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ECONOMIA ITALIANA - MEZZOGIORNO D'ITALIA - CON SVIMEZ SEMINARIO "CITTA' E CONNESSIONI PER IL MEZZOGIORNO" A ROMA

(2017-06-27)

L’assetto del territorio rappresenta una delle principali risorse che nell’era della globalizzazione consente ai processi di sviluppo di  manifestare tutta la loro forza e dinamicità.  Si terrà a Roma il prossimo 3 luglio,  in Via di Porta Pinciana, 6  il Seminario SVIMEZ “Città e connessioni territoriali per il Mezzogiorno”

Il rilevante livello di interconnessione e l’apertura dei mercati, l’assenza di protezioni nazionali, e l’iper-competizione geografica hanno, infatti, portato le strutture urbane a concentrare competenze, investimenti e know-how, divenendo veri e propri poli in grado di generare innovazione, valore aggiunto e lavoro. A questo fenomeno - si legge nella nota Svimez - non è estraneo il nostro Paese, dove al perdurante divario macro territoriale fra Centro-Nord e Mezzogiorno si sta affiancando anche un’ulteriore disuguaglianza relativa ai territori metropolitani localizzati nell’area Centro Settentrionale (valgaper tutto la concentrazione a Milano di risorse, investimenti e poteri) e l’emarginazione dai  grandi flussi internazionali delle pur rilevanti metropoli meridionali.

L’evoluzione tecnologica delle reti - alta velocità ferroviaria, larga banda, ecc. – e gli effetti della competizione sui servizi basati nelle città (basti ricordare il low cost aereo, Car sharing, B&B etc.) conferiscono al territorio e alle infrastrutture un ruolo ancora più decisivo nel determinare il livello e la dinamicità dello sviluppo socio-economico.

Infine la manutenzione dei manufatti e del suolo è oggi una pre-condizione per realizzare progetti di rigenerazione urbana e ambientale. Anche in questo caso, per ragioni oggettive o per una cattiva gestione, il Mezzogiorno si trova a dover affrontare con meno strumenti maggiori problemi come la vulnerabilità sismica, l’abbandono delle aree interne e conseguente dissesto ambientale, la gestione delle risorse base (acqua, parchi, rifiuti etc.) o la lotta all’inquinamento.

Dalle Proiezioni territoriali del Progetto ’80 le istituzioni nazionali non si sono più date un disegno tendenziale dei sistemi territoriali e, più di recente, la frammentazione dei poteri territoriali ha reso molto difficoltosa la possibilità di sviluppare visioni condivise sull’evoluzione del sistema insediativo.

Per ritrovare il quadro di riferimento e tracciare possibili indicazioni per il miglioramento del contesto territoriale, la “Rivista giuridica del Mezzogiorno” torna ad affrontare una problematica che proprio la SVIMEZ ha particolarmente curato nella convinzione che le politiche di sviluppo per il Mezzogiorno dovessero esser definite su base territoriale, pur senza indulgere a forme di corporativismo localistico.
Il Seminario, a tal proposito, individua come specifici argomenti di discussione due grandi assi: il sistema delle città e degli  insediamenti, e la struttura delle relazioni logistiche e infrastrutturali.

Sulla prima tematica l’approfondimento riguarderà essenzialmente:

- il ruolo nelle politiche di sviluppo delle metropoli meridionali, intese come poli forti di accumulazione ma al tempo stesso aree delle maggiori diseguaglianze e contraddizioni sociali;
- il sistema di medie città che in parte hanno saputo rispondere meglio alla necessaria riqualificazione, sia fisica che sociale, divenendo punto di riferimento nazionale di particolare interesse (basti pensare a Salerno, Lecce, Matera, Siracusa, ecc.);
- le aree interne, soprattutto quelle appenniniche, che costituiscono ancora la parte più debole del territorio meridionale, ma che vedono una crescente attenzione in termini di politiche e di investimento.

Per quanto attiene la seconda importante tematica da discutere, il Seminario è centrato sulla necessità di creare il sistema delle reti e delle infrastrutture, e l’approfondimento riguarderà:
- il sistema e i servizi logistici quale meccanismo fondamentale per determinare un effettivo miglioramento dell’accessibilità e delle dotazioni del territorio meridionale;
- il sistema ferroviario, che costituisce nelle sue varie componenti l’infrastruttura a servizio dell’integrazione territoriale, sia con l’alta velocità che soprattutto con le ferrovie regionali e locali;
- il sistema dei porti, di cui il Mezzogiorno è particolarmente dotato, e che vede nella riforma Delrio una organizzazione più adeguata ad affrontare la competizione internazionale dei flussi marittimi.
Sempre in campo infrastrutturale, nel Seminario verrà trattato il tema della perequazione infrastrutturale, tema politicamente rilevante nella logica delle iniziative meridionalistiche.

Presiede e coordina il seminario: Manin Carabba, seguono le relazioni introduttive di Giuseppe Roma, Città; Alessandro Bianchi, Reti e infrastrutture; de l sistema di città ne parlano Giovanni Cafiero e Antonio Decaro. Su Le politiche per le aree interne interviene Giovanni Cannata
Sono previsti gli interventi di:
Roberto Gallia, La perequazione territoriale; Renato Mazzoncini*, Il potenziamento delle reti ferroviarie; Pietro Spirito, La riorganizzazione dei sistemi portuali e le “Vie del Mare”; Ennio Forte, La forza della logistica
La conclusioni saranno tratte da Giuseppe Coco, Capo Segreteria Tecnica del Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno e Coordinatore del Nucleo degli Esperti.  (27/06/2017-ITL/ITNET)

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