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ECONOMIA ITALIANA - CONFINDUSTRIA: ITALIA ACCODATA ANDAMENTO POSITIVO EUROPEO E TRAINATA DA EXPORT( A MARZO +4,0%)

(2017-05-25)

La crescita mondiale prosegue rapida, a un ritmo superiore alla media dei passati venticinque anni. È guidata dal nuovo ciclo internazionale degli investimenti (riconosciuto ora dall’FMI) e dal manifatturiero. Ne trae maggiore spinta il commercio con l’estero, canale di trasmissione degli impulsi espansivi tra settori e paesi. La fiducia delle imprese nelle economie avanzate è ai livelli più alti dal 2005. Lo dice il report del Centro Studi Confindustria, che dopo un'analisi a livello internazionale. ****

L’Italia si accoda all’andamento positivo europeo: il PIL va meglio dell’atteso ed è in accelerazione; l’export continua a guadagnare quote di mercato; gli investimenti proseguono nello slancio, con l’aggiunta di quelli in costruzioni. I consumi continuano a essere alimentati dai guadagni nel monte retribuzioni, anche se risentono del rincaro della bolletta energetica. L’incertezza politica costituisce un freno al pieno dispiegarsi delle forze del recupero .

L’export italiano cresce più dell’atteso e migliorano le prospettive. In marzo è salito del 4,0% a prezzi costanti, dopo lo stop in febbraio (-2,0%). Nel 1° trimestre ha registrato +2,1% sul 4° 2016, trainato dalle vendite extra-Area euro (+3,5%; +0,3% quelle intra-Area); il 2° trimestre eredita una variazione di +2,0%. In espansione tutte le categorie di beni, specie quelli di investimento (+2,7%).

  Buoni segnali per il 2° trimestre dalle indagini qualitative sugli ordini manifatturieri esteri: in aprile PMI a 56,8, top in quasi due anni, e saldo dei giudizi delle imprese a -5, vicino ai massimi pre-crisi di marzo (+3,3 punti sul 1° trimestre).  Il commercio mondiale è sceso dello 0,6% in febbraio, dopo tre mesi di aumenti; nella media del 1° bimestre è salito del 2,0% sul 4° trimestre 2016. Robuste prospettive dalla componente ordini esteri del PMI manifatturiero globale, risalita a 52,6 in aprile, vicino ai massimi da 6 anni toccati in febbraio

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  Anzitutto gli USA, dove ci sono tutte le condizioni e le indicazioni perché la battuta d’arresto del primo trimestre sia già superata. Tra gli  emergenti Cina e Russia hanno rallentato, mentre l’India mantiene la velocità. La novità è rappresentata  dall’Eurozona nelle vesti inedite di locomotiva: marcia a un passo superiore al 2% annualizzato e la fiducia è ai massimi dal 2007; la Germania traina e la Francia rincalza, ma anche gli altri membri partecipano, pur con forti differenze di velocità. Il buon andamento della domanda interna, superiore a quello del PIL, deriva dagli effetti ritardati del calo del prezzo del petrolio e delle misure monetarie iper-espansive della BCE, ma anche dai bilanci pubblici, che da molto restrittivi nel triennio 2012-14 sono diventati leggermente espansivi dal 2015. Con la crisi dietro le spalle, come ha affermato Mario Draghi, la stessa BCE si prepara a cambiare politica, seppure nelle parole molto prima che nei fatti e con grande gradualità. Tuttavia, un primo mutamento c’è già stato con la risalita del tasso di cambio dell’euro, che si ripercuoterà sulla congiuntura dell’Area nei prossimi trimestri. (25/05/2017-ITL/ITNET)

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