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DONNE E LAVORO - "LA RIPRESA E' DONNA" - PRES. CAMERA BOLDRINI:"ANCORA OGGI SOLO IL 49,1% DELLE DONNE ITALIANE HA UN LAVORO. SIAMO 13,2 PUNTI SOTTO LA MEDIA EUROPEA"

(2017-11-14)

"E’ il terzo anno che svolgiamo questo incontro. Perché il nostro obiettivo è quello di raccogliere le vostre proposte e, naturalmente se condivise, trasformarle in emendamenti in una sede che a me sta molto a cuore: l’Intergruppo delle deputate. L’Intergruppo nasce per creare un forum neutro, dove le deputate di tutti gruppi possono confrontarsi sulla questioni che riguardano le donne:  perché prima di tutto noi siamo donne, e poi siamo anche espressioni di pensiero politico e di visione politica". Così la Presidente della Camera Boldrini intervenendo alla Camera dei deputati all’incontro "La ripresa è donna"

"Questo è un luogo e uno strumento- ha aggiunto-  che ci consente di lavorare insieme." "Lo scorso anno gli emendamenti che sono stati proposti alla Legge di bilancio hanno avuto il bel risultato, grazie al Presidente Boccia, di essere considerati ‘fuori quota’: proprio perché c’era l’unanimità, a sottolineare il carattere trasversale del lavoro dell’Intergruppo".

"Questi incontri li abbiamo chiamati “La ripresa è donna” con sempre maggiore convinzione. Perché le cifre ci dicono che ancora oggi solo il 49,1 per cento delle donne lavora nel nostro Paese. C’è un miglioramento, certo, che noi accogliamo con favore: una crescita dello 0,6% rispetto al giugno 2016. Ma siamo ancora 13,2 punti in percentuale sotto la media europea. Penultimi, seguiti solo dalla Grecia.

Il divario di genere si fa sentire nell’accesso al lavoro, nelle retribuzioni, a parità di mansioni, nelle pensioni, nel sovraccarico di lavoro domestico sulle spalle di donne, nella qualità degli incarichi di lavoro, nonostante il fatto che le donne siano più istruite degli uomini.

Nel suo ultimo rapporto Unioncamere ci dà dati positivi - ha concluso Boldrini - che noi siamo contenti di ricordare qui: le imprese “femminili” crescono tra il 2010 e il 2015 di 35mila unità. Un bel dato, dietro al quale, come sappiamo, c’è tanta fatica e tanto sacrificio, anche per conciliare queste attività con il lavoro domestico e gli impegni familiari. Perché ancora oggi questa parte di vita si considera una prerogativa femminile, essenzialmente a carico delle donne. E questo ci pone davanti a un problema culturale grande: noi dobbiamo coinvolgere di più gli uomini anche nella suddivisione delle responsabilità familiari, perché si è in due a fare un progetto di vita." (14/11/2017-ITL/ITNET)

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