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IMMIGRAZIONE - EUROPA /CARTA BLU - NECESSARIO PERMESSO COMUNE EUROPEO DI SOGGIORNO E LAVORO PER MAGGIORE ATTRATTIVITA' LAVORATORI QUALIFICAT

(2017-07-27)

  Il Consiglio d'Europa concorda sulla necessità di nuove regole che rendano l'Unione europea maggiormente attraente per i lavoratori migranti  altamente qualificati

Il 26 luglio, il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) ha approvato un mandato per i negoziati su un progetto di direttiva che riguardano le condizioni di ingresso e soggiorno dei lavoratori altamente qualificati provenienti da paesi terzi ( direttiva carta blu). Sulla base di questo mandato, la Presidenza del Consiglio avvierà negoziati con il Parlamento europeo.

"Lo scopo della Carta blu è di attrarre lavoratori altamente qualificati in Europa. Il numero di specialisti e trasformatori economici del mondo sono limitate e la concorrenza per loro è forte. Occorre fare scelte in Europa per rafforzare la nostra competitività e contribuire alla crescita economica" , ha detto Andres Anvelt, ministro degli interni di Estonia, che attualmente ha la presidenza del Consiglio. "Un permesso di soggiorno e di lavoro comune europea che renderà strutture e condizioni più flessibili è necessario se vogliamo competere con la carta verde americana o il sistema a punti canadese", ha aggiunto il Ministro Anvelt.

La riforma della direttiva Carta blu mira a rendere più attraente per i lavoratori altamente qualificati provenienti da paesi terzi  venire a lavorare nella UE. Essa avrà anche lo scopo di migliorare la loro mobilità  in diversi Stati membri. Necessario, dunque, sostituire la direttiva blu  esistente, armonizzando ulteriormente le condizioni di ingresso e soggiorno e il miglioramento della situazione dei lavoratori altamente qualificati:

fornendo criteri di ammissione più inclusivi, anche riducendo la soglia di stipendio che gli stati membri possono determinare per l'ammissione di cittadini di paesi terzi e stabilire che gli Stati membri possano applicare una regola sul salario minimo anche per i neolaureati, riducendo la lunghezza minima del contratto di lavoro a sei mesi;

rendendo le procedure più veloci, in particolare introducendo la possibilità di applicare procedure semplificate per i datori di lavoro;

stabilire che gli Stati membri possano autorizzare i titolari di Carta blu UE ad impegnarsi in parallelo in  attività non salariate o attività professionali diverse dalla loro attività principale;

Agevolare la mobilità intra-UE, anche riducendo il periodo minimo di residenza legale nel primo Stato membro ed estendendo il suo campo d'applicazione agli extracomunitari familiari di cittadini dell'UE e, in alcuni casi, anche ai beneficiari di protezione internazionale

La Commissione europea ha presentato la proposta di una nuova direttiva sulla carta blu nel mese di giugno 2016, come parte degli sforzi dell'UE per sviluppare una politica migratoria globale, anche nel settore della migrazione legale.(27/07/2017-ITL/ITNET)

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