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ECONOMIA ITALIANA - DALL'ISTAT: ECONOMIA IN ACCELERAZIONE SI RAFFORZANO PROSPETTIVA CRESCITA. IN AUMENTO NUMERO OCCUPATI UOMINI MA DONNE PERDONO POSTI
(2017-09-05)
"In un quadro internazionale caratterizzato dalla crescita dell'economia statunitense e dell'area euro, l'economia italiana accelera sostenuta da una crescita diffusa tra i settori produttivi e dall'aumento dell'occupazione. L'indicatore anticipatore mantiene un'intonazione positiva segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita." E' quanto si apprende dalla Nota mensile dell'Istat sull'andamento dell'economia italiana.
Ad agosto l'indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un forte aumento alimentato dal miglioramento di tutte le componenti e dalla diminuzione delle aspettative sulla disoccupazione. L'indice composito del clima di fiducia delle imprese ha evidenziato un aumento anche se i segnali sono eterogenei tra i diversi settori economici.
Il clima di fiducia delle imprese e' aumentato nella manifattura (con un peggioramento dei giudizi sugli ordini, ma un miglioramento delle attese sulla produzione) e nei servizi; nelle costruzioni e nel commercio al dettaglio ha evidenziato un peggioramento. L'indicatore anticipatore, secondo l'Istat, mantiene un'intonazione positiva segnalando un rafforzamento delle prospettive di crescita.
A luglio il numero degli occupati ha continuato a crescere, raggiungendo il livello di 23.063 migliaia di unita' (+0,3% rispetto a giugno, 59 mila individui in piu').Tale aumento e' stato determinato esclusivamente dalla componente maschile (+0,6%, 86 mila unita' in piu') mentre l'occupazione femminile si e' ridotta dello 0,3% (-28 mila unita')". Inoltre "a luglio la crescita dei lavoratori dipendenti (+0,2%, +42 mila unita') ha interessato sia i lavoratori permanenti (+0,2%, +23 mila unita') sia quelli a termine (+0,7%, +19 mila unita'). Anche gli indipendenti sono tornati a crescere (+0,3%, +17 mila unita'). Il tasso di occupazione e' salito al 58% (+0,1%) con un aumento per tutte le classi di eta' a esclusione di quella 35-49 anni per cui rimane stabile". (05/09/2017-ITL/ITNET)
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