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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SVIZZERA - LA REGISTA ITALIANA ALICE ROHRWACHER OSPITE D'ONORE ALL'VII EDIZ. FILM FESTIVAL DI LOCARNO "L'IMMAGINE E LA PAROLA"

(2019-12-03)

La regista italiana Alice Rohrwacher sarà l’ospite d’onore dell’ottava edizione de L’immagine e la parola (28–29 marzo 2020) a Locarno, dove si terrà anche il suo workshop rivolto a giovani cineasti.

L’evento primaverile del Locarno Film Festival prosegue il suo viaggio attraverso la relazione tra parola scritta e immagine in movimento con l’invito a una delle autrici contemporanee più originali e rilevanti a livello internazionale, Alice Rohrwacher. Attorno alla presenza della regista italiana ruoterà il programma dell’evento L’immagine e la parola: un weekend di proiezioni, incontri e letture volti ad esplorare l’universo della cineasta.

Alice Rohrwacher (Fiesole, 1981), regista e sceneggiatrice, è oggi riconosciuta come uno dei nomi di punta del cinema internazionale. Sin dal primo lungometraggio Corpo celeste, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2011, il suo sguardo si è posato sull’infanzia e su quello stato di innocenza di cui la campagna, con la sua lontananza dalle sirene del consumismo, non è che riflesso. Nel 2014 ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014 con Le meraviglie, mentre con il successivo Lazzaro felice (2018) è stata premiata per la miglior sceneggiatura. Entrambi i titoli sono stati prodotti da Tempesta e Amka Films con il supporto di RSI Radiotelevisione svizzera.

Dopo il successo del workshop tenuto da Béla Tarr nell’ambito de L’immagine e la parola 2019, coronato dalla presentazione del film a episodi Under the God alla 72a edizione del Festival, Locarno rinnova il suo impegno nella formazione di nuovi talenti con un laboratorio della durata di una decina di giorni guidato da Alice Rohrwacher. Ci vuole un fiore – questo il titolo del workshop, che prenderà il via proprio durante le giornate della manifestazione L’immagine e la parola - sarà un’occasione per mettere in contatto otto filmmaker provenienti da tutto il mondo con il territorio e le diverse realtà ambientali del Canton Ticino, sotto la guida d’eccezione di Rohrwacher, che proprio all’equilibrio tra uomo e natura ha dedicato i suoi film.

Nell’anno in cui l’ecologia è stata finalmente posta al centro delle agende politiche internazionali, i registi selezionati potranno così ideare e realizzare i loro cortometraggi, lasciandosi ispirare dal territorio locarnese a partire dalla storica comunità del Monte Verità fino alle realtà più recenti votate al biologico.

Restituendo al mondo l’immagine di un luogo in cui vecchio e nuovo convivono stabilendo un legame del tutto particolare con la terra. Gli otto cortometraggi saranno mostrati alla 73a edizione del Locarno Film Festival (5–15 agosto 2020). Le iscrizioni per il workshop sono aperte su questa pagina.

Il workshop green segna il consolidamento della collaborazione tra le realtà del PalaCinema di Locarno: il CISA – Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive e il Locarno Film Festival, insieme alla Ticino Film Commission e alla RSI.

Lili Hinstin, Direttrice artistica del Locarno Film Festival: “Siamo estremamente felici di accogliere a Locarno Alice Rohrwacher, un’autrice che con la sua sensibilità unica ha affrontato la trasformazione della società agricola in un trittico di film, capaci di mescolare la poesia dell’infanzia all’incisività della Storia. In quest’anno in cui l’attenzione rispetto all’ambiente è finalmente in crescita, il workshop de L’immagine e la parola ci è sembrato l’occasione perfetta per far incontrare la dimensione internazionale del Festival di Locarno e le realtà locali dando luce a chi ha intrapreso percorsi nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente: sarà a partire da queste esperienze che nasceranno otto cortometraggi diretti da giovani registi internazionali. Nella convinzione che bisogna immaginare un cinema sostenibile per un nuovo modo di stare al mondo”.

Domenico Lucchini, direttore CISA – Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive: “L’arte del cinema è capace di rappresentare le questioni ambientali e le meraviglie della natura con l’immediatezza che le è propria, con capacità di sintesi e concretezza. Le immagini sintetizzano migliaia di parole, arrivano direttamente al cuore e coinvolgono l’individuo parlando alla sfera dell’emozione, della fantasia e dell’immaginario. Come sa ben fare Alice Rohrwacher che guiderà otto giovani registi a focalizzare il nostro territorio come identità culturale contando su strutture narrative che trasformeranno il paesaggio in elemento finzionale. Una ricerca, anche didattica, per affermare le peculiarità di alcuni luoghi e di iniziative ecologiche attraverso una progettualità coordinata e la disponibilità a fare sistema, di entità, che già felicemente collaborano, insediate nel “laboratorio” PalaCinema”.

L’immagine e la parola e il workshop Ci vuole un fiore sono possibili grazie al sostegno del DECS – Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, dell’ERS LVM – Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia e di Hertz.

ll programma completo dell’ottava edizione de L’immagine e la parola (28 ­– 29 marzo 2020), composto dalla Direttrice artistica Lili Hinstin congiuntamente alla curatrice dell’evento Daniela Persico, sarà annunciato nel mese di febbraio. L’immagine e la parola è parte della Primavera Locarnese, insieme a Festivallibro Muralto (6 – 9 febbraio 2020) e Eventi letterari Monte Verità (2 – 5 aprile 2020). (03/12/2019-ITL/ITNET)






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