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DIRITTI DEI CITTADINI - BOLLETTE TCL - DAL CONSIGLIO DI STATO: NO A CADENZA 28 GIORNI. RIMBORSI DA PARTE GESTORI

(2019-07-12)

Il Consiglio di Stato sulla vicenda delle bollette con cadenza ogni 28 giorni e non mensile, ha dato ragione all’Autorità delle Comunicazioni (AGCOM) contro Fastweb, Wind Tre e Vodafone: ora i gestori devono rimborsare quanto prelevato illegalmente agli utenti stornando il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti.  A sottolineare il risultato è ADUC una delle maggiori associazioni italiane  dei consumatori che fa presente:

gli indennizzi dovrebbero essere automatici… ma mai come in questo caso il condizionale è d’obbligo visto che si tratta di e compagnie Tlc che già da alcun mesi stanno cercando di proporre agli utenti  servizi che, per il loro costo, dovrebbero essere economicamente compensativi di quanto hanno illegalmente prelevato con la vicenda dei 28 giorni. Servizi che, a parte la valutazione individuale sulla utilità e sul gradimento (spesso si tratta di aumento di Ciga per servizi di Rete in cui gli utenti sono già ampiamente soddisfatti di quelli che hanno a disposizione), vengono proposti in bolletta dicendo che se non arriva la disdetta entro un tot tempo saranno automaticamente approvati. Metodo che non va affatto bene, sia per la delibera AGCOM che a suo tempo aveva rilevato l’illegalità e, a maggior ragione, per la sentenza odierna del Consiglio di Stato.

Occorrerà quindi essere molto vigili sulle prossime bollette e - suggerisce ADUC -  rispedire al mittente queste proposte indecenti, chiedendo anche di essere rimborsati per i danni.

Questo, nel caso, cio' che dovrebbe essere fatto, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non si riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della propria Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il proprio giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14. (12/07/2019-ITL/ITNET)

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