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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - LA GRANDE POMPEI - AL PROSSIMO DIRETTORE IL COMPITO DI PROSEGUIRE L'IMPORTANTE LAVORO INTRAPRESO DA M.OSANNA NEO DIRETTORE GEN.MUSEI DEL MIBACT

(2020-09-17)

“Lascio Pompei in una situazione molto diversa da quella in cui l’ho trovata nel 2014. Questo non e’ ovviamente solo merito del sottoscritto ma e’ un lavoro di squadra che e’ avvenuto con tutti i funzionari della Sovrintendenza e del Parco Archeologico e grazie ad una sinergia con tutte le forze in campo a cominciare dal Governo.

Il successo di Pompei si deve anche ad una nuova capacita’ che e’ stata messa in campo nel dialogare con tutte le forze che lavorano sul territorio.
Penso alla Procura di Torre Annunziata con cui abbiamo attivato un protocollo per contrastare gli scavi clandestini, un problema endemico del territorio vesuviano gia’ nei secoli passati. Grazie a queste collaborazioni, come a quella con il Demanio, a breve riusciremo ad esempio a riaprire, dopo 40 anni che se parla, il Museo di Stabia nella Reggia Quisisana a Castellammare di Stabia. E questa e’ solo una delle nuove tappe verso cui ci stiamo avviando”.

Cosi’ si e’ espresso Massimo Osanna, direttore uscente del Parco archeologico di Pompei, nel corso di una conferenza stampa on line durante la quale, nell'annunciare il nuovo bando per gli aspiranti direttori dell’area archeologica campana, si e’ fatto anche il punto su quanto realizzato in questi anni a Pompei e sulla sua situazione attuale.
Alla guida della Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia dal 2014 al 2015, dal 2016 direttore generale del Parco archeologico, Massimo Osanna si appresta a lasciare il suo incarico (terrà comunque l'interim per i prossimi mesi) dopo essere stato nominato lo scorso luglio Direttore Generale dei musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Nel corso del suo intervento Osanna ha sottolineato come Pompei sia stata infine messa in sicurezza ed ha auspicato che il suo successore continui sulla strada di una manutenzione programmata.

“Da due anni e’ andato a regime il progetto di manutenzione programmata che e’ quello che e’ mancato per decenni a Pompei e ha creato le premesse per la necessita’ di un grande progetto.

Adesso se riusciremo a mandare avanti questo processo virtuoso di ispezione, controllo, intervento e registrazione informatizzata e digitalizzata dei dati, questo ci permettera’ nel giro di dieci anni di non dovere ricorrere, un’altra volta, ad un progetto speciale o a fondi straordinari. Le basi ci sono. Ovviamente c'é ancora moltissimo da fare. Pompei d’altra parte non e’ solo Pompei ma una serie di siti straordinari come Oplontis, Stabia, Boscoreale. Sono aree che meritano attenzione e spero che chi verra’ dopo di me continuera’ a valorizzare e a mettere in sicurezza tutti gli altri siti,” ha aggiunto Osanna annunciando l’acquisizione al patrimonio del Parco del Polverificio Borbonico di Scafati.

Osanna si e’ anche soffermato sull’importanza di continuare a restaurare i numerosi edifici di Pompei che sono stati solo messi in sicurezza per arrivare così alla loro apertura al pubblico.
“Sono attivi cinque grandi cantieri tra cui la Villa di Diomede, la Casa delle Nozze d’Argento, la Casa di Cerere. E nel 2021 partira’, con Fondi Cipe, l'enorme progetto di messa in sicurezza del fronte sud di Pompei che era stralciato dal Grande Progetto perché non vi rientrava per tempistica. Un progetto di 32 milioni di euro che porra’ rimedio alla roccia vulcanica che si sgretola e soprattutto alle case su tre livelli e ben conservate che incidono su questa area. E questo sarà un grande impegno per il nuovo direttore,” ha osservato Osanna.

Nel concludere il suo intervento Osanna ha infine sottolineato la necessita’ di riadeguare servizi, ingressi, visitor center del Parco.
"Noi abbiamo appena iniziato a rimodernare strutture realizzate negli anni Ottanta che accoglievano flussi diversi da quelli di oggi, flussi che speriamo ritorneranno numerosi come lo erano prima dell’emergenza Covid,” ha concluso Osanna.

Alla conferenza stampa,  il ministro Franceschini  ha  tenuto a sottolineare come il sito archeologico sia in grande ripresa per quanto concerne il numero di ingressi: da giugno ad agosto i visitatori sono passati da 19.000 a ben 129.000. Un incremento che conferma la grande attenzione dei turisti italiani e stranieri nei confronti della città sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel '79 dopo Cristo.

“I visitatori a Pompei sono cresciuti enormemente dal 2014 al 2019, con un incremento di oltre il 47% degli ingressi, passati da oltre 2,6 milioni a quasi 4 milioni di persone, e di circa il 95% degli introiti, passati da oltre 21 milioni a oltre 41 milioni di euro" ha commentato  Franceschini, che ha chiarito "Finora in tutto il 2020 il sito ha accolto poco più di 450.000 persone, pari al numero di visitatori che l’anno scorso entravano in un solo mese di alta stagione. Nonostante questo, è uno dei luoghi della cultura che hanno ripreso meglio dopo il lockdown, con circa 130.000 visitatori nel mese di agosto. Solo il 30% di quanti hanno visitato Pompei ad agosto 2019, ma questo ci fa capire che quando l’emergenza Covid finirà i livelli dei flussi torneranno pari a quelli finora conosciuti.”

Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha reso noto gli elementi riguardanti il sito di Pompei,ed il bando internazionale  per la direzione del parco archeologico campano.

Quanto al bando indetto dal MIBACT che sara’ pubblicato sin da oggi anche su testate internazionali come The Economist, il Ministro ha precisato come questo sia una procedura aperta, trasparente e internazionale.(17/09/2020-L.G.-ITL/ITNET)

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