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ECONOMIA ITALIANA - POLITICA EUROPEA DI SVILUPPO - NUOVO "CONSENSUS" EUROPA/STATI MEMBRI STRATEGIA COMUNE DI SVILUPPO ED ELIMINAZIONE POVERTA'

(2017-06-07)

L'Unione europea e i suoi Stati membri hanno firmato oggi un piano strategico che definisce a grandi linee il futuro della politica europea di sviluppo. Il "nuovo Consenso europeo in materia di sviluppo" rappresenta una nuova visione collettiva e un nuovo piano d'azione per eliminare la povertà e realizzare uno sviluppo sostenibile.

La strategia, elaborata congiuntamente sotto forma di dichiarazione comune, è stata sottoscritta oggi, nel quadro delle Giornate europee dello sviluppo - due giornate che ogni anno vengono dedicate a questo tema - dal Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, dal primo ministro maltese Joseph Muscat, a nome del Consiglio e degli Stati membri, dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e dall'alta rappresentante/vicepresidente Federica Mogherini.

Il nuovo Consenso europeo in materia di sviluppo costituisce un quadro comune generale di riferimento per la cooperazione europea allo sviluppo e per la prima volta si applica in tutti i suoi elementi a tutte le istituzioni dell'Unione europea e a tutti gli Stati membri, che si sono impegnati a cooperare più strettamente.

Il nuovo Consenso ribadisce con forza che l'eliminazione della povertà rimane l'obiettivo principale della politica europea di sviluppo, integrando le dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo sostenibile. Così facendo, esso allinea l'azione europea a favore dello sviluppo all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che costituisce una dimensione trasversale della strategia globale dell'UE.

I leader europei hanno ribadito il loro impegno in tre settori:

essi riconoscono le forti interconnessioni tra i diversi elementi di tale azione, che comprendono lo sviluppo, la pace e la sicurezza, gli aiuti umanitari, la migrazione, l'ambiente e il clima, nonché dimensioni trasversali quali le nuove generazioni, la parità di genere, la mobilità e la migrazione, le fonti di energia sostenibili e i cambiamenti climatici, gli investimenti e gli scambi, la buona governance, la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani, un impegno innovativo con i paesi in via di sviluppo più avanzati e la mobilitazione e l'utilizzo delle risorse nazionali;

il nuovo Consenso prevede inoltre un approccio globale ai mezzi di attuazione, che combina gli aiuti allo sviluppo di tipo tradizionale con altre risorse, politiche solide e un approccio rafforzato alla coerenza tra le strategie, ricordando che la cooperazione allo sviluppo dell'UE deve essere sempre considerata nel contesto dell'impegno dei paesi partner. Il consenso costituisce la base a partire dalla quale l'UE e i suoi Stati membri possono esplorare forme innovative di finanziamento dello sviluppo, stimolare e incentivare gli investimenti del settore privato e mobilitare ulteriori risorse interne da destinare allo sviluppo;

l'UE e i suoi Stati membri daranno vita a partenariati più mirati, che coinvolgono una più ampia gamma di portatori di interessi, tra cui la società civile, e di paesi partner, in qualsiasi fase di sviluppo essi si trovino. Essi dovranno inoltre migliorare la fase dell'attuazione sul campo, collaborando meglio e tenendo conto dei rispettivi vantaggi comparativi.(07/06/2017-ITL/ITNET)

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