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ITALIANI ALL'ESTERO - ITALIA/FRANCIA - INIZIATIVA PROMOSSA DAL COMITES DI CHAMBERY PER CENTENARIO Ia GUERRA MONDIALE

(2018-11-13)

  Il centenario della fine della prima guerra mondiale è stato celebrato a Chambéry (Savoia, Francia) con la partecipazione congiunta di italiani e francesi per iniziativa del Comites.

Francesi e Italiani uniti a Chambéry per il 4 novembre

“Su iniziativa del Comites di Chambéry il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale è stato celebrato nella Capitale della Savoia con la partecipazione congiunta degli Italiani e dei Francesi" segnala una nota del Presidente  Graziano Del Treppo, che sottolinea l'impegno del Comites, nonostante la cancellazione del Consolato.

"Per la prima volta infatti le Autorità francesi, che festeggiano ogni anno l’Armistizio del 1918 una settimana dopo l’Italia, l’11 novembre, sono intervenute ufficialmente nella cerimonia che il Comites ha voluto organizzare, come lo ha fatto ogni anno dopo la chiusura del Consolato d’Italia di Chambéry il 1° dicembre 2008.

La celebrazione ha avuto luogo lo scorso 5 novembre in due momenti distinti :

    una cerimonia commovente nel « quadrato militare » del cimitero di Chambéry dove riposano i resti di 24 soldati Italiani morti in Francia « au champ d’honneur » nel 1918.
    l’inaugurazione della Mostra nella Maison de l’International del Comune di Chambéry sugli Italiani già presenti a Chambéry e in Savoia tra il 1914 e il 1918. La Mostra rivela come nel 1914 la Francia, di fronte alla dichiarazione di neutralità dell’Italia, ha considerato con sospetto gli Italiani, quasi come spie del nemico, ed ha proceduto ad espulsioni di Italiani in massa. Con l’entrata in guerra dell’Italia nel maggio 1915, a fianco della Francia, l’atteggiamento francese evidentemente cambiò : « Vive l’Italie avec nous ! ». La Mostra consacra anche una larga parte agli Italiani della Savoia chiamati o richiamati sul fronte orientale. Il Comites grazie allo Storico Accademico di Savoia, François Forray, ha potuto ricuperare documenti forniti dalle famiglie. L’originalità e fonte di emozione maggiore sta nell’aver potuto pubblicare nella Mostra i disegni di un soldato Italiano di Chambéry, disegnatore acquarellista, Giovanni Stellio, che durante tutta la guerra ha riempito i suoi « Quaderni di campagna » sul fronte.

La partecipazione ufficiale delle Autorità francesi alla nostra commemorazione ci ha particolarmente onorati e commossi. Il nostro Comites ha tessuto ottimi rapporti di rispetto, di considerazione e di simpatia da parte delle Autorità francesi : siamo diventati interlocutori insostituibili per tutto ciò che concerne gli Italiani in Savoia.

Ce lo hanno dimostrato con la loro presenza, oltre al Comune di Chambéry, il Dipartimento della Savoia e per la prima volta anche il Delegato del Prefetto in rappresentanza dello Stato francese, senza contare l’ente « Souvenir Français » e il gran numero di Francesi, amici degli Italiani.

Da parte italiana abbiamo avuto la presenza del Console Generale d’Italia a Lione Alberto Bertoni ed, eccezionalmente, del Primo Consigliere d’Ambasciata Ugo Ciarlatani che ha letto un messaggio dell’Ambasciatrice Teresa Castaldo.

Da Lione era giunta anche la delegazione dell’Associazione « DACI » – Discendenti degli Ex-Combattenti Italiani.

Il Gruppo Storico « Militaria1848/1918 » in uniformi d’epoca e la Fanfara « Montenero » degli Alpini venuti da Torino hanno suscitato forte emozione e applausi dei presenti e soprattutto dei connazionali.

Nel corso della cerimonia sono stati rievocati anche due giovani « mazziniani », fucilati dai Savoia sugli spalti del Castello di Chambéry nel 1833 e 1834 : Efisio Tola e Angiolo Volonteri. Come altri giovani che subirono la stessa sorte, sognavano una Repubblica, ma il loro sogno si realizzò solo 150 anni dopo la loro morte.

La maggior soddisfazione è stata senza dubbio quella di vedere riconosciuto il contributo dell’Italia alla Francia nel 1918, caduto nell’oblio in Francia. Infatti l’Italia mandò proprio negli ultimi mesi della guerra il suo II Corpo d’Armata, forte di 40 mila uomini, a dare man forte alla Francia sul fronte della Marna. Pochi sanno che più di 8 mila soldati Italiani perirono in Francia in quei mesi.

Chambéry era una città-ospedale, il che spiega la presenza dei resti dei 24 soldati Italiani nel Quadrato Militare del suo cimitero.

Il nostro Comites di Chambéry è particolarmente fiero di aver organizzato questo forte momento di incontro e di fratellanza tra Italiani e Francesi e tra le più alte autorità italiane e francesi per commemorare la fine di quella terribile guerra.

Viviamo nella grande speranza che la Pace, garantita ormai da più di 60 anni dall’Unione Europea, si riveli sempre più duratura, anche se il mondo d’oggi ci incita a riflettere su quanto la Pace possa rivelarsi purtroppo precaria” (13/11/2018-ITL/ITNET)

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