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LAVORO - DALL'INPS: DAL 2008 AL 2016 VENDUTI 400,3 MILIONI DI VOUCHER SOPRATTUTTO NEL NORD EST(36,5%) E NORD OVEST (29,7%)

(2017-04-26)

"Da agosto 2008 al 31  dicembre 2016 risultano venduti 400,3 milioni di voucher di importo nominale pari a 10 euro". Così in una nota dell'Inps.  "La progressiva estensione degli ambiti oggettivi e soggettivi di utilizzo del lavoro accessorio- prosegue l'Istituto- è andata di pari passo con l'aumento della vendita dei voucher, che ha registrato un tasso di crescita del 58% dal 2014 al 2015 e del 24% dal 2015 al 2016".

"Attualmente, l'acquisto dei voucher presso i tabaccai è di gran lunga prevalente: 80% dei voucher venduti nel 2016. La tipologia di attività per la quale è stato complessivamente acquistato il maggior numero di voucher è il Commercio (17,4%). La consistenza della voce "altre attività" (34,5%) e' il riflesso della storia del lavoro accessorio, all'origine destinato ad ambiti oggettivi di impiego circoscritti (quindi codificabili), negli anni progressivamente ampliati, fino alla riforma contenuta nella legge n. 92 del 2012 che permette di fatto l'utilizzo di lavoro accessorio per qualsiasi tipologia di attività.

  Il ricorso ai voucher è concentrato nel Nord del paese: il Nord-est con 146,3 milioni di voucher venduti incide per il 36,5%, mentre il Nord-ovest con 118,7 milioni di voucher venduti incide per il 29,7%. La regione nella quale si è avuto il maggiore ricorso ai voucher e' la Lombardia, con 70,7 milioni di Buoni lavoro venduti. Seguono il Veneto, e l'Emilia - Romagna.

Il numero di lavoratori e' cresciuto significativamente negli anni, mentre il numero medio di voucher riscossi dal singolo
lavoratore e' rimasto sostanzialmente invariato: circa 60-70 voucher l'anno. Poiché l'importo netto che il lavoratore riscuote per ogni voucher e' di 7,50 euro, si ricava che il compenso  annuale medio netto oscilla attorno a 500 euro. Non ci sono differenze significative tra i sessi in termini di compenso.

La quota di lavoratori di cittadinanza extracomunitaria è aumentata costantemente e nel 2016 e' di poco superiore al 9%.  La quota di "nuovi" lavoratori, maggioritaria, e' andata progressivamente riducendosi negli anni. Su 1.765.810 lavoratori che hanno svolto attività nel 2016 il numero di "nuovi" lavoratori e' stato pari a 892.311, vale a dire il 51% (tale quota era del 71% cinque anni prima). Sempre per i 1.765.810 lavoratori che hanno svolto attività nel 2016 risulta che oltre la metà (53,7%) ha riscosso nell'anno un numero di voucher minore o uguale di 40,e circa un lavoratore su dieci (10,9%) ha riscosso nell'anno piu' di 200 voucher. (26/04/2017-ITL/ITNET)

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