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FINANZA ITALIANA NEL MONDO - MIN.PADOAN(FINANZE) IN COMMISSIONI: "INDEBITAMENTO NETTO AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 2,4% DEL PIL. IN LINEA CON PREVISIONI DEL DEF."

(2016-10-04)

  "I numeri presentati nella Nota di aggiornamento pongono l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche per il 2016 al 2,4 per cento del PIL, sostanzialmente in linea con la previsione del DEF, in riduzione rispetto al 2015 (2,6).
Quanto invece all’indebitamento netto tendenziale si porta all’1,6 per cento del PIL (dall’1,4 del DEF) e il programmatico al 2,0 per cento (dall’1,8 del DEF).
Lo ha affermato il Ministro Padoan in audizione oggi  presso le Commissioni congiunte di Camera e Senato, che ha sottolineato come occorra del tempo perchè interventi e riforme raggiungano il loro effetto. Anche perchè le conseguenze della grande crisi l’economia del Paese  si stanno rivelando più persistenti del previsto. Quanto, d'altra parte, succede anche nell'eurozona. 

Il Governo, dunque, ha affermato il Ministro Padoan "prosegue nella propria strategia che contempera il sostegno alla crescita e il consolidamento delle finanze pubbliche, attraverso una politica di bilancio in maniera coordinata e complementare alle riforme strutturali; con la massima attenzione alla sostenibilità del debito nel medio e lungo periodo.

Il vicedirettore generale di Banca d’Italia Signorini, in audizione sul Def, ha spiegato che “nello scenario programmatico per il 2017, la dinamica del prodotto è significativamente maggiore di quella del quadro tendenziale. L'obiettivo è ambizioso”. Le previsioni del Governo fissano un Pil programmatico al +1% ne 2017 contro un +0,6% di Pil tendenziale.
“Se si vogliono tenere i conti sotto controll”, afferma Banca d’Italia, “è indispensabile proseguire con maggiore determinazione con la spending review”.

Per la Corte Conti il quadro del Def “si presenta equilibrato, anche se non privo di elementi di fragilità” con “un rischio al ribasso” anche per le prospettive di crescita.

In ogni caso, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, difende e conferma l'obiettivo del Pil 2017 all'1%: “anche noi consideriamo questo obiettivo ambizioso, perché abbiamo il dovere di esserlo. L'ambizione è sostenuta da una manovra che dà una spinta alla crescita”. E, secondo il Ministro:  sono “possibili sorprese positive”.

Nel contempo il Fondo monetario internazionale riduce le stime di crescita per l'Italia. Dopo il +0,8% nel 2015, nel 2016 il pil italiano salirà dello 0,8% e nel 2017 dello 0,9%, rispettivamente 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime di luglio e 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile.

Sempre Fmi sostiene che il debito italiano salirà al 133,2% nel 2016 dal 132,7% del 2015. Nel 2017 il debito crescerà al 133,4%. Le stime sono superiori a quelle contenute nella Nota di aggiornamento al Def, dove e' previsto un debito al 132,8% nel 2016 e al 132,2% nel 2017.

Fmi nel World Economic Outlook indica inoltre che la disoccupazione in Italia diminuisce. Nel 2016 il tasso si attesterà all'11,5% dall'11,9% del 2015. Nel 2017 calerà all'11,2%.(04/10/2016-ITL/ITNET)

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