale annullamento di molte schede.

Da segnalare che le schede di voto  inserite in buste prive di codici QR non attivati saranno considerate nulle.(12/11/2018-L.G.-ITL/ITNET)

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