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ECONOMIA ITALIANA - PREVISIONI FMI - PREMIER GENTILONI " PREVISIONI DI CRESCITA MAGGIORI DI QUELLE IMMAGINATE. LAVORO DA FARE ENORME MA L'ITALIA CE LA PUO' FARE"

(2017-06-13)

  "Per l'Italia si delinea una migliore prospettiva economica, ma permangono "rischi significativi" che pesano sulla ripresa. E' questo il "verdetto" del rapporto conclusivo al termine della sua missione annuale del Fondo monetario internazionale che comunque alza le stime di crescita del nostro Paese per l'anno in corso.

L'istituto di Washington prevedeva un aumento del Pil italiano dello 0,8% sia per il 2017 che per il 2018. Il governo nel Documento di Economia e finanza ad aprile ha stimato una crescita all'1,1% per il 2017 e all'1% per il 2018.  Ora secondo lFmi il Pil crescera' intorno all'1,3% quest'anno per poi riattestarsi intorno all'1% nel triennio 2018-2020.  ad aprile. Insomma la ripresa in Italia proseguira' ma "i rischi al ribasso sono significativi" e legati, tra l'altro, "alle fragilita' finanziarie, alle incertezze politiche, a una possibile battuta d'arresto del processo di riforma" e "alla normalizzazione" del corso della politica monetaria."  (VEDI ANCHE: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=46965)

La "ricetta " del Fondo monetario internazionale nel rapporto conclusivo al termine della missione in Italia comporta l'accelerazione il risanamento dei bilanci delle banche italiane e la riduzione in modo "realistico" e "tempestivo" del problema dei non perfoming loans (Npl), i crediti deteriorati. Occorrono strategie "ambiziose e credibili" di riduzione degli Npl che affossano gli istituti italiani. In particolare, sottolinea l'Fmi, alle banche con "una debole capacita' interna dovrebbe essere richiesto di intraprendere le azioni necessarie" come ingaggiare societa' specializzate. L'istituto di Washington rileva inoltre come i progressi nell'accelerare le procedure d'insolvenza delle imprese "siano stati limitati" e ritiene necessario continuare a compiere "passi ambiziosi" sul fronte della ristrutturazione aziendale.

C'è bisogno di  riforme strutturali "ambiziose e onnicomprensive aiuteranno a incoraggiare una crescita più forte".. Il Fondo chiede di portare avanti il programma gia' avviato con il Jobs act, la riforma della pubblica amministrazione, della giustizia civile e dell'istruzione e di puntare soprattutto sulla liberalizzazione dei mercati dei prodotti e dei servizi,
sull'aumento della produttivita' e su un'ulteriore modernizzazione del settore pubblico.
Resta ourtroppo  "l'alto livello di debito pubblico" che "lascia l'Italia esposta a shock, con uno spazio ridotto per rispondere, e al rischio di una dura e pro-ciclica correzione".
Secondo il  Fondo monetario internazionale bisogna ridurre il cuneo fiscale e introdurre un salario minimo, "possibilmente differenziato tra le regioni", garantendo un'efficace contrattazione di secondo livello che rafforzi il legame tra salari e produttività".

il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, visitando gli stabilimenti della Avio di Colleferro, ha detto che le notizie degli ultimi giorni ci "fanno intravvedere previsioni di crescita maggiori di quelle che erano state immaginate" e ci fanno dire che "l'Italia ce la puo' fare". "Mi colpisce che" il 12 giugno il Fondo monetario internazionale  abbia corretto le sue previsioni sulla crescita in Italia nel 2017 dallo 0,7 di gennaio all'1,3 di giugno. C'e' stato un lancio nello spazio", ha affermato il presidente del Consiglio. "Ho la consapevolezza che lavoro da fare e' enorme perché le grandi cifre non si traducono immediatamente nella risposta delle esigenze delle famiglie e dei giovani, ma questo ci dice - ha cocnluso Gentiloni -che l'Italia ce la puo' fare". (13/06/2017-ITL/ITNET)

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