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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - CORTE DEI CONTI BACCHETTA MAECI E MIPAAF SUGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI

(2017-02-24)

  Sull'"acquisto di beni e servizi da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali" interviene oggi la Corte dei Conti nella sua attività di Controllo degli Enti pubblici.

"La relazione, riferita agli anni 2012/2015, evidenzia la necessità di una seria attività volta ad una riduzione delle strutture che gestiscono gli acquisti, al fine di rendere il sistema del reperimento dei beni e dei servizi più efficiente e, conseguentemente, più economico, stante anche la riduzione delle risorse a disposizione.

Le motivazioni per la deroga alla disciplina europea sull’applicazione delle procedure aperte e ristrette sono: l’urgenza, la non programmabilità di alcune situazioni, la continuità amministrativa, l’evitare il rallentamento delle attività, la specificità dei beni o dei servizi, le ragioni della sicurezza, la fidelizzazione di alcune imprese, le lacune nelle convenzioni Consip e nel mercato elettronico, la carenza e la non qualificazione del personale, il dispendio di risorse e di tempo.

La difficoltà del ricorso alle ordinarie procedure richieste dalla normativa europea addotta dai Ministeri degli affari esteri e delle politiche agricole richiederebbe, se suffragata, un’iniziativa volta alla ridefinizione, in ambito europeo, delle forme di aggiudicazione degli appalti per renderle più coerenti con le concrete possibilità di darvi attuazione da parte degli organismi pubblici italiani.

La soddisfazione per i servizi offerti da Consip è modesta. Le criticità più significative riguardano: a) l’attivazione tardiva delle convenzioni; b) l’assenza di servizi e beni necessari; c) la maggiore economicità, talora anche rilevante, di prodotti fuori convenzione; d) la limitata attendibilità e puntualità negli adempimenti contrattuali; e) l’assenza di un supporto specifico e di informazioni tempestive, in caso di mancata finalizzazione delle procedure selettive; f) la difficoltà di consultazione del sistema di ricerca; g) la mancanza di chiarezza nei cataloghi e la difficoltà nella ricerca; h) la lentezza del sistema informatico.

Elevata risulta la secretazione per i contratti del Ministero degli affari esteri, con ripetuti ricorsi alle stesse imprese, anche per quelli sopra soglia (ndr. in ogni caso la normativa sui contratti secretati è mutata a seguito del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50). (24/02/2017-ITL/ITNET)

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