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LAVORO - INFORTUNI - CGIA DI MESTRE : A VENEZIA MORTI SUL LAVORO IN AUMENTO (17 NEL 2017= +2 RISPETTO ANNO PRECEDENTE) IN CALO GLI INFORTUNI

(2018-01-25)

Ancorchè provvisori, dalla CGIA di Mestre segnalano che nel 2017 gli incidenti mortali nei luoghi di lavoro avvenuti in provincia di Venezia sono stati 17 (+ 2 rispetto al 2016). Gli infortuni, invece, sono diminuiti dell’1,5 per cento: nel 2016 ne sono stati denunciati 12.400, l’anno scorso, invece, 12.208 (-192 in valore assoluto).

“Anche alla luce dell’ennesima tragedia che ha coinvolto un operaio di Quarto d’Altino, un paese civile e moderno – dichiara il Presidente della CGIA Roberto Bottan – non può accettare le morti sul lavoro e questo numero così elevato di infortunati. Tali sciagure vanno combattute con maggiore determinazione, puntando sulla prevenzione e il contrasto a chi costringe moltissime attività, penso al caso dei subappalti, a operare in condizioni di poca sicurezza”.

Su base annua, il quadro statistico degli infortuni è comunque in miglioramento. Tra il 2016 e il 2017, infatti, in provincia di Venezia c’è stata una forte riduzione degli incidenti soprattutto nell’agricoltura (-11,8 per cento) e nell’artigianato (-7,6
per cento).

“La posizione delle piccole aziende - prosegue Bottan - è molto chiara: la sicurezza e la salubrità nei luoghi di lavoro è un valore irrinunciabile che va perseguito ogni giorno. Gli artigiani lo sanno benissimo, visto che lavorano fianco a fianco con i
propri dipendenti. Tuttavia, vanno assolutamente eliminate le procedure puramente formali che non aiutano nessuno”.
Ufficio Studi CGIa – Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre – CGIa Via Torre Belfredo 81/e – 30174 Venezia-Mestre – www.cgiamestre.com

La sicurezza, infatti, non può essere fatta solo di documenti, timbri e burocrazia. La sicurezza va perseguita quotidianamente all’interno delle aziende e nei cantieri di lavoro attraverso l’informazione, l’addestramento e il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che vi operano e, ovviamente, anche con l’attività ispettiva degli organi competenti (Spisal, Inail, Vigili del fuoco, etc.)

“Qualcuno potrebbe interpretare la richiesta di diminuire la mole di adempimenti burocratici – conclude Bottan - come una riduzione dei livelli di sicurezza, ma non è così. Basterebbe, da parte del legislatore, incentivare maggiormente gli interventi di sostanza e limitare al minimo, invece, le pure formalità burocratiche che ancora adesso sono numerosissime”.(25/01/2018- ITL/ITNET)

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