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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - 70° COSTITUZIONE - PICCININI (PRES.INCA): "PROFONDA RIFLESSIONE SU DISUGUAGLIANZE PRESENTI" E PRESENTA "LA DIGNITA' DELLA PERSONA UMANA" DI B. DI GIOVANNI

(2018-09-10)

La Carta Costituzionale compie settant'anni. Firmata il 27 dicembre del 1947 dall'allora Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, in una sala di Palazzo Giustiniani, dopo 18 mesi di lavoro dell'Assemblea Costituente, entra in vigore il
I° gennaio 1948.

  "Sono passati 70 anni da allora, ma l’attualità dei valori, in essa contenuti, resta strutturalmente invariata. Riveste ancora, nonostante i tanti tentativi di manometterne l’impianto originario, un ruolo fondamentale di riferimento di ogni
legge, di ogni atto che comporti un cambiamento di vita, di condizione umana, per ognuno di noi." Lo afferma Morena Piccinini,  presidente del Patronato INCA CGIL nella prefazione al volume "la dignita' della persona nella Costituzione" scritto dalla notista politica Bianca di Giovanni, che verra' presentato il prossimo 9 ottobre nel corso di un convegno a Roma (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=54561).

Stigmatizza la Presidente dell'INCA "I Padri Costituenti, superando non poche difficoltà, ci hanno consegnato un documento frutto di un confronto anche duro, che rappresenta la sintesi più alta delle diverse culture politiche espresse in quel momento dai Partiti e dalle forze sociali. Con il loro impegno ci hanno insegnato il rispetto delle opinioni altrui e la determinata volontà di non infrangere in alcun modo i principi democratici di libertà, di uguaglianza e di solidarietà, cui si sono ispirati nel redigere la prima e la più importante legge dell’appena nata Repubblica italiana.

Ogni articolo è stato pensato e sottoscritto da tutti i Padri costituenti per scongiurare una qualsiasi forma di rinascita del fascismo e del razzismo. Di questo dobbiamo essere orgogliosi e per questo dobbiamo difenderla da quanti vorrebbero oggi imporre cambiamenti radicali nel nome di una presunta sua incompatibilità con il mondo globalizzato, quasi fosse un avvio ineludibile per renderla più “attuale” ed affrontare la complessità delle sfide che abbiamo davanti.
Questo non significa che la “Carta” è immutabile. Piuttosto, significa che ogni modifica deve rappresentare quel “combustibile”, di cui parlava Piero Calamandrei paragonando la Costituzione al motore di una macchina, necessario per mantenere l’impegno, lo spirito, la volontà e le promesse in essa contenute. Senza questo “combustibile” la Costituzione è solo una “pezzo di carta”, ammoniva Calamandrei in un celeberrimo discorso agli studenti medi e universitari tenuto nel ’55.

Ebbene, dopo settant’anni dalla sua approvazione ci dobbiamo interrogare su quanto è stato applicato, quanto invece resta ancora disatteso e quanto è stato infranto, per incuria, per superficialità o peggio ancora a supporto di analisi
economiche e sociali, espressioni di “interessi di parte”.

L’internazionalizzazione dei mercati, il tema delle nuove migrazioni, che si è imposto all’attenzione del mondo, il dumping sociale e contrattuale, come conseguenza, impongono oltre ad una profonda riflessione sulle disuguaglianze
crescenti, anche lo sforzo di elaborare nuove idee per scongiurare il rischio di trasformare i diritti del lavoro e di cittadinanza in un terreno paludoso, dove far precipitare le conquiste acquisite in anni di battaglie sindacali.

Dobbiamo impegnarci a far crescere la cultura della tutela, soprattutto in quei Paesi dove è ancora sconosciuta, diffondendo i valori democratici, che ci hanno permesso di affermare la dignità della persona, in ogni forma. Non siamo noi a dover rinunciare a quel patrimonio; piuttosto dobbiamo incoraggiare un percorso virtuoso affinché i principi scolpiti nella nostra Carta Costituzionale diventino patrimonio di tutti, in ogni parte del mondo.

Non dobbiamo cedere il passo a chi vorrebbe giustificare la mutilazione dei diritti di cittadinanza e del lavoro come un prezzo da pagare per “stare sul mercato”. Non è questo il mondo che immaginavano per noi i Padri costituenti e tanto
meno lo è per il movimento sindacale di oggi. E’ anche questo il modo per sconfiggere le pulsioni xenofobe, fasciste e razziste, che si stanno affermando in maniera preoccupante non soltanto nel nostro Paese." conclude Morena Piccinini presentando il volume "la dignita' della persona nella Costituzione" scritto dalla notista politica Bianca di Giovanni, che verra' presentato il prossimo 9 ottobre nel corso di un convegno a Roma (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=54561).(10/09/2018-ITL/ITNET)

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