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DIRITTI DEI CITTADINI - SANITA' /EUROPA - GALLINA (DIR.GEN. SALUTE E SICUR.ALIMENT UE) ILLUSTRA SITUAZIONE "VACCINI" AD EUROPARLAMENTARI CHE CHIEDONO "TRASPARENZA" SU CONTRATTI CON AZIENDE FARMACEUTICHE

(2021-02-01)

  Oggi, Lunedì, i membri della commissione per il bilancio hanno interrogato il direttore generale della sanità della Commissione, Sandra Gallina, sulla disponibilità di vaccini e sull'uso del bilancio dell'UE.

Nelle sue osservazioni introduttive, Sandra Gallina, Direttore generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea, ha spiegato cosa sta facendo la Commissione per ottenere vaccini sufficienti per raggiungere l'obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione adulta dell'UE entro l'estate.
I contratti dovevano essere negoziati rapidamente, ha detto, con responsabilità e indennizzo di fondamentale importanza. L'Ue è “andata oltre la soglia dei 12 milioni di vaccinazioni”, ha sottolineato, dicendo che “non c'è bisogno di invidiare gli Stati Uniti o Israele”.

Il presidente della commissione per i bilanci Johan Van Overtveldt (ECR, BE) ha sottolineato che i deputati al Parlamento europeo "hanno fatto il loro dovere", adottando lo strumento di sostegno alle emergenze in aprile e riuscendo a triplicare l'EU4Health e potenziare i programmi di ricerca di Orizzonte Europa nei negoziati sul Bilancio a lungo termine dell'UE per il 2021-2027.

Nel dibattito, i deputati hanno chiesto che i contratti con Astra Zeneca e altri siano più trasparenti, in particolare su come vengono utilizzati e distribuiti i fondi del bilancio dell'UE e su quanto denaro proviene dagli Stati membri. Gli accordi con le aziende farmaceutiche sono di "interesse pubblico prevalente" e dovrebbero quindi essere divulgati, hanno detto.

Alcuni membri hanno chiesto che 1,5 miliardi di euro di fondi inutilizzati dal programma di ricerca e i margini di bilancio dell'UE vengano utilizzati per migliorare l'implementazione della vaccinazione nell'UE.

Gallina ha sostenuto che questi soldi dovrebbero essere spesi per affrontare le varianti del COVID-19 e che il problema è legato alla produzione piuttosto che al numero di dosi ordinate. Ha affermato di fare affidamento su una svolta nel secondo trimestre del 2021 e su aziende i cui vaccini non sono ancora registrati, nonché su un secondo contratto con BioNTech, per raggiungere l'obiettivo di vaccinazione della Commissione.(01/02/2021-ITL/ITNET)
     

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