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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - BREXIT/EUROPA - LA CONFEDERAZIONE EUROPEA DEI SINDACATI CHIEDE CHE I DIRITTI DEI LAVORATORI SIANO UNA PRIORITA' NEI NEGOZIATI
(2017-03-31)
Rispondendo alle linee guida del progetto di mandato della UE, la CES - Confederazione europea dei sindacati - ha sottolineato la necessita' che i diritti dei cittadini siano una priorità per i negoziati, così come definito dalle stesse linee - guida - mentre la UE continua a insistere sul fatto che "niente è concordato finché tutto sarà concordato".
La CES richiama, invece, alla difficile situazione in cui si trovano milioni di persone che vivono e lavorano in Europa e nel Regno Unito che è da risolvere presto nei negoziati. Luca Visentini, Segretario Generale della CES, ha detto “i posti di lavoro e i diritti dei cittadini non devono essere ritenuti un ostaggio fino a quando tutto il resto non sia d'accordo. E 'anche essenziale che la situazione futura dei lavoratori sia risolta. I lavoratori non devono essere lasciati in una situazione inaccettabile di non sapere che cosa perderanno o se dovranno lasciare il proprio posto di lavoro o la pensione dopo il mese di marzo del 2019 (allorchè l'iter sarà definitivamente compiuto )
Esther Lynch, segretario confederale della CES, ha aggiunto: “Il diavolo è sempre nei dettagli e c'è un sacco di dettagli che devono essere elaborati. Il testo finale non sarà noto fino a quando il Consiglio si riunirà alla fine di aprile. E 'bello vedere l'impegno che gli accordi futuri includeranno circa le misure di salvaguardia contro la concorrenza sul dumping fiscale, sociale e ambientale, ma nessun accordo di libero scambio è mai riuscito a farle rispettare nella pratica.
“Siamo preoccupati del fatto che la decisione di rendere trasparenti i negoziati sia ancora in corso d'esame. La lezione che ci viene dagli accordi commerciali come TTIP e CETA è che il pubblico si aspetta molto più trasparenza. ”
La CES analizzerà le linee guida in modo più approfondito, e continuare a monitorare gli sviluppi e le trattative per difendere posti di lavoro ed i diritti delle persone che lavorano in tutta Europa, tra cui il Regno Unito."(31/03/2017-ITL/ITNET)
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