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LAVORO - EUROPA - ANALISI OCCUPAZIONE CONFERMA LIVELLI RECORD TASSI OCCUPAZIONE E SEGNALI MIGLIORAMENTO PER I GIOVANI

(2017-10-05)

Secondo l'ultima analisi trimestrale dell'occupazione e degli sviluppi sociali in Europa, l'UE conferma il suo solido percorso verso una maggiore occupazione e crescita.

L'occupazione nell'UE continua a crescere a un ritmo costante in quasi tutti gli Stati membri. Rispetto allo stesso periodo del 2016, nel secondo trimestre del 2017 l'occupazione è aumentata dell'1,5 % nell'UE e dell'1,6 % nella zona euro. Rispetto all'anno scorso, nell'UE e nella zona euro si registrano rispettivamente 3,5 e 2,4 milioni di lavoratori in più. Ciò significa che nell'UE 235,4 milioni di persone hanno attualmente un impiego. Si tratta del livello più alto mai registrato. In rapporto al terzo trimestre del 2014 ciò corrisponde a 8 milioni di lavoratori in più nell'UE e a 5,6 milioni di lavoratori in più nella zona euro.

La crescita dell'occupazione nell'UE negli ultimi quattro anni è stata particolarmente positiva per i più giovani. Sebbene il tasso di disoccupazione giovanile nell'UE sia ancora troppo elevato, esso è diminuito in maniera costante e più rapidamente di quello di disoccupazione complessiva. Attualmente si attesta al 16,9 %, un livello inferiore a quello del 2008.

Marianne Thyssen, Commissaria per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha commentato: "I risultati odierni sono incoraggianti. Il numero di lavoratori in Europa non è mai stato così alto e la disoccupazione ha raggiunto il livello più basso degli ultimi nove anni. Rispetto all'anno scorso vi sono inoltre 2,2 milioni di lavoratori in più con contratti a tempo indeterminato. Dobbiamo continuare su questa strada e migliorare le condizioni economiche e sociali per tutti. Grazie al pilastro europeo dei diritti sociali disponiamo della nostra tabella di marcia verso mercati del lavoro equi e funzionanti, adatti al 21° secolo. Auspichiamo che esso venga proclamato congiuntamente dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione al vertice sociale di Göteborg il 17 novembre 2017."

L'analisi trimestrale evidenzia anche che l'economia dell'UE continua la sua espansione in tutti gli Stati membri con una crescita, nello scorso anno, del 2,4 % nell'UE e del 2,3 % nella zona euro. Ciò si è tradotto anche in un miglioramento della situazione finanziaria delle famiglie dell'UE, che godono di un maggiore reddito da lavoro, mentre l'aumento delle prestazioni sociali si è arrestato. Quasi tutti gli Stati membri hanno continuato a registrare un aumento del reddito familiare tra il primo trimestre del 2016 e il primo trimestre del 2017.

La migliore salute di cui gode l'economia dell'UE è dimostrata anche da altri dati sul mercato del lavoro:
dalla metà del 2013 il tasso di disoccupazione nell'UE e nella zona euro ha continuato a diminuire in maniera costante in quasi tutti gli Stati membri. Nell'agosto 2017 è calato al 7,6 % nell'UE e al 9,1 % nella zona euro, una diminuzione annuale di 0,9 punti percentuali in entrambi i casi. Il tasso registrato nell'agosto 2017 è stato il più basso nell'UE dal novembre 2008;
il tasso di disoccupazione di lunga durata, per tre anni in diminuzione, è calato ulteriormente di 0,5 punti percentuali nell'anno che precede il primo trimestre del 2017 e sta diminuendo in quasi tutti gli Stati membri. La percentuale di disoccupazione di lunga durata sul totale della disoccupazione è tuttavia ancora alta, circa il 45 %;
il numero di lavoratori con contratti a tempo indeterminato è aumentato dell'1,4 % nell'anno che precede il primo trimestre del 2017. Si tratta di un aumento di 2,2 milioni di lavoratori, quattro volte superiore all'aumento dei contratti a tempo determinato (500 000, un aumento annuale dell'1,5 %).(05/10/2017-ITL/ITNET)

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