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DIRITTI DEI CITTADINI - CONFERENZA NAZ. FAMIGLIA - FURLAN(CISL):" INVESTIRE SU FAMIGLIA CON POLITICHE FISCALI DEL LAVORO E WELFARE" - PETILLO(UGL):" WELFARE DI COMUNITA' SI BASA SU VALORIZZAZIONE FAMIGLIA"

(2017-09-28)

“Bisogna investire di più sulla famiglia che, come ha sottolineato oggi il Presidente del Consiglio Gentiloni, ha svolto un ruolo fondamentale, per l’inclusione e la coesione sociale in questi lunghi anni di crisi economica e sociale, supplendo alla carenze dello Stato e dei servizi”. E’ quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, sull’intervento del Premier Gentiloni alla terza conferenza nazionale sulla famiglia. “Purtroppo da tanti anni manca nel nostro paese una strategia complessiva e strutturale di sostegno ai nuclei familiari, come invece hanno fatto con lungimiranza altri paesi europei. Occorrono politiche fiscali, del lavoro e del welfare, con un coinvolgimento concreto del sindacato e dell’ associazionismo familiare.

Da tempo la Cisl sostiene l’introduzione di un nuovo assegno familiare universale, la definizione di livelli essenziali di prestazioni sociali, un piano per le non autosufficienze oltre ad un investimento strutturale nei servizi socio- educativi, riducendo i costi per le famiglie, migliorando il sistema dei congedi sia con riferimento alla paternità sia per l’aumento della copertura retributiva dei congedi parentali. Speriamo che alle parole della politica seguano, dunque i fatti, con un impegno concreto delle istituzioni nazionali e locali per un patto intergenerazionale, di cui ha parlato oggi il Presidente del Consiglio Gentiloni, che valorizzi davvero il ruolo della famiglia, che punti al rafforzamento della rete dei servizi pubblici indispensabile con risorse adeguate per dare una risposta ai bisogni dei lavoratori/trici, pensionati e delle loro famiglie”.   

“La conferenza sulla famiglia è un momento importante che purtroppo non ha avuto il riconoscimento politico e sociale che meritava, inficiata forse anche dalle dimissioni del ministro Costa a metà del lavoro dell’Osservatorio sulla famiglia che supporta con i suoi lavori la conferenza”.Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Ornella Petillo, che oggi partecipa all’evento in corso a Roma.

“Nonostante ciò –prosegue – abbiamo un vantaggio temporale sul prossimo confronto sulla Legge di stabilità e questo ci permette chiedere che si mettano al centro del dibattito le politiche sulla famiglia. Occorre stimolare il dibattito e, soprattutto, l’azione a favore dei nuclei familiari, che l’Ugl ha messo da sempre al centro delle proprie politiche sostenendo battaglie importanti come quella per il quoziente familiare”.

“Bisogna porre rimedio al più presto all’iniquità di una tassazione individuale che non riconosce, se non parzialmente, i carichi familiari. Le conseguenze più evidenti – spiega – di tale distonia sono quelle riconducibili al bonus di ottanta euro, fruito da entrambi i coniugi con reddito immediatamente inferiore alla soglia massima indicata, senza figli o altri familiari a carico, ma non da un nucleo familiare monoreddito, con entrate di poco superiori alla soglia indicata, in cui sono presenti dei figli”.

“Attualmente le politiche per la famiglia sono prive di un quadro strategico coerente e integrato – aggiunge -, gli interventi sono spesso frammentati e rispondono a logiche di tamponamento emergenziale o, peggio ancora, di ‘passerelle occasionali’ che non risolvono i colli di bottiglia della crescita sociale del Paese, come ad esempio la denatalità”.
“Un vero welfare di comunità, invece, si basa sulla valorizzazione della famiglia: trascurare questo concetto – conclude Petillo – vuol dire continuare a pensare e programmare in maniera disomogenea e incoerente rispetto alle vere esigenze del Paese”. (28/09/2017-ITL/ITNET)

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