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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - PREMIO STREGA AD ANTONIO SCURATI CON PRIMO LIBRO DI UNA TRILOGIA SU "M.IL FIGLIO DEL SECOLO"

(2019-07-05)

Previsioni rispettate. E’ stato Antonio Scurati( Napoli 1969) con 'M. Il figlio del secolo' (Bompiani)) con 228 voti ad aggiudicarsi il Premio Strega 2019, ambito riconoscimento letterario giunto quest’anno alla LXXIII edizione, assegnato ieri a Roma a Villa Giulia.

Scrittore di lungo corso, giornalista, professore universitario e gia’ vincitore del Premio Campiello 2005, Scurati si e’ imposto con il primo volume di una trilogia su Benito Mussolini destinata a raccontare la storia italiana dal 1919 al 1945. Definito come un romanzo documentario e non come una biografia, 'M. Il figlio del secolo’ (dove M. sta per l’appunto per Mussolini) si concentra in questo primo ‘atto’ sui cinque anni che vanno dalla fondazione dei Fasci di combattimento avvenuta il 23 marzo 1919 alla rivendicazione del delitto Matteotti verificatasi il 3 gennaio 1925, momento in cui prende avvio la vera e propria dittatura.

"Credo che sia la prima volta che la conquista del potere da parte dei Fascisti e la figura di Benito Mussolini, all'altezza di una generazione come la nostra che non ha vissuto questi accadimenti, diventi materia di una narrazione romanzesca. Narrare Mussolini e il fascismo in un romanzo significa narrarli senza nessun filtro ideologico o politico di preliminare condanna, nella convinzione che la condanna, il rifiuto, il rigetto giunga al termine della lettura e non la preceda. E’ un romanzo ma ogni frase, ogni discorso, ogni accadimento e personaggio narrato sono storicamente documentati o autorevolmente testimoniati. Il modo del racconto, la scelta del montaggio, il tipo di messa in scena e’ romanzesco ma l’elemento materiale e’ storicamente accertato” ha affermato Scurati.

“Finalmente e’ possibile provare a pensare Mussolini senza fallire. A lungo abbiamo pensato di sapere tutto del Fascismo. Non e’ cosi. Non e’ vero. Il Fascismo e’ stato raccontato per 25 anni prima dagli stessi Fascisti che mentendo a loro stessi, hanno creato un mito. Poi per i successivi 70 anni dagli anti Fascisti che lo hanno demonizzato, lo hanno dipinto come un male assoluto. Questo ha fatto si che una verità narrativa, priva di pregiudizi, di pregiudiziali ideologiche non si sia mai avuta. Il fascismo non e’ stato mai raccontato per quello che era, soprattutto al vasto pubblico: con questo libro voglio raccontare la verità ultima del fascismo” ha aggiunto Scurati.

Seconda classificata con 127 voti Benedetta Cibrario (Firenze 1962) con 'Il rumore del mondo' ( Mondadori). Con questo testo siamo di nuovo in un romanzo storico che ci riporta al nostro Risorgimento, raccontato pero’ attraverso gli occhi di una giovane donna inglese, Anne Bacon, che vede con favore i tanti cambiamenti che si stanno delineando all’orizzonte. Sposata al gelido e latitante conte Prospero Carlo Carando di Vignon, Anne trova una sua realizzazione nella tenuta campestre di famiglia in Piemente dove si impegna in alcuni importanti progetti, facendosi nuovi amici e dedicandosi alla filantropia.

Dettagliato nella resa di un amore infelice, nella descrizioni dei luoghi, nella caratterizzazione dei personaggi minori, ‘Il rumore del mondo’ ha il merito di restituirci un pezzo della nostra storia, alla vigilia di profondi mutamenti e alle prese con sfide rivoluzionarie.

“In questo romanzo, all’inizio dell’Ottocento, tre donne inglesi, Anne, la sua cameriera e la sua chaperon, si trovano ad esplorare quella che sara’ l’Italia. Arrivano da un mondo nuovo, Londra, la città’ piu’ sviluppata al mondo, e si stabiliscono a Torino che e’ ancora una citta’ dell'Ancienne Regime. C'é la differenza dei due mondi e la scommessa e’ come riuscire a fare coabitare questi due mondi distanti” ha dichiarato Benedetta Cibrario che ha al suo attivo gia’ diversi romanzi tra cui 'Rossovermiglio'' (Premio Campiello 2008), 'Sotto cieli noncuranti’ e 'Lo Scurnuso’’.

Al terzo posto con 91 voti lo scrittore Marco Missiroli (Rimini 1981) con ‘Fedeltà' (Einaudi), gia’ vincitore del Premio Strega Giovani 2019. Un romanzo sulla precarietà totale della nostra epoca, una precarieta’ che si rispecchia nella coppia formata da Carlo e Margherita alle prese con le difficoltà del quotidiano, incerti davanti a tradimenti mancati o presunti. Tradimenti che diventano ossessioni e desideri inconfessabili nei confronti di personaggi più giovani e più liberi di loro.

"Il titolo è plurale e fa nascere domande come: quanti tipi di fedeltà abbiamo? Quante ne viviamo e verso chi siamo fedeli o infedeli? Mi interessava, poi, far capire che la fedeltà è qualcosa che spesso abbiamo verso noi stessi e non verso gli altri, per cui per gli altri si trasforma in infedeltà” ha dichiarato Missiroli il cui testo esce a quattro anni di distanza da 'Atti osceni in luogo privato’.

Racconto a piu’ voci, il romanzo nasce da una svalutazione dell’idea di fedeltà, un concetto oggi anacronistico che cambia molto a seconda delle epoche e diviene una sorta di cartina tornasole del tempo in cui si vive e della generazione attuale che cambia continuamente.

E’ arrivato invece quarta con 63 voti 'La straniera’ ( La nave di Teseo) di Claudia Durastanti (Brooklyn, 1984), gia’ autrice di 'Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra' (2010), 'A Chloe, per le ragioni sbagliate'' e 'Cleopatra va in prigione', in corso di traduzione in Inghilterra e in Israele.

Il testo e' un memoir familiare che si sposta tra la Basilicata e Brooklyn, da Roma a Londra, dal passato al futuro, unendo migrazioni di ieri e di oggi.
In questa originale autobiografia, l’autrice narra infatti, senza un ordine cronologico, la storia dei suoi nonni emigrati a New York e quella dei suoi genitori, entrambi sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso. E ancora della sua infanzia passata a Brooklyn, del trasferimento a sei anni in Basilicata con la mamma e ancora della sua vita attuale a Londra.

Piu’ che alla storia, articolata in capitoli che corrispondono alle voci dell’oroscopo -Famiglia, Viaggi, Salute, Lavoro, Amore - l’autrice, tra i fondatori del Festival of Italian Literature in London, sembra pero' essere piu’ interessata a delineare i vari personaggi familiari che compongono questa saga e ad esplorare sradicamenti che fanno sentire stranieri ma al tempo stesso ubiqui.

Infine quinta classificata con 47 voti Nadia Terranova ( Messina 1978) con 'Addio Fantasmi', (Einaudi). Anche in questo caso la protagonista, Ida, oscilla tra presente e passato. Il presente e’ la sua casa messinese da ristrutturare che la madre vuole mettere in vendita. Il passato con cui fare i conti e’ invece un trauma: la scomparsa, piu’ di 20 anni prima, di un padre, uscito una mattina e mai piu’ tornato.
E facendo ordine nell’appartamento, scegliendo cosa tenere e cosa buttare, la protagonista
dovra’ finalmente elaborare questa perdita, spezzare il sortilegio e fare uscire il padre di scena, dicendo cosi addio ai propri fantasmi e trasformandosi in una sopravvissuta.

I libri finalisti sono stati votati da 400 Amici della domenica, da 200 votanti all’estero selezionati da 20 Istituti italiani di cultura, da 40 lettori forti selezionati da 20 librerie associate all’ALI e da 20 voti collettivi di biblioteche, università e circoli di lettura. (04/07/2019-LETIZIA GUADAGNO-ITL/ITNET)

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