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FORMAZIONE ITALIANI NEL MONDO - EUROPA - JUNCKER (COMMISSIONE UE): "GARANTIRE ACCESSO COMPETENZE CHIAVE E DIGITALI PERCHE' OGNUNO SIA IN GRADO DI ADATTARSI AI CAMBIAMENTI E TRARNE VANTAGGIO" (Ia PARTE)

(2018-01-18)

  Nel marzo 2017 i leader europei si sono impegnati a a realizzare "un'Unione in cui i giovani ricevano l'istruzione e la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro in tutto il continente".
La Commissione europea a sua volta ritiene che l'istruzione e la cultura possano essere una parte importante della soluzione per affrontare le sfide dell'invecchiamento della forza lavoro, della digitalizzazione continua, del futuro fabbisogno di competenze, della necessità di promuovere il pensiero critico e l'alfabetizzazione mediatica in un'epoca in cui i "fatti alternativi" e la disinformazione possono proliferare online, come pure dell'esigenza di promuovere un maggiore senso di appartenenza di fronte a populismo e xenofobia.

Nel 2010 l'Unione europea si era prefissata due obiettivi in materia di istruzione nell'ambito della strategia Europa 2020 progressi concreti. L'abbandono scolastico è passato dal 13,9% del 2010 al 10,7% del 2016; l'obiettivo è raggiungere il 10% entro il 2020. Il tasso di istruzione terziaria è passato dal 34% del 2010 al 39,1% del 2016; l'obiettivo è raggiungere il 40% entro il 2020. La Commissione ritiene che sia giunto il momento di sviluppare queste basi ed essere molto più ambiziosi.

Uno spazio europeo dell'istruzione dovrebbe comprendere alcuni elementi:

Rendere la mobilità una realtà per tutti, capitalizzando sulle esperienze positive del programma Erasmus+ e del corpo europeo di solidarietà ed ampliando la partecipazione ai due programmi, oltre che mediante la creazione di una Carta europea dello studente per offrire un modo nuovo e facile di conservare informazioni sul curriculum accademico.

Riconoscere reciprocamente i diplomi con l'avvio di un nuovo "processo della Sorbona", che sviluppi il "processo di Bologna", al fine di preparare il terreno per il riconoscimento reciproco dei diplomi di istruzione superiore e di conclusione degli studi.

Incrementare la collaborazione sull'elaborazione dei programmi scolastici e dei piani di studi, formulando una serie di raccomandazioni per garantire che i sistemi d'istruzione impartiscano tutte le conoscenze, le capacità e le competenze considerate fondamentali nel mondo di oggi.

Migliorare l'apprendimento delle lingue, fissando un nuovo parametro di riferimento in base al quale entro il 2025 tutti i giovani europei che completano l'istruzione secondaria superiore dovrebbero avere una buona conoscenza di due lingue straniere oltre alla propria lingua madre (o alle proprie lingue madri).

Promuovere l'apprendimento permanente, mirando alla convergenza e aumentando la quota di persone che partecipano ad attività di apprendimento lungo tutto l'arco della vita, con l'obiettivo di raggiungere il 25% entro il 2025.

Integrare l'innovazione e le competenze digitali nell'istruzione, promuovendo corsi di formazione innovativi e digitali e preparando un nuovo piano d'azione per l'istruzione digitale.

Sostenere gli insegnanti, moltiplicando il numero di insegnanti che partecipano al programma Erasmus+ e alla rete eTwinning e offrendo orientamenti strategici sullo sviluppo professionale di insegnanti e dirigenti scolastici.

Creare una rete di università europee cosicché possano collaborare fattivamente a livello transfrontaliero e sostenere l'istituzione di una scuola di governance europea e transnazionale.

Investire nell'istruzione servendosi del semestre europeo per sostenere le riforme strutturali volte a migliorare la politica dell'istruzione, facendo ricorso ai fondi e agli strumenti di investimento dell'UE per finanziare l'istruzione e definendo un parametro di riferimento per cui gli Stati membri investano il 5% del PIL nell'istruzione.

Salvaguardare il patrimonio culturale e promuovere un senso di identità e cultura europee, sviluppando – anche grazie allo slancio dell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018 – un'agenda europea per la cultura e redigendo una raccomandazione del Consiglio sui valori comuni, sull'istruzione inclusiva e sulla dimensione europea dell'insegnamento.

Rafforzare la dimensione europea di Euronews, creato nel 1993 da un gruppo di emittenti pubbliche europee, con l'ambizione di disporre di un canale europeo che offra accesso a informazioni indipendenti di elevata qualità con una prospettiva paneuropea.

In realtà la Commissione Europea non è stata a guardare: negli ultimi dieci anni ha sviluppato una serie di strumenti, anche se non vincolanti per aiutare gli Stati membri nell'elaborazione di strategie nazionali in materia di istruzione. Ed a partire dal 2000 gli Stati membri collaborano nell'ambito del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione, che fissa obiettivi e parametri di riferimento comuni.

Per guidare questa riforma e stimolare il dibattito in un contesto in cui l'Europa guarda al suo futuro, nel discorso sullo stato dell'Unione del 13 settembre 2017 il Presidente Juncker ha proposto una tabella di marcia per un'Unione più unita, più forte e più democratica. La riunione di Göteborg del 17 novembre 2017 ha pertanto offerto ai leader l'occasione di discutere il rafforzamento dell'identità europea grazie all'istruzione e alla cultura  e sulla base della proposte presentate dalla Commissione:

Delivering on this vision must be a common endeavour. It will mean working together towards a shared agenda, in full respect of subsidiary.
At the heart of this shared agenda is the idea to work jointly towards a European Education Area based on trust, mutual recognition, cooperation and exchange of best practices, mobility and growth, to be established by 2025, including via:
? making learning mobility a reality for all;
? removing obstacles to the recognition of qualifications, both at the level of schools and higher education;
? modernising the development of curricula;
? boosting language learning;
? creating world-class European universities that can work seamlessly together across borders;
? improving education, training and lifelong learning;
? driving innovation in education in the digital era;
? giving more support to teachers;
? and preserving cultural heritage and fostering a sense of a European identity and culture.

Investing in people does not come for free. For this ambitious shared agenda to be credible, the European Union will have to engage in commensurate people-based investment.
Supporting young people to gain experience in another Member State will require substantial funding. The political ambition would need to be aligned with the means to act and will therefore need to be reflected in the future discussions on EU finances....

Dando seguito  al vertice di Göteborg, la Commissione europea ha adottato il 17 gennaio nuove iniziative per migliorare le competenze chiave e le competenze digitali dei cittadini europei, per promuovere valori comuni e la conoscenza del funzionamento dell'Unione europea nelle scuole.

Le nuove proposte mirano a ridurre le disuguaglianze socioeconomiche, con l'accesso alle competenze chiave ed alle competenze digitali  sostenendo nel contempo la competitività, al fine di costruire un'Europa più unita, più forte e più democratica.

Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "Le iniziative odierne mirano a fornire alle persone gli strumenti affinché possano vivere pienamente e per costruire economie e società caratterizzate da equità e resilienza. Dobbiamo garantire che l'istruzione porti frutti a tutti nell'intera Europa e che ognuno sia in grado di adattarsi ai cambiamenti e trarne vantaggio: si tratta di un aspetto di importanza vitale per la crescita sostenibile e la competitività dell'Europa e lo sarà sempre più in futuro. Siamo pronti a sostenere gli Stati membri e collaborare con loro affinché tutto ciò diventi realtà."

Tibor Navracsics, Commissario per l'Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, ha dichiarato: "I sistemi di istruzione e formazione europei devono trasmettere a persone provenienti dai contesti più diversi le competenze giuste per progredire e prosperare nella vita professionale, ma anche per metterle in grado di svolgere attivamente il proprio ruolo di cittadini attivi. Dobbiamo saper convogliare il potenziale dell'istruzione per promuovere la coesione sociale e il senso di appartenenza. A tal fine dobbiamo partire dai nostri valori comuni e garantire che l'istruzione permetta agli studenti di vivere l'identità europea in tutta la sua diversità e di conoscere meglio l'Europa, gli altri paesi europei e sé stessi."

Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali, ha dichiarato: "L'era digitale sta permeando tutti gli aspetti delle nostre vite: la necessità di fare attenzione alla trasformazione digitale non si limita a coloro che lavorano nelle tecnologie dell'informazione. La carenza di competenze digitali è un fenomeno reale. Mentre il 90% dei lavori del futuro richiedono determinate competenze in campo digitale, il 44% degli europei non possiede neanche le abilità di base. Il piano d'azione per l'istruzione digitale che proponiamo oggi aiuterà gli europei, gli istituti e i sistemi di istruzione a prepararsi meglio a vivere e lavorare in società sempre più digitali."

Le nuove proposte saranno anche discusse al primo Vertice europeo dell'istruzione che il commissario Navracsics ospiterà il 25 gennaio a Bruxelles, dedicato al tema "Porre le basi dello spazio europeo dell'istruzione - Per un'istruzione innovativa, inclusiva e basata sui valori".

Le tre iniziative proposte dalla Commissione sono:

1. Una raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente: prendendo le mosse dalla raccomandazione relativa alle competenze chiave adottata nel 2006, la nuova proposta contiene aggiornamenti importanti che riflettono la rapida evoluzione verificatasi nel frattempo nell'insegnamento e nell'apprendimento. Essa mira a un migliore sviluppo delle competenze chiave delle persone di qualsiasi età durante tutto l'arco della vita e a fornire orientamento agli Stati membri su come pervenire allo scopo. Si sottolinea in particolare la promozione dello spirito imprenditoriale e della mentalità orientata all'innovazione, al fine di liberare il potenziale personale, la creatività e lo spirito di iniziativa. La Commissione raccomanda inoltre misure volte a promuovere le competenze in scienze, tecnologie, ingegneria e matematica (gli ambiti STEM) e a motivare un maggior numero di giovani a intraprendere carriere in tali ambiti. Le proposte avanzate oggi rientrano nella risposta all'esigenza di migliorare urgentemente i sistemi di istruzione europei per far fronte alle numerose sfide rivelate dalla più recente indagine PISA. Più in generale, le misure aiuteranno gli Stati membri a preparare meglio i discenti ai cambiamenti dei mercati del lavoro e alla cittadinanza attiva in società globali più differenziate, mobili e digitali.

2. Un piano d'azione per l'istruzione digitale che delinea in quali modi l'UE può aiutare cittadini, istituti e sistemi di istruzione a prepararsi meglio a vivere e lavorare in un'era di rapidi cambiamenti digitali mediante:

un migliore impiego delle tecnologie digitali per l'insegnamento e l'apprendimento;

lo sviluppo delle competenze e delle abilità digitali necessarie per vivere e lavorare in un'era di trasformazioni digitali e

il miglioramento dell'istruzione mediante una previsione e un'analisi dei dati più attente.

Le iniziative comprendono il sostegno alle scuole con connessioni a banda larga ad alta velocità, lo sviluppo di un nuovo strumento di autovalutazione per le scuole in relazione all'uso della tecnologia per l'insegnamento e l'apprendimento (SELFIE) e una campagna di sensibilizzazione alla sicurezza online, all'alfabetizzazione mediatica e all'igiene cibernetica.

3. Una raccomandazione del Consiglio sui valori comuni, l'istruzione inclusiva e la dimensione europea dell'insegnamento: tale iniziativa propone modi in cui l'istruzione può aiutare i giovani a comprendere l'importanza dei valori comuni sanciti dall'articolo 2 del trattato sull'Unione europea e a farli propri. Gli obiettivi perseguiti sono rafforzare la coesione sociale e contribuire a contrastare l'avanzata del populismo, della xenofobia, del nazionalismo fonte di divisioni e della diffusione di notizie false. Tale proposta potenzia inoltre l'istruzione inclusiva per promuovere l'istruzione di qualità per tutti gli studenti insieme alla dimensione europea dell'insegnamento, in modo che a scuola si possano conoscere anche il patrimonio comune e la diversità dell'Europa, oltre a comprendere il funzionamento dell'UE. A sostegno di tali obiettivi la Commissione adotterà misure per aumentare gli scambi virtuali tra le scuole, in particolare tramite la riuscita rete e-Twinning, e per stimolare la mobilità nell'ambito del programma Erasmus+.(18/01/2018-ITL/ITNET)

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