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DONNE - DIRITTI IN ARABIA SAUDITA - PRES. COMAI FOAD AODI A DONNE SAUDITE: ANDATE ALLO STADIO SENZA PAURA . DA DONNE LIBERE PER ASSISTERE AD UN'OCCASIONE STORICA: SUPERCOPPA MILAN /JUVENTUS

(2019-01-16)

  "In una partita di calcio devono sedersi tutti insieme senza distinzione tra donne e uomini. Crediamo fermamente nella parità dei diritti e dei doveri, all'uguaglianza in tutti i settori: scuola, voto, università, matrimonio, divorzio, casa, guida, informazione, sport, lavoro, politica, istruzione. E se vogliamo, quindi, la partita tra Milan e Juventus in Arabia Saudita ha il merito di aver sollevato e richiamato tutti al rispetto dell'uguaglianza tra donne e uomini". Cosi dichiara Foad Aodi, fondatore delle Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia) e dell'Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) auspicando che per la finale di Supercoppa nello stadio King Abdullah Sports City di Gedda accorrano tante donne: "è una occasione storica e mondiale".

L'ingresso delle donne in uno stadio "è un passo importante" tuttavia, continua Aodi, "è necessario proseguire la lotta e raggiungere il rispetto di tutti i diritti; per questo mi appello a tutte le donne saudite: 'andate allo stadio senza paura, orgogliose di essere donne libere e discutete in modo democratico dei vostri diritti'".

Aodi ricorda che "i paesi arabi sono 23 e quelli musulmani più di 50. Nelle questioni di parità la variabile è il grado di laicità degli Stati, ma anche la presenza costruttiva e pacifica dei cristiani". "Io sono milanista dal 1978 - conclude -, ma oggi tifo per i diritti civili delle donne in Arabia Saudita e in tutto il mondo". (16/01/2019-ITL/ITNET)




Comunicato Stampa

Calcio: appello Co-mai a saudite, andate a stadio senza paura, da donne libere 

Foad Aodi, no a settori distinti, partita passo importante ma su diritti c'è ancora molto da fare

"In una partita di calcio devono sedersi tutti insieme senza distinzione tra donne e uomini. Crediamo fermamente nella parità dei diritti e dei doveri, all'uguaglianza in tutti i settori: scuola, voto, università, matrimonio, divorzio, casa, guida, informazione, sport, lavoro, politica, istruzione. E se vogliamo, quindi, la partita tra Milan e Juventus in Arabia Saudita ha il merito di aver sollevato e richiamato tutti al rispetto dell'uguaglianza tra donne e uomini". Cosi dichiara Foad Aodi, fondatore delle Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia) e dell'Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) auspicando che per la finale di Supercoppa nello stadio King Abdullah Sports City di Gedda accorrano tante donne: "è una occasione storica e mondiale".

L'ingresso delle donne in uno stadio "è un passo importante" tuttavia, continua Aodi, "è necessario proseguire la lotta e raggiungere il rispetto di tutti i diritti; per questo mi appello a tutte le donne saudite: 'andate allo stadio senza paura, orgogliose di essere donne libere e discutete in modo democratico dei vostri diritti'".

Aodi ricorda che "i paesi arabi sono 23 e quelli musulmani più di 50. Nelle questioni di parità la variabile è il grado di laicità degli Stati, ma anche la presenza costruttiva e pacifica dei cristiani". "Io sono milanista dal 1978 - conclude -, ma oggi tifo per i diritti civili delle donne in Arabia Saudita e in tutto il mondo".

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