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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - REGNO UNITO - ALLA GLASGOW WOMEN'S LIBRARY OMAGGIO ALL'ARTISTA ARTEMISIA GENTILESCHI IN ATTESA DELLA RETROSPETTIVA ALLA NATIONAL GALLERY DI LONDRA

(2019-03-08)

  Assieme alla riscoperta figura di  Beatrice Cenci che verrà omaggiata in una mostra a Strasburgo l'8 marzo quest'anno è dedicato anche ad Artemisia Gentileschi (1593-1654), pittrice dalla forte personalità, figlia del pittore Orazio Gentileschi, prima donna a essere ammessa all’Accademia del Disegno a Firenze.

Ammirata in Spagna, Italia e Inghilterra, Artemisia fu vittima di uno stupro che ebbe il coraggio di denunciare e sopportare le torture inflittele dalle autorita’ giudiziarie tese a comprovare la veridicità delle sue dichiarazioni.
Diventata dopo la morte una sorta di proto femminista, Artemisia e’ una figura capace di incarnare il desiderio delle donne di affermarsi nella società.

In occasione della Festa della Donna, il suo dipinto 'Santa Caterina d’Alessandria’, recentemente acquistato dalla National Gallery di Londra, sarà eccezionalmente esposto alla Glasgow Women’s Library, l’unico museo inglese dedicato alla storia delle donne.

Il dipinto, acquistato per la cifra record di 4.7 milioni di dollari, ha colmato un grosso vuoto: nessun museo inglese possedeva infatti suoi lavori, nonostante l’artista romana avesse lavorato proprio a Londra nel 1639 accanto al padre Orazio, alla corte di Carlo I d’Inghilterra.

Sottoposto ad un attento restauro, l'olio (1615–17) e' un autoritratto della stessa artista in cui compare vestita da Santa Caterina, la santa che aveva sconfitto cinquanta teologi pagani in una contesa di retorica ed era poi sopravvissuta alla tortura della ruota.

In attesa di visitare il prossimo anno, alla National Gallery, la sua retrospettiva, la prima mai organizzata in Gran Bretagna, il pubblico inglese potra’ dunque cominciare a familiarizzare con questa pittrice barocca.

E proprio in questi giorni a Firenze si e’ tenuta la conferenza ‘I segreti di Artemisia’. Al centro del dibattito, l’altra versione della 'Santa Caterina d’Alessandria' conservata alla Galleria degli Uffizi a Firenze.
Secondo gli studiosi dell'Opificio delle pietre dure di Firenze che hanno svolto accurate ricerche sulla tela in questione, la Santa del dipinto sarebbe un'unione tra il volto della pittrice e il ritratto di Caterina de' Medici, figlia del granduca Ferdinando de' Medici, realizzato durante la permanenza alla corte dei signori toscani.

Lo studio ha rivelato che sotto la superficie dell'opera vi e’ una versione preesistente di Santa Caterina: questa e' stata realizzata senza corona, con un turbante e ha il volto più rivolto verso l'osservatore anziché in contemplazione come appare nel dipinto finito.

L’uso dei raggi X ha fatto anche emergere una posizione diversa della mano sinistra della santa, un velo sulla scollatura dell'abito e un misterioso piccolo volto.
Dall’analisi i restauratori hanno notato come la prima versione della martire ritratta con il turbante sia praticamente identica a quella del dipinto acquistato alcuni mesi fa dalla National Gallery di Londra. È stato quindi ipotizzato che entrambe le tele, quella degli Uffizi e quella del museo inglese, derivino dallo stesso cartone.

"Quest'anno potremo celebrare la Festa della Donna con queste importanti rivelazioni che cambiano ciò che sappiamo riguardo ad Artemisia, una delle pittrici più importanti di tutta la storia dell’arte,” ha affermato Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi sottolineando come il museo fiorentino abbia nelle sue collezioni cinque capolavori dell’artista.

“Oggi, grazie al lavoro di questi ricercatori, siamo felici di poter affermare che oltre ai cinque capolavori dell’artista, gli Uffizi ne conservano un altro aggiuntivo, fino ad oggi nascosto sotto la pittura visibile della Martire d’Alessandria,” ha aggiunto Schmidt annunciando una grande campagna diagnostica per svelare tutti i segreti dei capolavori di Artemisia Gentileschi degli Uffizi. (08/03/2019-ITL/ITNET)

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