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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ANNO LEOPARDIANO - A 200 ANNI DALLA SCRITTURA DE "L'INFINITO" A

(2019-01-03)

  Villa Colloredo Mels ospita un manoscritto originale - custodito a Visso - della poesia L'Infinito di Giacomo Leopardi, esposta nell'ambito della mostra “Infinità /immensità. Il manoscritto" a cura di Laura Melosi in collaborazione con Lorenzo Abbate.

Il manoscritto sarà visibile  fino al 19 maggio 2019 nel contesto delle celebrazioni per i 200 anni dalla stesura della poesia più amata di sempre.

    Scritto nel 1819, L’Infinito è stato più volte definito “la poesia perfetta”. Un componimento solo all’apparenza semplice, costituito da quindici endecasillabi sciolti, in cui il pensiero dell’autore si muove libero e flessuoso, sfruttando molteplici espedienti retorici che permettono una concatenazione dei concetti in un veloce e costante fluire del pensiero e della parola. Eppure tanta armonia compositiva che è valsa all’Infinito l’ingresso in ogni antologia scolastica, si palesa in un anno della biografia di Leopardi particolarmente difficile. Il 1819 è infatti il vero annus horribilis per Leopardi, ridotto com’era alla quasi completa cecità, impossibilitato allo studio e al pensiero, attanagliato da una disperazione profonda che lo portò a progettare una clamorosa fuga dal “natio borgo selvaggio”.

    È Leopardi stesso a indicare quel 1819 come l’anno della “mutazione totale in me”, quando “privato dell’uso della vista e della continua distrazione della lettura, cominciai a sentire la mia infelicità in un modo assai più tenebroso, cominciai ad abbandonare la speranza, a riflettere profondamente sopra le cose”. È proprio a queste traversie, in un contrasto notato da molti critici, andrebbe ricondotta l’origine più intima dell’Infinito, un componimento che in maniera implicita celebra la capacità del pensiero di trascendere il reale e i limiti concreti della vita, fino a valicare monti, campi e a naufragare nell’indeterminato e infinito spazio.

    Dell’Infinito esistono due manoscritti: uno più antico, conservato a Napoli e un secondo, che tramanda una versione testuale molto vicina alla definitiva, custodito a Visso ed esposto eccezionalmente in questa sala del Museo. Le correzioni che si osservano su questi manoscritti sono effettivamente minime, sostituzioni di singole parole, aggiustamenti di punteggiatura, ma investono e riguardano altresì concetti filosofici e letterari sottilissimi, per cui anche la semplice mutazione di una virgola gioca un ruolo fondamentale nella conoscenza e nella comprensione di questa poesia.

Un anno di celebrazioni dedicate a L’Infinito, una poesia straordinaria.Un flusso continuo di eventi ed appuntamenti imperdibili. Così Recanati si prepara a celebrare il bicentenario dalla stesura di uno dei più celebri componimenti della storia della poesia firmato da Giacomo Leopardi.

“Infinito Leopardi” è un progetto promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura e Università degli Studi di Macerata. La programmazione rientra nel Piano strategico unitario della cultura messo in campo dalla Regione Marche per valorizzare al meglio il patrimonio culturale locale, che individua nel 2019 l’anno di Giacomo Leopardi sostenendo gli eventi ad esso collegati.

Due i momenti principali, corrispondenti alla realizzazione di mostre di diversa natura. La prima parte delle celebrazioni, dal 21 dicembre 2018 fino al 19 maggio 2019, vedrà la realizzazione di due sezioni espositive. La prima, a cura di Laura Melosi, direttrice della Cattedra Leopardiana presso l’Università degli Studi di Macerata, in collaborazione con Lorenzo Abbate, dal titolo “Infinità / Immensità. Il manoscritto”, vedrà la riscoperta del patrimonio leopardiano dei manoscritti di proprietà del Comune di Visso, attraverso la rilettura attenta di essi e la loro esposizione straordinaria a Villa Colloredo Mels insieme all’autografo de L’Infinito, cuore simbolico del progetto. Strumenti multimediali ne accompagnano la visione, la comprensione e consentono l’approfondimento della storia che lo ha condotto fino a noi. Un’operazione che permetterà di mettere a punto un modello espositivo a rotazione nelle sale del museo civico del corpus leopardiano di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, appartenenti alla collezione del Comune di Recanati. Un percorso intrapreso nel dicembre 2017 attraverso un viaggio nelle sale di Villa Colloredo Mels alla riscoperta del patrimonio leopardiano che torna definitivamente, dopo molti anni, a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e degli studiosi.

Con “Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, L’Infinito, A Silvia”, a cura di Alessandro Giampaoli e Marco Andreani, si porta in mostra la sequenza fotografica al centro di uno dei capitoli più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia. Saranno esposte A Silvia, il celebre foto-racconto ispirato all’omonima lirica di Leopardi, nella sua versione originale del ’64, di cui fino ad oggi si erano perse le tracce e in quella del 1988, insieme con la serie de L’Infinito per dare modo al pubblico di fare un confronto e avere uno spaccato della straordinaria evoluzione stilistica di Giacomelli nel corso degli anni.

Le celebrazioni continuano dal 30 giugno al 3 novembre 2019 (inaugurazione prevista il 29 giugno, giorno in cui cade il compleanno del poeta recanatese), con due mostre che ruotano intorno all’espressione dell’infinito nell’arte, “Infiniti” a cura di Emanuela Angiuli e “Finito, Non Finito, Infinito” a cura di Marcello Smarrelli, per un percorso sensazionale dall’epoca romantica a oggi.

Scandite attraverso l’allestimento delle mostre in programma, le celebrazioni saranno accompagnate da eventi collaterali curati da massimi esperti del panorama culturale italiano e internazionale con un’attenzione particolare per le nuove generazioni.(03/01/2019- ITL/ITNET)

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