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UNIVERSITA' ITALIANE NEL MONDO - GLOBAL SEED VALT - SEMI BANCA GERMOPLASMA UNIVERSITA' DI PAVIA DEPOSITATI AL SICURO SOTTO PERMAFROST CIRCOLO POLARE ARTICO

(2018-02-26)

  In Norvegia a Longyearbyen sulle isole Svalbard, non molto lontano dal Polo Nord (dove fece tappa anche Umberto Nobile con il suo NORGE quando nel 1926 voleva conquistare dal cielo il primato di raggiungere per primo il Polo Nord) una rappresentanza dell’Università di Pavia, guidata dal professor Graziano Rossi responsabile della Banca del Germoplasma Vegetale presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’ambiente è stata invitata a depositare simbolicamente semi in un cilindro, in occasione delle celebrazioni per i 10 anni della Banca semi più famosa del mondo, la Global Seed Vault.

Si tratta di una sorta di Arca di Noè mondiale, costruita in zona smilitarizzata (con trattato internazionale dagli anni '20), sotto ai ghiacci perenni (permafrost) per consentire ai semi raccolti di rimanere a lungo vitali. Qui sono raccolte scorte di semi  di interesse agronomico (riso, mais, fagioli....) da tutto il mondo, al sicuro da guerre nucleari e utili in caso di rischio per la sicurezza alimentare del pianeta.

Questa cerimonia è in programma oggi alla presenza dei rappresentanti del Governo Norvegese, finanziatore  dell'opera.

L'Università di Pavia è stata invitata in quanto è a tutt'oggi l'unica istituzione italiana che collabora con questa grande iniziativa, inviando semi alla Global Seed Vault fin dal 2011.

Come dono simbolico alle Svalbard saranno inseriti nel cilindro alla cerimonia ufficiale semi di tre "specialità pavesi": un mais tradizionale locale detto "mais otto file" , la cipolla rossa precoce di Breme e un progenitore selvatico (Crop Wild Relative) del nostro grano, Aegilops geniculata, che vive spontaneo nelle basse colline dell'Oltrepò.

In seguito poi saranno inviati duplicati delle collezioni ospitate presso la Banca del Germoplasma Vegetale di Unipv: mais, zucca, fagiolo, fagiolino, anguria, melone, cipolla, grano saraceno, segale, melo, cavolo, orzo e loro parenti selvatici se italiani.

Per informazioni e approfondimenti: Rossi Graziano <graziano.rossi@unipv.it>. (26/02/2018-ITL/ITNET)




ACCORDO PER LA CREAZIONE DEL PARCO NAZIONALE TRANSFRONTALIERO ITALIA-SVIZZERA
25/02/2018 - 16:33
ACCORDO PER LA CREAZIONE DEL PARCO NAZIONALE TRANSFRONTALIERO ITALIA-SVIZZERA
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ROMA\ aise\ - Il Consiglio Federale Elvetico ha approvato l’accordo sulla creazione del parco transfrontaliero tra Locarnese e Piemonte. La votazione della popolazione dei comuni interessati si dovrà tenere entro quest’anno.
Il nuovo Parco nazionale tra Italia e Svizzera dovrebbe avere una superficie totale di 218 km quadrati, con una zona centrale di 61 km quadrati.
Con una nota ufficiale diramata nei giorni scorsi, il Consiglio federale ha ricordato che il territorio del progetto comprende dal punto di vista dello spazio naturale e culturale anche la Valle dei Bagni, sita in territorio italiano. Una parte del progetto si troverebbe quindi in Italia, da qui la necessità di disporre di un accordo internazionale che disciplini la futura collaborazione transfrontaliera.
Più formalmente, l'esecutivo svizzero ha anche adottato una revisione dell'Ordinanza sui parchi (OPar) che getta le basi giuridiche per la creazione di parchi nazionali transfrontalieri. (aise)

ANTIMAFIA: NUOVA STRUTTURA BINAZIONALE TORINO - AUVERGNE RHÔNE ALPES
26/02/2018 - 11:13
ANTIMAFIA: NUOVA STRUTTURA BINAZIONALE TORINO - AUVERGNE RHÔNE ALPES
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TORINO\ aise\ - Accertamenti antimafia sugli appalti italiani e francesi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Questo l’obiettivo della struttura binazionale costituita dalla prefettura di Torino e da quella della regione Auvergne Rhône Alpes.
Si sono incontrati la scorsa settimana a Modane il prefetto della regione Auvergne Rhône Alpes con sede a Lione, Stéphan Bouillon, e il prefetto di Torino, Renato Saccone.
Nel corso della riunione sono state definite le modalità per il funzionamento del nuovo organismo che, per la prima volta in Europa, applicherà la normativa antimafia a livello transnazionale.
Una procedura a tutela e garanzia della legalità degli appalti su entrambi i lati delle Alpi, già concordata dai governi di Italia e Francia nel 2016 con il Protocollo Addizionale.
I due prefetti lavorano in parallelo, condividendo le informazioni, con il supporto delle rispettive forze di polizia che possono svolgere controlli e sopralluoghi congiunti nelle aree di cantiere. Le verifiche, come già avviene nei cantieri italiani dell’opera, vengono svolte non solo sulle aziende appaltatrici, ma su tutta la filiera dei sub appalti.
Le imprese che risultano avere tutte le carte in regola, vengono inserite in una “White list” transnazionale relativa alla Torino-Lione, una sorta di anagrafe degli esecutori che possono lavorare nei cantieri. L’iscrizione ha una validità di 12 mesi, rinnovabile a fronte di nuove verifiche.
Hanno preso parte all’incontro anche il direttore generale di TELT, Mario Virano, promotore pubblico incaricato di realizzare l’opera, il commissario di governo, Paolo Foietta e il presidente della CIG Torino-Lione, Louis Besson. (aise)

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