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LAVORO - ITALIANI IN FRANCIA - CGIL SOLIDALE CON GIORNATA DI MOBILITAZIONE SINDACATO FRANCESE CGT CONTRO LA RIFORMA MACRON

(2017-09-12)

    Solidarieta' della CGIL al sindacato francese CGT - CGT Confédération Générale du Travail - in occasione della giornata di lotta e mobilitazione in tutta la Francia per protestare contro la riforma del lavoro del presidente Emmanuel Macron.

Un confronto "duro" quello fra i sindacati francesi ed il governo sulla "riforma" del codice del lavoro.

Il governo francese ha presentato il 1° settembre nei dettagli  il progetto di codice destinato a "liberalizzare" il rapporto di lavoro. La nuova legge rende più facile licenziare i lavoratori e permette alle aziende di aggirare contratti collettivi nazionali attraverso la sottoscrizione di accordi commerciali.

Per Emmanuel Macron la legge - così com'è oggi rappresenta un ostacolo per l'economia francese e che si deve a tale legislazione del lavoro "restrittiva"  la causa di un tasso di disoccupazione che sfiora il 10 per cento.

I sindacati, dal canto loro, ritengono, comunque che la nuova disciplina faciliterà i licenziamenti, non creerà posti di lavoro, e comunque, i nuovi  lavoratori saranno precari, e fra questi, in particolare, si conteranno soprattutto i giovani. In sintesi le diseguaglianze aumenteranno. Quanto all'attuale tasso di disoccupazione i sindacati sono convinti che sia una conseguenza delle politiche di crisi e di austerità finanziaria che sono seguite alla crisi.

D'altra parte, fa presente Industriall-union  (l'organizzazione che  rappresenta 50 milioni di lavoratori dei settori minerario, energetico e produttivo di 140 paesi  del mondo) il nuovo codice del lavoro arriva in un contesto di attacchi diffusi contro i diritti sindacali, come è già avvenuto in Bangladesh, Brasile , Argentina , India , Perù, Polonia e Regno Unito .

La nuova legge è principalmente destinata a sostituire la contrattazione collettiva settoriale per gli accordi aziendali che potrebbero essere conclusi senza rappresentanza sindacale nelle piccole imprese, indebolendo così gli standard di lavoro acquisiti a livello nazionale. Accordi aziendali che consentono di stabilire contratti a breve termine e contratti precari.

E per di più - fanno presente i sindacati - il presidente vorrebbe  imporre il nuovo codice del lavoro tramite ordinanze (decreti legge) che dovranno  essere ratificato dal Parlamento, piuttosto che sottomettersi ad un processo democratico che potrebbe ridurre l'impatto della riforma.

Non tutte le cinque confederazioni sindacali francesi sono pienamente d'accordo. Per alcuni esistono anche degli aspetti positivi.  La Confederazione francese democratica del lavoro (CFDT) e Forza Ouvrière (FO) non si oppongono a tutti gli aspetti del nuovo codice del lavoro, avendo la speranza di avere un influsso costruttivo attraverso il dialogo.

Per la Confederazione generale del lavoro (CGT), storicamente la più influente, invece, il nuovo Codice del Lavoro è un attacco senza precedenti contro i diritti dei lavoratori e contro il modello sociale europeo. Di qui la ferma decisione  dello sciopero generale e mobilitazioni di oggi 12 settembre, che vede in prima linea settori chiave del mondo del lavoro, tra cui i trasporti, l'energia e la produzione. (12/09/2017-ITL/ITNET)

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