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IMMIGRAZIONE - RIFUGIATI - CENTRO ASTALLI PRESENTA RAPPORTO 2018: 62.067 RIFUGIATI IN ITALIA
(2018-04-09)
Centro Astalli: oggi la presentazione del Rapporto 2018 versione testuale Roma - Una fotografia sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2017 si sono rivolti al Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che l’Associazione gestisce. Questo in sintesi il rapporto 2018 del Centro Astalli presentato questa mattina a Roma.
Nel 2017 sono arrivati in Italia 62.067 rifugiati e richiedenti asilo in meno rispetto all’anno precedente: 119.369 contro i 181.436 del 2017. Ma l’obiettivo di un sistema di accoglienza unico e con standard uniformi è ancora lontano, anzi aumentano le difficoltà di accesso alla protezione per chi chiede aiuto. E’ quanto si legge nel Rapporto Annuale 2018 del Centro Astalli
Nel documento il bilancio di un anno di servizio del centro voluto dai gesuiti. Nel 2017 sono stati 30 mila le persone assistite in otto centri Astalli presenti in Italia: Roma, Palermo, Catania, Trento, Vicenza, Napoli, Milano, Padova, con 687 volontari. Circa 60mila i pasti distribuiti e oltre un migliaio le persone accolte nei centri d’accoglienza, di cui a Roma 255 nei centri Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e Rifugiati) e 161 nelle comunità di ospitalità.
Tra le attività due progetti nelle scuole, “Finestre” e “Incontri”, che hanno coinvolto 28.335 studenti (il 7% in più rispetto all’anno precedente) in circa 200 istituti scolastici in Italia, dove è stata restituita la parola ai rifugiati stessi che “sempre più raramente vengono ascoltati”. Il Rapporto annuale 2018 descrive il Centro Astalli come una realtà che, grazie agli oltre 600 volontari, si adegua e si adatta ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che fa “ancora fatica a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, cerca di giungere in Italia in cerca di protezione. Ad arricchire la pubblicazione di quest’anno un inserto fotografico dedicato alle opere di street art che stanno cambiando il volto delle nostre città. Opere pittoriche in cui le migrazioni diventano protagoniste di un racconto nuovo, fatto insieme e che trasforma i muri in ponti di dialogo e incontro. A chiudere il Rapporto il testo integrale del colloquio sulle migrazioni tra il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano e Ferruccio De Bortoli , in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato" spiega un esponente del gruppo. (09/04/2018-ITL/ITNET)
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