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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - DEF - SINDACATI CGIL, CISL E UIL : " DEF: PROPAGANDA ELETTORALE" "E' MOBILITAZIONE" PER CATEGORIE SI COMINCIA IL 17 MAGGIO.

(2019-04-11)

  "Nella bozza di Def il governo boccia se stesso; insiste nelle inesattezze e certifica gli errori fatti sulle stime della crescita; prevede un calo dell’occupazione e un aumento della disoccupazione”. Lo ha detto ieri il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, alla riunione degli esecutivi unitari dei sindacati confederali. Incontro che si concluso con l’annuncio di una nuova fase di mobilitazione per costringere il governo a cambiare passo nelle politiche economiche e fiscali.

“Il Def – ha commentato Landini - registra l’impatto quasi nullo delle vecchie e nuove misure programmate come il decreto crescita – un elenco di interventi già sperimentati e privi di risultati – e lo sblocca cantieri che rischia di ridurre le tutele del lavoro e favorire fenomeni corruttivi e malavitosi”.

Secondo il segretario generale della Cgil, “il governo continua a prendere in giro gli italiani con misure di propaganda elettorale come la flat-tax, che privilegiando i ricchi contrasta con il principio costituzionale di progressività; non prevede una seria lotta all’evasione mentre sul versante fiscale non dà risposte a lavoratori e pensionati”. Crediamo che non ci sia più tempo da perdere”, aggiunge il segretario generale della Cgil. “Insieme a Cisl e Uil – sottolinea Landini – abbiamo detto che serve una diversa politica economica prevedendo il rilancio degli investimenti pubblici e privati, soprattutto nelle infrastrutture materiali, sociali e della conoscenza, capaci di far ripartire il Paese e un grande piano di manutenzione e riassetto del territorio”.

“È indispensabile – prosegue il segretario generale – una vera riforma fiscale che, aumentando le detrazioni, dia una risposta ai redditi di lavoratori e pensionati e compia una reale lotta alle diseguaglianze rispettando la costituzione che parla di equa contribuzione in base alla possibilità economica dei cittadini, ovvero di redditi e ricchezza”. “Nel Def – conclude Landini – non c’è dunque un’idea di sviluppo, manca un progetto per il Paese, mentre le misure economiche sono piegate al consenso elettorale. Così non si regge, rischiamo seriamente di andare a sbattere”.

Affinché il Governo cambi passo nelle politiche economiche e fiscali, Cgil, Cisl e Uil proseguono la mobilitazione unitaria iniziata il 9 febbraio a sostegno della loro piattaforma unitaria, che culminerà il 22 giugno a Reggio Calabria con una manifestazione nazionale unitaria per rivendicare una seria politica industriale, investimenti, e rilancio del Mezzogiorno.

I prossimi appuntamenti, confermati ieri nella riunione degli esecutivi nazionali unitari, saranno a Bruxelles il 26 aprile per la manifestazione europea dal titolo ‘Call to Action for a fairer Europe for workers’; il 1 maggio a Bologna per la festa dei lavoratori che quest’anno avrà come slogan ‘La nostra Europa: lavoro, diritti, stato sociale’; il 6 e il 7 maggio si riuniranno quadri e delegati a Matera per un’iniziativa su Sud, Europa e cultura.

Nel frattempo sono stati proclamati dalle categorie di Cgil, Cisl e Uil scioperi e manifestazioni a sostegno della mobilitazione: il 17 maggio incroceranno le braccia i lavoratori del comparto scuola, università e ricerca, il 1° giugno scenderanno in piazza del Popolo a Roma i pensionati, mentre l’8 giugno sarà la volta del pubblico impiego con la manifestazione nazionale nella stessa piazza. Il 14 giugno sciopero di 8 ore per i metalmeccanici e tre manifestazioni al nord, sud e centro Italia. Nel mese di marzo hanno già incrociato le braccia i lavoratori edili e del trasporto aereo. (11/04/2019-ITL/ITNET)

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