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LAVORO - ITALIANI ALL'ESTERO - IN SVIZZERA - CONFERENZA UNIA SUI DIRITTI DEI LAVORATORI ASSISTENTI DOMICILIARI ANZIANI PER UNA MIGLIORE TUTELA A LIVELLO FEDERALE

(2018-02-26)

  Si è tenuto a Berna un incontro promosso dal Sindacato  UNIALDFI  aderente all'UNIA al quale hanno preso parte sindacalisti e lavoratori  giunti da tutta la Svizzera.
I partecipanti hanno  sostenuto la necessità che i lavoratori impiegati nelle abitazioni private per la cura degli anziani siano protetti dalla legge sul lavoro, e vengano prese misure efficaci contro le organizzazioni di reclutamento che non riconoscono i diritti di questi lavoratori.  Un tipo di lavoro hanno fatto presente gli intervenuti che è poco riconosciuto.

Il dipendente ha la responsabilità degli anziani 24 ore su 24 fornendo assistenza e facendo in modo che gli anziani siano  trattati con dignità, consentendo loro la possibilità di continuare a vivere nel loro ambiente abituale, invece di essere dolorosamente separati dalle loro famiglie. Un lavoro prezioso, ma  ancora spesso troppo poco riconosciuto.
I contratti tipo di lavoro, infatti, non sono sufficienti

Il Consiglio federale aveva, quindi, deciso nel giugno dello scorso anno di regolamentare questo settore, che impiega tra le 10 000 ed le  30 000 persone attraverso contratti di lavoro standard (CTT). A tal fine, hanno chiesto  alle autorità cantonali di proporre un modello diverso in quanto del tutto inadeguato. Con il modello TTC, i Cantoni sono tenuti ad attuare efficacemente le disposizioni proposte dalla Confederazione. Inoltre, con un contratto di lavoro individuale possono derogare.
Quindi i sindacalisti chiedono di  definire meglio l'attuazione del diritto del lavoro a quanti sono impegnati nelle abitazioni private perchè : l'Assistenza 24 ore su 24 agli anziani o disabili è un lavoro come un altro. I dipendenti hanno diritto alla stessa protezione degli  altri dipendenti.

È inaccettabile che il lavoro in questo settore tipicamente femminile sia a scapito delle donne, spesso migranti. Questa -
affermano - è ancora una volta una inaccettabile discriminazione basata sul sesso. Se, tuttavia, la protezione di queste donne si basa solo su un contratto del Cantone (CTT), la Svizzera non rispetta i suoi obblighi internazionali ai sensi della Convenzione 189 dell'OIL sul "lavoro dignitoso per i lavoratori domestici "che è stato ratificato dalla Svizzera.
E le aziende disoneste possono approfittare di questa scappatoia per sfruttare i dipendenti e massimizzare i loro profitti.
Questo è il motivo per cui i delegati chiedono al Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati di sostenere ogni  intervento politico per garantire il lavoro di assistenza in case private in ossequio al diritto del lavoro!

Infine , hanno anche chiesto alla Confederazione di sostenere con le risorse necessarie una efficace lotta contro le organizzazioni di reclutamento che sfruttano i lavoratori del settore. (26/02/2018-ITL/ITNET)

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