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LAVORO - CENTRI PER L'IMPIEGO - DALLE ACLI PROPOSTA PER COMPLETARE LA RIFORMA DEI CENTRI PER L’IMPIEGO - SE NE PARLERA' ALL'INCONTRO NAZIONALE DI TRIESTE

(2018-09-08)

La necessità di una riflessione sullo stato attuale dei servizi per il lavoro in Italia è sempre più evidente alla luce del rapido cambiamento tecnologico degli ultimi anni, che vede crescere le difficoltà a colmare lo skill mismatch tra le competenze richieste dai datori di lavoro e quelle effettivamente possedute dai lavoratori. Allo stato attuale, infatti, spiegano le ACLI in una nota che anticipa l'intervento sul tema che si terrà nei prossimi al Seminario nazionale di studi a Trieste (13-15 settembre) https://www.acli.it/category/incontro-nazionale-di-studi/ - i Centri per l’Impiego non sembrano avere gli strumenti adatti a fronteggiare le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione, in cui appare necessario un innalzamento della qualità dei servizi di inserimento lavorativo. Al contrario, gli operatori privati, come le Agenzie del Lavoro e gli altri soggetti privati accreditati, contribuiscono in molte regioni a garantire i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP), cioè tutti quei servizi essenziali per un cittadino affinché sia messo nelle condizioni ottimali per esercitare il suo diritto alla ricerca di un lavoro dignitoso.

Ad oggi, il Governo ha già previsto una misura destinata a migliorare l’operatività delle strutture pubbliche: nella legge di conversione del c.d. “Decreto dignità” (L. 96/2018), è stata inserita una norma che prevede, per il triennio 2019-2021, la destinazione di una quota delle facoltà assunzionali delle Regioni al rafforzamento degli organici dei Centri per l’Impiego. Quello che ci preoccupa - affermano le ACLI -  è che la riforma rischia di non produrre gli effetti desiderati visto che le criticità di queste strutture pubbliche non derivano solamente dalla mancanza di personale.

Prima di tutto sono necessari degli investimenti per informatizzare i Centri, rendendoli interconnessi con altre banche dati. In seconda battuta è giusto che vi siano nuove assunzioni ma accanto a queste va programmata una formazione del personale che sia sempre più specializzata, abbandonando l’idea di un Centro per l’impiego come luogo in cui sbrigare solamente oneri burocratici. La terza e fondamentale linea strategica è quella di creare delle connessioni con gli operatori privati accreditati per la formazione professionale e i servizi per il lavoro, nonché con le imprese del territorio in modo che i Centri per l’impiego forniscano servizi specialistici di accompagnamento nel mercato del lavoro e supporto nei periodi di disoccupazione e si pongano davvero come fulcro fondamentale nella vita lavorativa di un cittadino. (08/09/2018-ITL/ITNET)

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