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LAVORO - ITALIANI ALL'ESTERO/GERMANIA: ALL'INSEGNA DEL MOTTO "LA SOLIDARIETA' E' IL FUTURO" IL I° MAGGIO DELLA DGB
(2021-02-24)
"L'idea di solidarietà è antica, è ancorata al diritto romano, sviluppato tra il V secolo a.C. e il III secolo dC: Solidus stesso significa qualcosa di solido, solido, "in solidum" era allora: tutti per uno e uno per tutti, e descrive una relazione di debito in cui tutti e tutti sono responsabili: esiste un obbligo vincolante, un debito comune". Lo ricorda la Confederazione dei sindacati tedeschi.
"Era l'inizio di marzo 2020 quando una giovane donna bavarese è stata portata all'ospedale di Monaco: aveva il Covid19, uno dei primi malati. Ci sono volute settimane prima che fosse di nuovo in salute, ma ora è tornata in ospedale, ma come assistente fino ad aprile. La giovane donna "vuole restituire qualcosa alle persone che mi hanno dato tanto" ha detto all'emittente del Bayern 2.
È solo uno dei tanti esempi di solidarietà in questa terribile pandemia, prosegue la DGB, ma quasi tutti possono fare un esempio circa gli aiuti di quartiere per gli anziani o le borse della spesa per i senzatetto appesi alle staccionate, il taxi gratuito per gli accompagnatori o l'operatore cinematografico a cui finanziare un nuovo proiettore perché quello vecchio si è rotto: la pandemia ha scatenato un'ondata di solidarietà. Anche se questo movimento è intervallato da pensatori laterali e piantagrane: sono pochi rispetto ai milioni che si sono uniti per proteggere i deboli, gli anziani, i malati. E non solo in Germania, ma nella maggior parte dei paesi del mondo.
Questo non è l'unico motivo per cui la DGB ha elevato la solidarietà a motto per il primo maggio: "La solidarietà è il futuro" . Secondo la DGB, una via d'uscita dalla crisi può essere trovata solo nella solidarietà. Il giovane artista Niklas Apfel dell'Università delle arti di Berlino ha progettato l'immagine corrispondente alla motivazione.
“Soprattutto oggi in un mondo sempre più globalizzato, afferma, e anche nell'attuale situazione pandemica, è molto importante che ci siano persone che difendono i diritti del lavoro degli altri. Perché insieme siamo più forti ”.così che descrive il suo obiettivo.
Molti atti di solidarietà nella pandemia sono stati meno evidenti di quelli citati dai media, ma sono altrettanto sostanziali quanto quelli visibili. Ad esempio la decisione in un'azienda chimica che la forza lavoro lavori un turno di sabato - cosa che, discussa in consiglio di fabbrica, perchè tutti possano lavorare in sicurezza durante i cambi di turno e l'azienda possa continuare a produrre. O quando le donazioni a organizzazioni di beneficenza come Bread for the World aumentano in modo significativo, invece di diminuire, come prevedibile.
Il sociologo Heinz Bude ritiene che questa ondata di solidarietà non sia una tantum e temporanea. Prima della pandemia, c'era una crisi nello stato sociale, ha spiegato in una conferenza, e c'era la convinzione neoliberista che una buona società abbia individui forti in grado di prendersi cura di se stessi. “La gente non ci crede più. La pandemia ha creato un nuovo motivo: non importa quanto tu possa essere ricco, non importa quanto intelligente: non puoi proteggerti se gli altri non proteggono anche loro stessi ", dice. Questa consapevolezza della vulnerabilità individuale è "il modello base di solidarietà". "La solidarietà sostenibile deve prendere sul serio l'idea dell'individuo vulnerabile", afferma Bude - e lo osserva esattamente durante la pandemia. Inoltre, è stato dimostrato che soprattutto i paesi con uno stato funzionante hanno guidato le rispettive popolazioni con relativo successo attraverso la pandemia. Secondo Bude, questo porta la società civile a prendere coscienza del "bisogno dello Stato": senza lo Stato, senza le sue istituzioni, l'umanità sarebbe completamente indifesa contro il virus." (24/02/2021-ITL/ITNET)
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