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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA /STATI UNITI E RITORNO - LA PRIMA VOLTA DI MAGAZZINO ITALIAN ART FOUNDATION IN ITALIA. SINERGIE CON MUSEI CIVICI DI CAGLIARI

(2019-09-12)

  Per la prima volta, Magazzino Fondazione Arte Italiana - con sede a Cold Spring, a pochi chilometri da New York City, collabora con un museo italiano nel  presentare alcune mostre allestite (fino all'8 dicembre ) al Palazzo di Città dei Musei Civici di Cagliari
L'istituzione americana è rappresentata da  quindici opere accuratamente selezionate tra i principali artisti dell'Arte Povera dal Olnick Spanu Collection, considerata una delle più grandi e più complete collezioni di Arte Povera in tutto il mondo. La storia del museo di arte italiana è arricchita dal racconto della nascita di Art Foundation Magazzino italiana attraverso le fotografie di Marco Anelli, rappresentato per la prima volta in Italia con una serie di opere inedite relative alle mostre a New York e Washington DC

Sicche' entrambe le mostre definiscono la realizzazione del grande progetto culturale di Magazzino italiana Art Foundation dedicato all' arteitaliana del dopoguerra e contemporanea, con una forte attenzione al gruppo dell'Arte Povera, un momento esplosivo di creatività artistica riconosciuto tra i principali movimenti dell'arte nazionale, della seconda metà del 20 ° secolo nel Stati Uniti, più precisamente nella Hudson Valley, una zona storicamente rappresentativi dell'arte e della cultura americana.
I principali creatori del progetto e co-fondatori di Art Foundation Magazzino italiani sono Nancy Olnick e Giorgio Spanu, nati la prima a New York, es il secondo in Sardegna, importanti collezionisti di arte contemporanea .

La collaborazione con i Musei Civici di Cagliari si sviluppa come un rapporto e un legame ideale, arricchito da intenzioni e visioni, che portano lo Spanu Collection Olnick al Contemporary Art Collection dei Musei Civici.

La mostra presenta quindici opere di dodici artisti prestigiosi associati al gruppo dell'Arte Povera: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, e Gilberto Zorio.

I capolavori della Olnick Spanu Collection sono arrivati in Sardegna per la prima volta, molti dei quali direttamente dagli Stati Uniti, per raccontare con completezza, sintesi e chiarezza la forza dirompente e il carattere totalizzante di un gruppo di artisti che, sotto la guida di Germano Celant, hanno rappresentato l'ultima  corrente artistica d'avanguardia italiana del secolo scorso. Il movimento è nato negli anni '60 nei principali centri di produzione culturale italiana fino a quando non è stato riconosciuto a livello internazionale, dove è ancora rappresentato nelle più importanti istituzioni d'arte contemporanea del mondo.

Le opere in mostra sono: Senza titolo di Giovanni Anselmo,  Legno Ferro e Dama di Alighiero Boetti, Senza titolo di Pier Paolo Calzolari, Basta La Vista e Gioiello: Eco di Luciano Fabro , Senza titolo di Jannis Kounellis, Igloo di Mario Merz, Senza titolo di Marisa Merz, Itaca di Giulio Paolini, Samurai di Pino Pascali, Palpebra di Giuseppe Penone, Sfera di Giornali da Michelangelo Pistoletto e Senza titolo di Gilberto Zorio.

Ventisette fotografie costituiscono la mostra di Marco Anelli, un fotografo romano con sede a New York. Le opere esposte fanno parte di un  lavoro pubblicato interamente nel libro Marco Anelli: Costruzione Magazzino (Skira Rizzoli, 2017). La selezione di stampe di grande formato comprende 12 ritratti dei lavoratori che hanno partecipato alla costruzione del Magazzino Arte italiana e una serie di 15 fotografie che ritraggono le varie fasi di costruzione dell'edificio.

Anelli non ha voluto solo documentare la costruzione di Magazzino Arte Italiana, ma  testimoniare all'umanità le emozioni e le esperienze di coloro che hanno reso questo progetto una realtà, che lo rende, da ogni punto di vista, un'opera d'arte in se stessa. Come risultato del suo approccio inclusivo, la visione intima del fotografo si sviluppa nel tempo, proponendo un dialogo costante tra architettura, paesaggio e gli operai, una storia collegata con il filo dell'arte, in nome del quale il progetto prende vita e diventa un progetto artistico a sé stante.

Marco Anelli dopo la specializzazione in bianco e nero fotografia e tecniche di stampa a Parigi, ha iniziato a lavorare su progetti fotografici che si evolvono per lunghi periodi di tempo. Le sue pubblicazioni includono opere di scultura, architettura, sport e musica classica.(12/09/2019-ITL/ITNET)

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