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LAVORO - PROFESSIONI - CHIUSA MANIFESTAZIONE SULL'EQUO COMPENSO : "UN DIRITTO" E NASCE "PROFESSIONISTI PER L'ITALIA"

(2017-12-01)

  Conclusa con successo ieri a Roma la manifestazione “L’equo compenso è un diritto”, organizzata da Comitato Unitario delle Professioni e dalla Rete delle Professioni Tecniche. Migliaia di professionisti provenienti da tutta Italia per far sentire il proprio sostegno ad una battaglia di legalità: l’inserimento nell’ordinamento dello Stato di una tutela sull’equa remunerazione della prestazione professionale.
Quattro i dibattiti: “Il futuro delle professioni”, “Le professioni per il Paese”, “L’equo compenso e i rapporti con la P.a.” e “La politica e le professioni”.

All’indomani della presa di posizione contraria dell’Antitrust *** sulla misura e nel giorno in cui il Parlamento vota la fiducia al Decreto fiscale, contenente il principio dell’equo compenso, dunque, è stato il momento per tutte le rappresentanze delle professioni di un confronto sull’importante risultato che si intravede all’orizzonte e per presentarsi alla politica con una sola voce.

Ed a chiusura della manifestazione, a cui hanno preso parte migliaia di professionisti da tutta Italia  convinti che il via libera alla norma sia solo il punto di inizio e non di arrivo per cui sarà necessario vigilare sulla concreta attuazione della legge, è nata “Professionisti per l’Italia”  l’alleanza che il Comitato e la Rete hanno presentato nel corso della manifestazione al teatro Brancaccio.

L’Alleanza nasce per valorizzare un asset strategico quali sono le professioni in termini di cultura, competenze, garanzie di legalità e tutela dei diritti dei cittadini.
“Insieme per il futuro del nostro Paese” è il motto che ne ispirerà l’azione al fine di rappresentare unitariamente esigenze, sensibilità e aspettative della platea degli iscritti. Con il chiaro impegno a tutelare il futuro dei giovani professionisti italiani, ai quali va garantita innanzitutto una prospettiva di vita.
L’Alleanza fra le due rappresentanze degli Ordini e dei Collegi, aperta anche ad altre organizzazioni del mondo professionale, è stata presentata in contemporanea all’approvazione definitiva, alla Camera dei Deputati, del decreto con le disposizioni in materia finanziaria contente anche la “tutela” da tempo richiesta a gran voce dalle professioni.

“L'equo compenso”, ha dichiarato Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario delle Professioni e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro “è il riconoscimento del valore sociale ed economico della prestazione professionale: la nostra è una battaglia di legalità e di rivendicazione del diritto costituzionale che prevede il lavoro per tutti e il diritto a un'esistenza dignitosa”.

L’approvazione odierna della norma, ha aggiunto, “è la dimostrazione che quando le professioni sono unite, e vanno al di là dei personalismi, riescono a raggiungere grandi risultati”. “L'equo compenso è un punto di partenza”, ha aggiunto Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni tecniche e Presidente del Consiglio nazione dell’Ordine degli Ingegneri. “Le professioni devono ripartire e credere ancora di più in loro stesse, in 2 milioni e 300 mila vogliono vedere valorizzate le proprie competenze e diritti. Dopo questo successo, da oggi riparte la voglia delle professioni di stare insieme e di essere punto di riferimento per la politica. Potevamo essere divisi anche oggi, ma siamo riusciti a tenere la barra dritta ed essere qui. Da oggi parte un nuovo modo di fare professione ma anche di fare rappresentanza''

Ieri a Roma. oltre ai diversi rappresentanti di categoria, ad intervenire al confronto per unirsi alla voce di CUP e RPT, tra gli altri, erano stati: Federica Chiavaroli, Sottosegretario Ministero della Giustizia; Francesco Boccia, Presidente Commissione Bilancio Camera dei Deputati; Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro Camera; Luigi Di Maio, Vicepresidente della Camera dei deputati; Simone Baldelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati; Massimiliano Fedriga, Capo Gruppo alla Camera dei Deputati della Lega Nord; Vincenzo Garofalo, Parlamentare Ap; Mariastella Gelmini, Parlamentare Forza Italia; Chiara Gribaudo, Parlamentare Pd; Luca Jahier, Presidente Gruppo III del CESE; Angelo Lalli, docente diritto amministrativo presso Università La Sapienza; Antonio Longo, Movimento difesa del cittadino; Andrea Mandelli, Parlamentare Forza Italia; Stefano Parisi, Portavoce Energie per l’Italia; Gessica Rostellato, Parlamentare Pd; Maurizio Sacconi, Presidente Commissione Lavoro Senato; Walter Rizzetto, Vicepresidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Enza Bruno Bossio,Titti Di Salvo e Anna Giacobbe, Parlamentari del PD.

All'evento non sono mancate le Associazioni di Giovani Professionisti italiani ( consulenti del lavoro, ingegneri, architetti, geometri, avvocati, medici, notai e periti industriali) per ribadire il loro profondo dissenso nei confronti di quanto espresso negli ultimi giorni dall'Antitrust relativamente al tema dell'equo compenso.

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L' Antitrust si è pronunciata contro le tariffe professionali fisse e minime, introdotte al Senato con il Decreto fiscale in discussione attualmente alla Camera, perché violano i principi concorrenziali.

Il Garante della Concorrenza e del Mercato, in una segnalazione ai presidenti del Senato e della Camera dei Deputati ed al presidente del Consiglio, denuncia che l'equo compenso "in quanto idoneo a reintrodurre un sistema di tariffe minime, paraltro esteso all'intero settore dei servizi professionali, non risponde ai principi di proporzionalità concorrenziale". Si pone, quindi, in una situazione di "stridente controtendenza con i processi di liberalizzazione che hanno interessato anche le professioni regolamentate"...(01/12/2017-ITL/ITNET)

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