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LAVORO - ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - REFERENDUM : APPALTI E VOUCHER: APPUNTAMENTO CON LE URNE IL 28 MAGGIO-. CAMUSSO (CGIL) :"

(2017-03-14)

  Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto per l’indizione dei referendum popolari relativi alla “abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti” e alla “abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)”.

Le consultazioni referendarie si svolgeranno domenica 28 maggio 2017.

Si va “avanti con la campagna referendaria rinnovando la richiesta di unificare il voto amministrativo con quello sui due quesiti posti con il referendum (voucher e appalti) “perché ci sembra ancora possibile ottenerlo”. E non perché preoccupati dal quorum ma in quanto scelta oculata di finanza pubblica”. E’ il commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso dopo l’annuncio da parte del Consiglio dei ministri di fissare la data della consultazione popolare domenica 28 maggio

"Abbiamo davanti dunque un tempo impegnativo e lo utilizzeremo in tutti i modi”, ribadisce Camusso ricordando la manifestazione dell'8 aprile prossimo a Roma che sarà “l'occasione per rilanciare i temi referendari sul lavoro”. Un impegno, questo, “che non ci spaventa”, dice ancora tornando sulla proposta avanzata dal sindacato di unificare le date elettorali in un unico giorno.

“Manteniamo la richiesta dell''election day perché già ci immaginiamo le polemiche sui costi e vista la data scelta, il 28 maggio, ci sembra ancora possibile far coincidere le amministrative con i referendum non perché preoccupati dal quorum, come qualcuno ipotizza, visto che i Comuni al voto non sono tantissimi, ma solo in quanto scelta oculata in un'ottica di finanza pubblica”.

Cgil dunque spedita verso il voto anche perché, ripete Camusso, “governo e parlamento sono lontani dall'affrontare i temi di merito del referendum” e la proposta elaborata dalla Commissione Lavoro della Camera “non coglie l'origine dei quesiti”. I voucher, infatti, sottolinea ancora “restano un ulteriore strumento di precarietà e il nostro obiettivo è invece diminuirla questa precarietà. Vedremo comunque la proposta finale, ma se sarà quella presentata nel comitato ristretto il testo parlamentare non svuota affatto il referendum perché non fa che confermare i voucher come strumento di precarietà”, conclude.

La Cgil insiste anche sul secondo quesito referendario, quello sulla responsabilità solidale negli appalti. “Siamo molto sconcertati dal fatto che gli appalti vengano visti come un tema minore. E qualunque operazione il governo intenda fare dovrebbe farlo su tutti e due i temi, non parlare solo del quesito sui voucher”, aggiunge. Né tranquillizza il sindacato la decisione della Commissione Lavoro della Camera di incardinare un nuovo testo sugli appalti. “Ha solo incardinato un testo, ma non ha avviato la discussione”, dice ancora, ricordando come “bisogna comunque evitare strumenti che di fatto servono solo ad impedire il voto”, conclude. (14/025/18-ITALIANNETWORKS

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