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DIRITTI DEI CITTADINI - MINACCIA CIBERNETICA - SE N'E' PARLATO STAMANE ALLA CAMERA IN UNA CONFERENZA PROMOSSA DALLA DELEGAZIONE ITALIANA PRESSO L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELLA NATO.

(2017-06-15)

    Questa mattina si è svolta alla Camera dei Deputati, presso la Nuova aula dei Gruppi parlamentari, la conferenza " Il pericolo corre in rete. La nuova frontiera della minaccia cibernetica” promossa dalla Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della Nato, in collaborazione con il Centro studi americani. All’iniziativa hanno preso parte circa 500 persone rappresentative del mondo cyber italiano ed ha rappresentato un momento di riflessione importante per la prevenzione e la protezione del “sistema paese”.

“La nuova frontiera della minaccia cibernetica rappresenta una priorità per la sicurezza internazionale, come numerosi fatti recenti hanno dimostrato, dall’attacco in Estonia di dieci anni fa al caso “wannacry” del mese scorso - afferma l’on. Andrea Manciulli, Presidente della Delegazione italiana alla NATO - La capacità di provocare danni, anche molto significativi, da parte di soggetti diversi e anche di piccole dimensioni, alle nostre infrastrutture, al sistema economico, alle nostre istituzioni, fino ad  interferire i processi elettorali, è ormai evidente e deve spingere tutti i paesi dell’Alleanza ad aggiornare sempre di più gli strumenti di contrasto e prevenzione nella dimensione cibernetica. Non è un caso che quello cibernetico sia stato riconosciuto dalla NATO come il nuovo dominio operativo”.

La ministra della Difesa, Roberta Pinotti, che ha concluso i lavori del seminario, si è soffermata sul bisogno di conoscere il mondo virtuale che costituisce il “sistema nervoso della società mondiale del ventunesimo secolo”. “Il cosiddetto virtuale”, ha aggiunto il ministra, “è diventato più reale del reale, sempre più centrale per la nostra quotidianità. La vastità e pervasività delle tecnologie informatiche ci danno la misura del problema: dai rischi più direttamente percepiti dagli individui, come la tutela della privacy,alle minacce di eventi persino catastrofici, come il sabotaggio informatico delle infrastrutture critiche, passando per la dimensione immateriale della conoscenza e della percezione degli eventi”. Per tale motivo, ha continuato il ministra, “se nella rete sembra esserci sempre meno spazio di manovra per i tradizionali stati nazionali, proprio lo Stato è un attore fondamentale per la sicurezza cibernetica e sarà sempre più cruciale la definizione dei rapporti tra Stati e soggetti non statuali”.

Il seminario ha costituito una occasione per mettere a confronto la percezione della minaccia e le strategie adottate dal mondo accademico, dell’industria e delle istituzioni. Alla conferenza sono intervenuti, tra gli altri, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Claudio Graziano, Frank J. Cilluffo, Direttore del Center for Cyber and Homeland Security (C.C.H.S.) della George Washington University, Heli Tiirmaa-Klaar, Capo Coordinamento politiche Cyber del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE), Iddo Moed, Capo della Cyber Unit del Ministero degli Affari Esteri di Israele, Enrico Savio, Vice Direttore vicario del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS),  e rappresentanti delle principali industrie del settore.(15/06/2017-ITL/ITNET)

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