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ITALIANI ALL'ESTERO - L.ELETTORALE - SCIMMI (DIP.ESTERI PSI) : " GIUDIZIO NEGATIVO PER COMMI ITALIANI ALL'ESTERO. INCOMPRESA RATIO ESISTENZA CIRCOSCRIZIONE ESTERO E L'EVOLUZIONE DEI TEMPI"

(2017-10-12)

    Intervenendo in relazione alla  nuova proposta di riforma della legge elettorale nazionale c.d. « Rosatellum 2 » per la parte riguardante la circoscrizione estero, Leonardo Scimmi, Coordinatore Italiani in Europa del PSI, ha stigmatizzato la non adesione  del PSI all'emendamento approvato, giunto in Aula alla Camera, affermando  "il giudizio  non puo’ non essere negativo".
Tale emendamento infatti  risulta introdurre nell’ordinamento un’inaccettabile disparità di trattamento fra i residenti in Italia, che potrebbero candidarsi anche nella circoscrizione esteri, ed i residenti all’estero ai quali invece é interdetta la possibilità di candidarsi nei collegi italiani.

La norma va nella direzione sbagliata – commenta il Coordinatore italiani in Europa del PSI – poiché la ratio del voto nella circoscrizione estera introdotto con Legge n. 459 del 27 dicembre 2001 é quella di dare rappresentanza agli italiani che si trovano fuori dai confini nazionali, poiché portatori di interessi istanze e bisogni peculiari e connessi al loro status di cittadini residenti all’estero.  Come potrebbero essere rappresentati questi interessi istanze e bisogni da un cittadino che risiede nel territorio nazionale ?

" Ovviamente - prosegue Scimmi -  si tratta di un escamotage per utilizzare il collegio estero ad uso e consumo della ripartizione dei seggi all’interno delle coalizioni o partiti. Appare inoltre dubbio come sarà possibile conciliare l’espressione  di preferenze con la possibilità di candidarsi a 3 o 4 mila Km dal collegio di riferimento.
Ma questo - aggiunge - apre forse un altro tema che sarebbe invece dovuto essere preso in considerazione, e vale a dire la eccessiva grandezza del Collegio estero per come oggi é ripartito e la relativa minuscola rappresentanza attribuita ai cittadini all’estero, che sono oramai piu’ di 5 milioni ed aumentano costantemente, soprattutto nella fascia giovanile e post universitaria, la piu’ dinamica del Paese.

Pertanto, afferma Scimmi, posto che di riformare la normativa sugli italiani all’estero e relativa legge elettorale c’é senz’altro bisogno, poniamo l’attenzione sui temi veri quali : a) ripartizione collegio estero b) numero dei parlamentari eletti c) efficacia degli organi rappresentativi quali CGIE e Comites d) coordinamento ed osmosi tra mondo professionale italiano fuori  dall’Italia e l’Italia.

E Scimmi conclude "Purtroppo la norma in oggetto sembra non aver capito né la ratio dell’esistenza della circoscrizione esteri né l’evoluzione dei tempi, degli spostamenti e delle professionalità che l’Italia sta perdendo senza possibilità di recupero ». (12/10/2017-ITL/ITNET)

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