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SICUREZZA SOCIALE - COVID-19 - LETTERA AL PRES. CONSIGLIO "GRAVE DISAGIO PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI". LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI DI FAMIGLIE, LAVORATORI ITALIANI E IMMIGRATI DEI SERVIZI DI AUSILIO FAMILIARE

(2020-04-01)

  Le Associazioni "Professione in Famiglia – MigrAzione – Associazione di persone e culture – Associazione Stranieri lavoratori in Italia -- Ofw Watch Italy" hanno scritto al Presidente del Consiglio , Giuseppe Conte una lettera nella quale rappresentano "il grave disagio che , nel guaio immenso che sta subendo l'Italia,  colpisce  le persone non autosufficienti, le famiglie caregiver, le badanti, colf, gli operatori di aiuto e tutte le persone dedite alla assistenza, sia volontarie che dipendenti".

"Quando la famiglia è nella condizione di dover licenziare una badante - sottolineano le associazioni - questa si trova senza lavoro, ma anche senza un tetto sopra la testa  qualora convivente. 
Se per di più è nero e presente irregolare sul territorio italiano nessuna indennità di disoccupazione è allo sbando totale . La famiglia che la tiene in casa commette un reato penale.

Si deve mettere mano a questa situazione" affermano le quattro  associazioni che hanno presentato al Presidente del Consiglio Conte una serie di proposte per sovvenire nell'immediato famiglie e lavoratori addetti.
"Vero è - prosegue la lettera - che si rivendica ed è in discussione una legge di riforma della non autosufficienza, ma i suoi tempi non rispondono alle urgenze."

Dunque, dichiarano "E'  urgente che il Governo promuova un confronto con le organizzazioni sociali interessate per adottare misure da valere subito e aprire la via per riforme più strutturali  che mettano mano in modi e misure adeguate a un fenomeno da tutti riconosciuto crescente"  stigmatizzano i Presidenti  di Professione in Famiglia, Aldo Amoretti; Annaliza Bueno dell'Associazione Stranieri lavoratori in Italia;  la Presidente di MigrAzioni, Associazione di persone e culture, Alina Ignatjeva ed il Presidente di OFW Watch Italy Rhoderick Ramos Ople.

Di seguito:

Le PROPOSTE PER INTERVENTI LEGISLATIVI E CONTRATTUALI PER IL SETTORE DI AUSILIO FAMILIARE

Professione in Famiglia – MigrAzione – Associazione di persone e culture – Associazione Stranieri lavoratori in Italia --  Ofw Watch Italy

Con la presente, le associazioni che sottoscrivono intendono fornire al Governo e alle parti sociali del settore di ausilio familiare, specifiche proposte al fine di gestire con maggiore consapevolezza i provvedimenti derivanti dalla situazione emergenziale per il contrasto alla diffusione del contagio COVID19.

AL GOVERNO ED ENTI COMPETENTI

Contributo per il sostegno alla sospensione della prestazione lavorativa
I provvedimenti adottati per tutti i lavoratori sospesi a causa del blocco di attività comprendono l’istituto della CIG anche per imprese non aventi diritto.
I datori di lavoro domestico, non rientrando nella tipologia di impresa, non potrebbero accedere a tale istituto.
Si richiede la possibilità di far rientrare anche questa fattispecie nel diritto.

Apertura flussi per lavoratori domestici
In alternativa alla sanatoria straordinaria che sarebbe la soluzione migliore, apertura dei flussi per il solo comparto di assistenza di ausilio (domestici e operatori d’aiuto).
L’accesso dovrebbe essere facilitato per gli irregolari sul territorio nazionale.

Accesso al sistema sanitario anche senza tessera sanitaria per gli irregolari
Per accedere al sistema sanitario occorre esibire la tessera sanitaria, prevedere l’accesso con altra forma convenzionale.

Copertura malattia in quarantena e ricovero C19
Il decreto prevede il riconoscimento di malattia con indennizzo per il periodo di quarantena. I domestici, non avendo l’istituto, sarebbero esclusi.
Nel caso invece di contagio conclamato di C19 verrebbe riconosciuto l’infortunio.
Esplicitare il diritto Inail anche per il periodo di quarantena pur senza riscontro infettivo.

Congedo parentale anche per le badanti
Il decreto prevede in alternativa il congedo parentale per i lavoratori dipendenti, con pagamento del 50% a carico Inps o il bonus baby sitting fino a 600 euro.
Prevedere che il bonus venga assicurato anche per l’assistenza agli anziani e che il congedo valga anche per le lavoratrici domestiche e per gli operatori d’aiuto in cococo.

ALLE PARTI SOCIALI

Istituto contrattuale di sospensione lavoro
Il ccnl non contempla periodi di sospensione. Qualora il domestico non avesse maturato ferie, detta sospensione dovrebbe essere regolarmente retribuita, con pagamento dei contributi corrispondenti.
Si chiede alle parti sociali che istituiscano l’istituto per evitare il licenziamento.

Esonero preavviso di licenziamento
Il ccnl prevede un periodo di preavviso in caso di dimissioni o licenziamento.
Prevedere che, in caso di licenziamento per giustificato motivo concordato tra le parti, detto preavviso possa essere reciprocamente escluso.

Migliori prestazioni Cassacolf
Le attuali prestazioni di Cassacolf prevedono la diaria solo in caso di ricovero ospedaliero
Si chiede che vengano deliberate specifiche prestazioni per i casi di COVID19 anche a favore dei soggetti assistiti non autosufficienti.

Sicurezza luogo di lavoro
La normativa sulla sicurezza nel lavoro comporta che il datore di lavoro domestico fornisca il materiale di protezione necessario. Nel caso in cui il domestico dimostrasse di aver contratto il virus presso la casa dell’assistito (convivenza) l’Inail potrebbe chiedere la rivalsa al datore di lavoro per non aver fornito adeguate protezioni al lavoratore ovvero, il lavoratore potrebbe richiedere il risarcimento per il differenziale non indennizzato dall’Inail.
Chiarire diffusamente i doveri in capo al datore di lavoro e dichiarare che, qualora fornite tutte le protezioni, ci si esonera reciprocamente della responsabilità in caso di contagio." (01/04/2020-ITL/ITNET)

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