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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - WEKEEND ITALIA - L'ORIZZONTE VISIVO DI CARLA ACCARDI PRIMA ARTISTA ASTRATTISTA ITALIANA RICONOSCIUTA INTERNAZIONALMENTE AL MUSEO DEL NOVECENTO

(2020-01-23)

  Il Museo del Novecento presenta, a partire dal 27 marzo 2020, la prima mostra monografica dedicata da
un’Istituzione pubblica a Carla Accardi (1924-2014) a sei anni dalla sua scomparsa.
Il progetto, prodotto da Comune di Milano|Cultura, Museo del Novecento ed Electa, fa parte del palinsesto “I
talenti delle donne”, promosso e coordinato dall’Assessorato alla Cultura, che durante tutto il 2020 proporrà
iniziative multidisciplinari ? dalle arti visive alle varie forme di spettacolo dal vivo, dalle lettere ai media, dalla
moda alle scienze ? dedicate alle donne protagoniste nelle arti e nel pensiero creativo.

Curata da Maria Grazia Messina e Anna Maria Montaldo con Giorgia Gastaldon, la mostra si inserisce con
coerenza in una linea di ricerca che distingue il recente operato del Museo: la riproposta e la rilettura di
personalità femminili attestate del Novecento italiano, quali Margherita Sarfatti, Giosetta Fioroni e Adriana Bisi
Fabbri, o la ri-contestualizzazione storico-artistica di figure finora disattese ma di primaria importanza nella
ricerca intermediale della seconda metà del Novecento, come Marinella Pirelli, Amalia del Ponte, Renata
Boero.

"Carla Accardi. Contesti" presenta il percorso dell'artista trapanese in tutte le sue sfaccettature, proponendone
una lettura nuova, che si differenzia da quella tematica delle più recenti monografiche, centrate principalmente
sul suo repertorio di pittura segnico-cromatica.
Il progetto di mostra, attraverso 70 opere circa e insieme a fotografie e documenti dell’Archivio Accardi
Sanfilippo, riporta infatti al centro dell’indagine espositiva il panorama e il contesto storico, sociale e politico
con cui l’artista si è rapportata, ne rivela il vivace orizzonte visivo costellato di confronti linguistici, intrecciati
spesso anche con artisti più giovani, restituendo il ritratto di una donna coraggiosa e sperimentatrice che, in un
momento in cui le istanze della pittura erano di competenza pressoché maschile, è diventata la prima
astrattista italiana riconosciuta internazionalmente.

Il percorso della mostra si snoda attraverso una selezione di opere ? dipinti, plastiche (sicofoil) e
installazioni ? individuate non solo per la qualità estetica, ma anche in quanto testimonianza della
partecipazione dell'artista a importanti occasioni espositive.
All’interno della scansione storica, il percorso si articola in sezioni tematiche: l'esordio corale entro il
costruttivismo di Forma 1; le Strutture degli anni ’50; le riflessioni analitiche sui Colori dei primi anni ’60; le
precoci proposte con Plastiche e Installazioni nei secondi anni ’60; la riduzione concettuale dei Trasparenti e
Telai degli anni ’70; e infine il ritorno alla pittura, testimoniato dalle grandi tele realizzate a partire dagli anni
’80.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo della casa editrice Electa, con saggi che, in linea con la mostra,
contribuiscono a definire il variegato contesto socio culturale in cui l'artista operò. (23/01/2020-ITL/ITNET)

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